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Makoto pov
Era mattina, mi svegliai con un lieve mal di schiena. A causa della ferita avevo dovuto dormire in una posizione scomoda e adesso ne sentivo le conseguenze.
Questa notte sesshomaru mi aveva detto che, quando la spalla sarebbe migliorata mi avrebbe allenato in modo da poter battere naraku

" te la cavi abbastanza con le spade, ma il tuo livello è ancora basso,visto che usi sempre le pistole, per poter sperare di battere naraku.
Quando la spalla ti permetterà di muoverti ti allenerò, ma sappi che non sarà facile"

Quelle erano state le sue testuali parole, devo ammettere che un po' in ansia per l'allenamento lo ero dopotutto lui è un demone, non si stanca facilmente quindi sono sicura che gli allenamenti saranno molto duri.
" signorina makoto ben svegliata" la voce di rin mi riscosse dai miei pensieri
" buongiorno anche a te rin, hai dormito bene?"
" rin ha dormito benissimo grazie. Come va la spalla?"
" va molto meglio rispetto a ieri anche se mi fa ancora male quando la muovo, deve essere grazie a quel medicamento che mi ha fatto quel mezzodemone di cui mi hai parlato, jinenji vero?"

"si, le sue erbe sono miracolose. makoto, se riesci a muoverti mi accompagneresti a prendere qualcosa da mangiare?"

"certo, ma purtroppo non ti potrò aiutare, non riesco ancora a muovere la spalla"

"non fa niente, mi basta la tua compagnia"

sorrise a quelle parole e mi alzai, anche se con un po' di fatica e facendo attenzione alla spalla

"andiamo?"

"si!"

ci avviammo verso una piccola radura al di la degli alberi, io mi appoggiai a una quercia mentre rin raccoglieva bacche funghi e radici.

ad un certo punto la vidi cercare di staccare una radice dal terreno ma senza riuscirci

"ehi rin, ti serve aiuto"

" non si preoccupi signorina makoto, ce la faccio"

"io non direi...aspetta" 

mi avvicinai e presi la pistola col braccio sano

"spostati rin"

quando si fu spostata mi accucciai e sparai 4 colpi alla base della radice per poi staccarla e passargliela

"grazie mille!"

"di niente, ora torniamo, si è fatto tardi" 

"va bene!"

"scusa rin, ma a cosa ti servono le radici?, noi non le mangiamo"

"infatti non sono per noi, sono per Ah-Un"

"ah ok"

una volta tornate all'accampamento rin andò a giocare con Ah-Un mentre io mi andai  a sedere sotto un albero

"makoto"

-perchè quando voglio rilassarmi viene sempre a rompere le scatole e quando sono in vena di parlare non gli cavi una parola di bocca manco a pagarlo?!-

"dimmi sesshomaru"

"perchè non ti sei difesa"

"cosa?"

"durante lo scontro con naraku, di solito non ti saresti fatta problemi ad attaccarlo ma in quella situazione sembra che tu non abbia fatto niente."

"beh, semplicemente non potevo"

"ah no"

"no, adesso scusa , vado a controllare rin"

mi allontanai da lui. pian piano stavo riuscendo a dimenticare il fatto di essere stata ferita da mio fratello ma è stato tutto inutile visto che adesso grazie alle sue parole le immagini ritornarono vive nella mia mente.

time skip ( una settimana dopo)  

era ormai passata una settimana da quel giorno e la mia spalla era guarita del tutto, ci era solo rimasta una cicatrice.

durante questa settimana le cose non sono state facili; rispetto alle volte precedenti ci hanno attaccati molti più demoni e io non potendo impugnare entrambe le pistole ero svantaggiata e toccava sempre a sesshomaru farli fuori. infatti è stato piuttosto infastidito in questi giorni.

a proposito di sesshomaru, dove sarà? aveva detto che mi avrebbe allenato ma non lo vedo. vabbè, meglio per me

"makoto"

lo sapevo... parli del diavolo 

"dimmi"

"alzati, rin e jaken si sono allontanati, adesso ti allenerò così non dovrò sempre salvarti da naraku"

"non te l'ho mica chiesto io di salvarmi, potevi tranquillamente lasciarmi li"

"non rispondere ed estrai la spada"

feci come mi aveva detto, senza trattenere uno sbuffo, e mi misi in posizione.

lo vidi avvicinarsi e mettersi alla mia sinistra

" se tieni così i piedi non avrai lo slancio necessario per l'attacco. porta più avanti il sinistro e piega la gamba destra"

feci come disse ma non so perchè, ma davanti ai suoi occhi ero in imbarazzo e ogni movimento mi sembrava goffo.

"bene, ora porta più avanti la spada. tu la tieni con la mano sinistra quindi sei più avvantaggiata rispetto a chi si scontra contro di te a meno che anche lui non la tenga con la tua stessa mano, ma è piuttosto raro. adesso preparati"

detto questo si allontanò, estrasse la spada e si mise in posizione; mi guardò per 2 secondi e poi partì all'attacco.

in 5 secondi me lo ritrovai davanti e parai il suo fendente per grazia divina ma non mi feci spaventare. spinsi via la sua spada e cominciai ad attaccare anche io ma lui parava ogni mio colpo

andammo avanti cosi per mezz'ora quando dopo aver parato un mio colpo mi fece lo sgambetto per poi spingermi. caddi a terra battendo la schiena e, trattenendo un gemito di dolore, cercai di rialzarmi solo per trovare la punta della spada di sesshomaru sulla mia gola

"metti molta forza negli attacchi e in un certo senso è una buona cosa, l'unico problema è che molte volte, soprattutto quando sei arrabbiata, punti solo su di essa e questo ti porta ad essere in svantaggio. devi prima di tutto avere la mente sgombra, puntare sull'agilità e non farti sopraffarre dai sentimenti; altrimenti non vincerai mai contro uno come naraku."

"ok ho capito... ora puoi gentilmente togliermi la spada dalla gola, sai fa uno strano effetto"

la tolse senza rispondere e la rimise nel fodero. mi alzai e mi spolverai i vestiti orami pieni di polvere.

"domai ci alleneremo di nuovo, vedi di ricordare ciò che ti ho detto oggi"

e così dicendo sparì tra gli alberi lasciandomi lì 

"uffa... per quanto sia utile potrei sempre sparagli a naraku, però ha ragione, devo migliorare nella scherma. ma ora vado a cercare rin, ho bisogno della sua compagnia"

e così entrai anche io nella boscaglia andando a cercare la bambina  

cold loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora