Le persone morte non provano emozioni. (Parte 1)

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Questa Macchina si chiama Adam Frankenstein. È una super calcolatrice che è venerata e lodata dalle autorità dell'Europole.

Sul serio. Non c'è modo in cui io possa evitarlo.

Il tempo era veramente bello quel giorno.

La luce del sole attraversava il cielo azzurro e inondava il terreno sottostante. I suoi raggi riflettevano la luce scintillante contro le finestre degli edifici, come fossero la vetrina di una gioielleria. Quella luce era come un programma, inorganico e sistematico. Mi sembrò come fosse un "bello" fatto per le macchine come me, più che per gli esseri umani.

Stavo camminando per una strada principale con un sacchetto di carta contro il petto.

All'interno vi erano cioccolatini, caramelle dure e vari tipi di orsetti gommosi. Tutti per il mio futuro partner: Chuuya-san.

Proprio come la ricarica era una necessità per il funzionamento di una macchina come me, il consumo di zucchero era necessario agli esseri umani per svolgere le loro attività quotidiane. E cosa più importante: aumentava il loro livello di felicità. Preoccuparsi della felicità del mio partner... questa Macchina è davvero un investigatore fantastico. Molto meglio di quanto sarebbe un essere umano.

Continuai a camminare verso la mia destinazione ricevendo strane occhiate dagli abitanti di questo paese straniero.

Durante il tragitto, mentre passavo davanti ad una bancarella all'angolo della strada, mi balenò una fantastica idea in mente. Se necessiti di zuccheri, o meglio ancora di glucosio nel tuo cervello, dovresti mangiare direttamente zucchero a velo. Questo è il modo più efficiente. Così, comprai un sacchetto di plastica pieno di zucchero a velo dalla bancarella in questione.

Nello stesso momento, un cliente accanto a me, stava comprando qualcosa che non avevo mai visto prima.

"Che cos'è?" Chiesi al commesso.

"Cosa? Non lo sai? È gomma."

Il mio modulo dell'istruzione era pienamente equipaggiato con conoscenze relative alle indagini ma mancavano tutte le altre branche di competenza. Così, per compensare la mancanza, acquistai immediatamente l'oggetto in questione.

Camminai lungo un vicolo lastricato in pietra passando lungo un quartiere residenziale fiancheggiato da edifici in mattoni in stile Europeo. Soffiava una brezza fresca. La strato esterno della mia pelle, che era stato danneggiato dalle fiamme il giorno prima, si era rigenerato ed ora funzionava correttamente. Anche le mie parti danneggiate erano state sostituite con delle nuove. In altre parole, mi sentivo come nuovo, completamente rivitalizzato. Se fossi stato umano, sono sicuro che avrei canticchiato una canzone.

Mentre camminavo, mi misi in bocca una delle gomme che avevo comprato poco prima. Quasi immediatamente, notai che il mio indicatore punti esperienza era drasticamente salito.

Era eccezionale questo sapore sconosciuto.

Masticai la gomma per alcuni secondi prima di ingoiarla.

Un altro pezzo. C'erano otto pezzi simili a "fogli" di gomma dentro alla carta che li conteneva e mangiandoli in questo modo, non sarebbero durati molto. L'unico difetto di questa cosa chiamata "gomma" era che ogni prodotto era confezionato con pochi pezzi.

Dopo aver mangiato il terzo pezzo, arrivai al posto dove avrei dovuto incontrare Chuuya-san.

Aprì la porta dell'edificio e salutai ad alta voce.

"Buon pomeriggio!"

Ero in una chiesa.

C'erano più di un centinaio di partecipanti seduti su entrambi i lati della cappella. Tutti erano vestiti di nero e avevano la testa piegata silenziosamente. C'era un coro di ragazzi vestiti di rosso, le loro voci erano alte e dolci mentre piangevano i morti. Il soffitto della chiesa era così alto che le lunghezze d'onda delle voci dei ragazzi si riflettevano l'una con l'altra provocando un suono che risuonava per l'intera chiesa. Forse era questo a dare al posto un'atmosfera ultraterrena, come se fosse un luogo fra cielo e terra.

STORM BRINGER - ITALIANOWhere stories live. Discover now