Vedere, Toccare, Gustare il Fallimento

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Colt osserva di stucco la pioggia di petali che gli si para dinanzi. Falco agita le manine paffute, mimando la scena vista durante il pomeriggio, e ogni dettaglio aggiunto dal fratello non fa altro che ingarbugliare la matassa dei suoi pensieri.

Cosa significa che il signor Braun ha sputato una manciata di petali – la stessa che adesso è stata cosparsa sulle sue scarpe?

Quando è tornato alla stele dei caduti – su cui sono incisi tutti i nomi di chi è morto per la gloria di Marley –, la prima cosa che ha notato, da bravo fratello maggiore qual è, sono stati i pugni serrati del più piccolo. Non si sarebbe mai aspettato, tuttavia, che essi contenessero brandelli di calendule. Peggio ancora: si rifiutava di credere dove se le fosse procurate l'altro.

«Falco» lo richiama e per l'ennesima volta quell'assurdo racconto, «smettila di dire bugie.»

Il bimbo s'imbroncia e incrocia le braccia al petto, dopo che viene rimproverato.

«Ti giuro che è la verità, Colt! Reiner ha vomitato questi fiori!» grida Falco e Colt si pente della propria incredulità.

È la prima volta che lo vede ribattere con così tanto furore. Di solito, anche se è dalla parte della ragione ma viene contrariato, Falco si ammutolisce e lascia perdere la discussione. Oggi, però, è diverso. Insiste sulla veridicità delle proprie parole e Colt, forse, comprende che molto in fondo sa benissimo che il fratellino stia affermando la verità, ma è troppo spaventato per metabolizzare l'irrazionalità di quella storia.

«Innanzitutto...» balbetta, «stai parlando di un valoroso Guerriero di Marley, quindi non rivolgerti a lui in questi termini. Devi mostrargli rispetto, quindi chiamalo signor Braun. Intesi»

Rimproverarlo sembra la via migliore per impedirsi di vacillare.

«In secondo luogo, anche se fosse come dici tu, che senso avrebbe... mangiare dei fiori? E sputarli? Non pensi che sia una sciocchezza, Falco? E poi... non mi sembra affatto il posto per fare discussioni così insensate.»

Colt lancia una lunga occhiata alle lapidi da cui sono circondati, cosicché Falco intuisca a cosa si riferisca. Il piccolo non pare curarsene, infatti ritorna ad agitare il pugnetto chiuso e i petali rimasti vengono trasportati via dal vento.

«Perché non mi credi? Ti ho mai detto bugie prima di adesso?» sbotta il bambino e Colt non sa più come reagire, oltre a percepire una fitta al cuore, quando all'altro trema il labbro dal nervosismo.

Falco ha ragione, non gli ha mai mentito, eppure la sua mente razionale si rifiuta di metabolizzare un'informazione del genere. Si pinza la narice del naso con indice e pollice, sconsolato.

«Io vorrei crederti, Falco, ma...»

«Oh, guarda chi c'è.»

La frase viene pronunciata da una voce femminile, che sopraggiunge inaspettata alle sue spalle e lo fa sobbalzare. Gli è ignoto a chi appartenga, finché ad essa non si aggiunge una voce maschile.

«Oggi c'è una riunione al cimitero? È davvero inquietante, ragazzi.»

Trasalisce quando si rende conto che siano Porco e Pieck. Si volta piano, per accertarsi che siano davvero loro, e lancia un'occhiata intimidatoria a Falco, per intimarlo di tacere. Quest'ultimo coglie l'ammonimento, tuttavia nel suo sguardo c'è un luccichio che a Colt non piace affatto. Deve impedirgli di dire qualcosa, oppure potrebbero finire in grossissimi guai. Colt non può permettersi che ciò accada, poiché

«Che cosa fate qui, voi due? Siete senza i vostri genitori?»

Porco si avvicina al bambino per scompigliargli i capelli, ma in cambio riceve un pigolio di protesta. Il ragazzo ridacchia, divertito da quel versetto, e continua imperterrito, finché l'acconciatura di Falco non assume la forma di un nido di gabbiani.

Caleidoscopio [Attack on Titan]Where stories live. Discover now