11. Ancora e ancora e ancora..

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Quel pomeriggio si presentò James a casa di Remus.
"Ehi"
"Che ci fai qui?"
"Emma è venuta a casa mia a chiedere se poteva dormire con me e Lily ma non ha voluto parlarci per dirci che cos'era successo."
"Gli ho detto tutto e ora mi odia."
"Lei non ti odia Remus, è solo arrabbiata perché è stata tanti anni a chiedersi chi fossero i suoi genitori e ora che le dici che sei sempre stato tu suo padre è un po' sconvolgente."
"Lei sa anche che non ho dimenticato Sirius, lo sa anche meglio di me. E anche a lei manca."
"E Tonks?"
"Mi sa che mi ha lasciato. È tutto una merda." Remus cominciò a piangere.
"Remus ascolta, per Emma non ti preoccupare, ha solo bisogno di tempo e con Tonks lo sai che puoi ancora risolvere se la-"
"Non lo dire, perché io non la amo e l'ho capito solo oggi. Non amo lei, la adoro ed è una donna fantastica ma sono gay, lo hai detto stesso tu stamattina"
"È stato un errore"
"Beh, quello che sono non è un errore, non posso cambiare quello che sono come non posso cambiare la mia natura di lupo mannaro."
"Dovresti parlare con Sirius."
"E per dirgli cosa? Ciao, ti amo ancora follemente e ho lasciato anche Tonks per te, ti prego lascia la tua famiglia e torna con l'uomo che ti ha tradito e poi ti ha lasciato solo perché lo hai fatto anche tu, anche se sono passati 4 anni e abbiamo quasi 30 anni ?"
"Una cosa del genere si" scherzò James e strappò un sorriso anche a Remus.
"Cosa devo fare Jamie? Aiutami.."
"Remus non devo dirti io cosa fare, devi seguire il tuo istinto e se il tuo istinto ti dice di andare da Sirius e scopartelo lo devi fare"
"James, quante volte ti ho detto che sei uno stupido?"
James guardò nel vuoto e fece finta di contare sulle dita.
"Mmm, non lo so, tante? D'accordo a parte gli scherzi, domani vai da lui."
"James, Sirius si ricorda a malapena chi sono"
"Non dire stronzate per favore. Tanto se non vai domani, comunque da settembre dovrai vederlo tutti i giorni e-"
"Aspetta, anche tu lo sapevi?"
"Si Remus tutti lo sapevamo"
"Ma perché io sono l'unico a sapere le cose per ultimo?"
"Stavo dicendo, da settembre dovrai vederlo tutti i giorni e lì sarà inevitabile non tirarlo in una classe vuota e sbatterlo al muro."
"A volte mi chiedo se tu sia completamente etero"
"Ehi, bada a come parli, ho tre figli"
"Anche io e Sirius abbiamo figli ma siamo gay fino al midollo"
"D'accordo ho afferrato il concetto, ora zitto. Vieni a cenare da me, forza"
"Ma Emma.."
"Non ti preoccupare, ho detto ad Harry di distrarla un po' e di portarla ad uscire."
"D'accordo."
I due uscirono di casa e si smaterializzarono a casa di James.
"Ciao Lils, credo sia meglio non fargli domande" sussurrò James a Lily riferendosi a Remus. Così la serata procedette abbastanza silenziosa.
"Emma ha percaso detto verso che ora ritorna?"
"Rem non preoccuparti, non è da sola."
"Ah no?"
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Lily aprì e notò che era Sirius con Harry e Emma.
"Sirius!" Esclamò la rossa abbracciando il vecchio amico.
"Ehi, ho accompagnato i ragazzi."
"I ragazzi?" Chiese Remus appena lo vide.
"Oh ciao Remus"
"Che ci fai tu qui?" Chiese Emma.
"Che ci facevi tu con lui?"
"Ascolta, sono andata a trovare MIO PADRE perché dopo quello che mi hai detto oggi sai era difficile da capire senza sentire un'altra versione e comunque dopo quello che hai fatto come puoi pretendere che io resti con te?" Emma scansò Remus e corse sopra chiudendosi in camera di Harry dove poi venne seguita da quest'ultimo.
"Remus non te la devi prendere con lei, voleva solo vedermi, ma subito l'ho accompagnata."
"Non è per te, tranquillo."
Intanto li raggiunse anche James che si precipitò ad abbracciare Sirius.
"Quanto mi sei mancato pad"
"Anche tu tantissimo Jamie"
"I bimbi?"
"Stanno dormendo"
"D'accordo, vuol dire che passerò un altro giorno, allora ci vediamo e salutatemi a Emma."
Mentre Sirius si avvicinava all'ingresso James diede una spinta a Remus per incoraggiarlo.
"Ehi Sirius, vogliamo fare una passeggiata qui intorno? Se non hai nulla da fare, sai per parlare."
"Oh, certo, per me va bene"
Allora Remus e Sirius uscirono dalla casa.
"Così stupidi da non capire dopi tutti questi anni quanto si amino ancora." disse Lily guardandoli uscire.
-
Remus e Sirius erano arrivati a Hogsmeade e continuavano a camminare parlando di tutto quello che era successo in quei quattro anni. Era ormai sera inoltrata e faceva abbastanza freddo. I due si fermarono sotto ad un albero ai confini della città.
"C'è la luna piena" disse il moro.
"Eh già."
"Vedo che non è più un problema, ora sai controllarlo."
"Si. Ovviamente è sempre abbastanza insicuro quando sono fortemente provato emotivamente."
"Cioè?"
"Per intenderci quando le mie emozioni si ampliano, che sia la rabbia o la paura o la felicità."
"E ora cosa provi?" Disse guardandolo negli occhi.
"C-cosa?"
"Hai gli occhi ambrati, stai provando emozioni forti. Cosa provi?"
Remus scosse la testa.
"Oh, tristezza penso, sai per Emma.."
"E..?"
"Rabbia"
"Per cosa?"
Remus non rispose.
"Oh scusa, non fa nulla se non vuoi parlarne io-"
"No, non preoccuparti. È che ultimamente sono arrabbiato con me stesso. Non mi va nulla bene."
"Tipo ora con Emma?"
"Si, tipo ora con Emma. Ho fallito come padre.."
"Ma cosa dici? Tu non hai fallito in nulla, sei sempre riuscito in tutto. Non ci siamo visti per quattro anni ma una cosa la so, se vuoi risolvere un problema ci riesci a tutti i costi."
Remus abbassò il capo.
"Cosa c'è che non va?"
"Ho sempre risolto tutto, ma con te non ci sono riuscito."
"Remus, non-"
"No, non ti ho mai chiesto scusa e non ho mai provato ad avere un confronto che sia positivo o negativo. Quindi scusa."
"Sai che non devi chiedermi scusa vero?"
"È l'unica cosa che posso fare ora.."
"Forse no.."
"Cosa?"
Remus alzò la testa e fece incotrare il loro sguardi di nuovo.
"I tuoi occhi continuano a brillare, stai provando qualcosa?"
"Probabile"
I due erano vicinissimi e fu Remus a distogliere lo sguardo.
"Allora come va con Marlene?"
"Non andava male prima di.."
"..stamattina" continuò la frase Remus.
"E a te con Tonks?"
"Non andava male prima di stamattina" ripetè il biondo.
"Suppongo ti debba chiedere scusa allora."
"Forse.. sai, quando ho bussato a quella porta pensavo di trovarti da solo, anzi in realtà pensavo di non trovarti proprio. Per questo quando ho visto Marlene non ero per niente sorpreso, pensavo abitasse con Emmeline. Poi ho scoperto che è morta e quando ho capito che abitassi tu con lei mi è caduto il mondo addosso. Poi quei meravigliosi bambini, merlino se ti somigliano, e uno di loro ha il mio nome e-"
"Remus, calmati, ti stai trasformando"
Remus si allontanò per spogliarsi e venne seguito da Sirius che fece la sua stessa cosa.
"Che cosa hai intenzione di fare?"
Sirius non rispose ma si limitò a trasformarsi in un cane.
"Sirius, peggiori le cose"
Felpato fece gli occhi da cane bastonato mentre Remus si trasformò completamente.
Remus e Sirius si inoltrarono nel bosco e corsero per un bel po'.
-
I giorni successivi Sirius continuò ad andare quasi quotidianamente a casa di James e spesso mangiavano tutti insieme.
I figli di Sirius giocavano spesso con i gemellini e Emma passava molto tempo con lui. Intanto era un po' meno arrabbiata con Remus e aveva intenzione di far riavvicinare Remus e Sirius per tornare come prima anche se loro due erano molto intenti a rimanere fermi ai loro posti dopo quella serata di luna piena. Emma continuava a uscire con Fred e ebbe un vero confronto con Draco da fratellastri. Ormai Lily e Remus erano quasi sicuri che Harry uscisse con Draco e avevano chiesto ad Emma di indagare. E così proseguì per un mese.

Se mi lasci ti aspetto||wolfstar storyWhere stories live. Discover now