capitolo 73

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Purtroppo Alex non è ancora tornato ed è già mezza notte, io sono sfinita così mi

metto a dormire rinunciando a chiedergli scusa per aver frainteso ed aver usato

parole così cattive con lui.

Mi sveglio nel bel mezzo della notte a causa di un rumore di vetri

che si rompe, mi affaccio furtiva dalla stanza, lo stesso fa Kevin dalla stanza al lato

opposto, ci incamminiamo lenente verso il salotto. Chi può essere? Un ladro? Era

chiusa bene la porta, poi ci sono i ragazzi non può succedermi niente, l'importante è

che non salga dove c'è Zed, ammetto mi sta salendo l'ansia. Kevin accende le luci in

salotto notando che è solo Alex ubriaco

"Ci hai fatto spaventare certino" urlo sottovoce.

"T-t-tuuu" mi indica, è ubriaco fradicio

"Tu mi hai ridotto così, tu non ti fidi di me. E tu" indica Kevin

"Sei una testa di cazzo hai baciato la mia ragazza mia! Lei è solo mia e di nessun

altro"

"Non è un oggetto, ed adesso voi non state più insieme"

"Che significa che la vuoi te?" Sbraita Alex, la situazione sta degenerando, non ho mai

visto Kevin tanto arrabbiato, ma mascella tirata e i pugni stretti lungo i fianchi.

Tuttavia non risponde, anche se sa di non nutrire sentimenti per me, lo sta

provocando? Perché lo fa? Alex gli tira un pugno sullo zigomo Kevin barcolla ma non

cade, tirando a sua volta un pugno nella pancia di Alex, iniziano a riempirsi di botte

cadendo anche per terra, la loro sembra una rabbia repressa che stanno sfogando

l'uno contro l'altro.

"Basta basta, così vi ammazzate" vedo entrami in condizioni molto critiche ma senza

intenzione di arrendersi, Kevin smette di attaccare difendnedosi solamente ma Alex

sembra accecato dalla rabbia

"Basta ti prego" supplico ormai in lacrime, non posso essere io la causa di tutto

questo, ho rovinato in amicizia e mi ero ripromessa di non farlo. Mi avvicino per

dividerli ma una gomitata di Alex mi arriva diritta in faccia facendomi cadere

all'indietro, nella bocca sento sapore di sangue toccandomi il labbro noto che

sanguina. Ricordi iniziano a ripetersi nella mente, i lividi, le cicatrici il sangue, gli

insulti, gli occhi che bruciano perché ci è finta la birra, mio padre un mostro che era

ormai sparito, un demone che torna a tormentarmi ora con Alex il ragazzo che amo,

basta! Non ricomincerà questo circolo vizioso. Alex si volta verso di me spaventato, su

inginocchi davanti a me e Kevin si alza di scatto

"Amore..." biascica, io mi allontano mi lui si avvicina ho paura, paura di lui di quello

che lui può fare in queste condizioni

"Non volevo" mi alzo di scatto

"Non avvicinarti mai più a me ci siamo intesi, non voglio più vederti" urlo disperata, fa

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