Dopo aver svaligiato vari negozi siamo tornati a casa e abbiamo fatto e le valige. Poi abbiamo giocato a giochi da tavolo stupidi e chiacchierato come se fossimo amici da una vita.
"Sono le 9 io alle 10 esco"
"Io alle alle 11 ho l'aereo" dico a testa in giù sul divano.
"Tieni" tira fuori dalla tasca un boccetta di pasticche, io mi metto seduta normalmente sul divano.
"Mi ha detto Alex di prendertela" sorrido grata e le aggiungo alla mia borsa. Chiudo la valigia mi infilo le scarpe. Mangio un merenda mangerò domani. Verso le 9.30 usciamo di casa.
"Andiamo davanti alla tua destinazione da lì chiamo un taxi" alle 10 e qualche minuto stiamo davanti un grattacielo enorme. Mentre parcheggia io chiamo il taxi.
"Ciao Lizzy, ti prego non farti fermare da niente e nessuno Questa volta. E se hai bisogno porca Puttana chiamami non fare la grande" mi abbraccia fortissimo.
"Grazie Ethan davvero di tutto" Poggio la testa al suo petto.
"Divertiti" Mi tocca il naso
"Anche tu" gli bacio la guancia. Prima di entrare totalmente dentro la porta si volta verso di me.
"Lizzy chiudo il tuo passato in uno scatolone per tre settimane. Stai attenta piccola guerriera" mi manda un bacio ed entra. Poco dopo arriva il taxi. All'aeroporto mangio un panino prima di salire in Aereo. Durante il viaggio parlo con la signora accanto a me.
"Mancano 10 minuti a capodanno. Perché una ragazza bella come te sta qui tutta sola. Su un aereo" Io sorrido
"Gia ma tra essere belle e essere capite c'è un mare" la signora mi guarda sbalordita.
"Stai scappando?" Io rido
"No signora sto andando ad affrontarli i miei problemi"
"Buona fortuna ragazza. Ti auguro di vincere. E se anche non ce la facessi non ti arrendere"
"Non ci penserei neanche"
"Signori stiamo per brindare al nuovo anno. Mancano 5 minuti " 5 minuti ed io riesco a pensare che sono su questo aereo pronta a trovare un posto nel mondo, perché ancora non ho mai visto il mio.
"4" 4 minuti e penso alle novità di questi ultimi mesi, penso all'estate meravigliosa con Steph e Dennis.
"3 minuti" penso ai nuovi amici che sono ormai parte di me, di ogni mia parole ed ogni mio pensiero
"2" penso a tutti i torti che mi sono stati fatti, ha quanto sono debole, pronta a ritrovare la mia forza. E in questo esatto momento perdono i miei amici per tutto
"1 minuto" penso a te Alex, a ciò che ti ho donato, e non soltanto il mio cuore ma ti ho dato tutta Me stessa e tu me lo hai rigettato addosso. Forse lo perdonerò un giorno ma oggi no. Però so che inizierò questo anno con il desiderio di un amore eterno tra me e lui.
"Buon anno" sorrido, e lascio che mi riempiamo il bicchiere e bevo alla goccia. Il resto del viaggio lo passo in compagnia dei miei pensieri e delle stelle fuori dal finestrino.
Ho dormito tutto il giorno, o per lo meno fino all'orario del prossimo volo. Alle 10 ma esco alle 8 prima che arrivino gli altri. Faccio colazione al solito bar e mi dirigo verso la casa di Dylan con un coltellino nei pantaloni. Citofono
"Chi è?" Risponde dopo un po' una voce impastata
"So che hai fatto nottata ma adesso scendi a parlare con me"
"Cazzo sono le nove ho dormito 4 ore. Cosa vuoi?"
"Muovi il culo, ti rovino la reputazione" lo sento sbuffare e chiudere il citofono. Aspetto accanto alla mia valigia. Esce ancora spettinato e mezzo addormentato, ok lo odio ma dio sembra scolpito sulla pietra.
"Che c'è?" Si appoggia al portone
"Ho incontrato Sasha, e mi ha detto cosa ti sei inventato, la mia domanda è perché?" Mi guarda di traverso
"Ti interessa?"
"Tranquillo di te non me ne frega niente, ma ho visto un bambino che è la copia del padre ed una ragazza costretta a nascondersi per colpa tua. Quindi si mi importa" finalmente lo vedo svegliarsi totalmente.
"Non c'è un perché, e se anche ci fosse non lo direi a te"
"Partiamo dal presupposto che presto verrà qui Sasha e se non te la farà pagare lei lo farò io quindi trova una scusa plausibile"
"Non ero pronto a 19 anni a fare il padre, mi sarei rovinato la vita, mi avrebbero anche cacciato di casa" dice senza guardarmi negli occhi, cosa pensa di potermi prendere in giro
"Stai mentendo" mi guarda male
"Non lo dirò a te"
"Ciao Dylan, ah un ultima informazione, ho vinto io anche in casa tua" gli faccio l'occhiolino e salgo sul taxi che mi stava aspettando.
"All'aeroporto" arrivo lì presto, e sembra di entrare dentro un negozio con abiti orrendi, non c'è un anima. Salgo in aereo diretta a Los Angeles. Durante le sei ore per 5 dormo e un'altra ora che avanza pianifico cosa fare e cosa visitare. Allo scalo mi sbrigo a raggiungere il taxi.
"Dove la porto?"
"Al Bridge Hotel" mi attacco al finestrino entusiasta del mio primo vero viaggio, non ho mai visitato l'America realmente. Attraversino un enorme ponte ed io mi sporgo per vederlo in alto.
"È bellissimo vedere che ci siano ragazzi ancora così spensierati" afferma l'anziano alla guida, io sorrido. L'hotel è un enorme grattacielo. Alla Hole un ragazzo sta al bancone
"Salve il suo cognome?"
"Doson" scorre sul suo libro
"La swit con terrazzo sul mare, quarto piano numero 321, si goda sua permanenza" mi lascia la chiave è un documento e poi salgo fino al quarto piano. La stanza è alla fine del corridoio. È enorme, decisamente troppo grande per me da sola ma se viaggio lo faccio bene. La parete di fronte a me è una grande finestra, il letto è bianco con un plaid verde acqua. Alla mia destra c'è un enorme armadio specchiato bianco. Al di là del letto c'è un piccolo salotto ed una scrivania. E di fronte una cassettiera bianca e oro con appoggiata sospira una televisione grande come quella di casa mia.
Il terrazzo ha la ringhiera in vetro. Scorro la finestra per aprirla e davanti a me lo spettacolo del mare e più distante si vedono i grattacieli. Chiudo gli occhi e lascio che il vento mie spettini i capelli. Disfo le due valige. E dato che qui si muore di caldo indosso i miei vestiti estivi. Nuovi, dato che Ethan mi ha messo in valigia più cose nuove che altroPiastro i capelli e poi li lego in una coda alta, prendo una borsa a tracolla bianca. Delle vans bianche basse. Solito trucco aggiungo il rossetto rosa acceso. Occhiali da sole neri tondi. Soldi e cellulare e alle 2 sono fuori dalla mia camera. Lascio le chiavi alla hall.
Prima tappa. Runyon Canyon Park.
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Steps
RomanceCOMPLETO: IN CORREZIONE PRESTO NELLE LIBRERIE E in quella casa avrebbe potuto incontrare chiunque, invece no! Si è trovata faccia a faccia con il suo peggior incubo e la più bella delle emozioni. Elizabeth è una ragazza tormentata dai suoi demoni...