Lubiana, Slovenia
10 anni fa
Cirque des Fleurs
Oliver
Osservavo Layla ammirarsi compiaciuta davanti allo specchietto della trousse, riflettendo su come quel trucco così pesante la facesse sembrare molto più grande della sua età. Una vecchina. Una vecchietta. Una di quelle nonne che va a giocare al bingo nel fine settimana, tanto per fare un esempio.
Anche quella sera stava cercando di rendere il suo sguardo più seducente, tracciandosi una linea in stile egiziano sulle palpebre superiori. In quel periodo la chiamavo Cleopatra-Fragolina, chi se lo scorda. La matita, ben temperata, le avrebbe assicurato un buon risultato, se non fosse stato per Namira che, con il suo incessante borbottio, sembrava volerla distrarre a tutti i costi.
«Gli Arcani hanno parlato, le mie premonizioni pure. Cosa c'è di così difficile da capire?» continuava a ripetere con un'intonazione esasperata, allargando le braccia al massimo. I suoi bracciali d'argento, i baciamano a doppio giro e gli anelli dai coralli appuntiti producevano una melodia squillante. Quando una delle sua patacche più vistose si staccò dalla catena del bracciale e cadde con un tonfo potente sul pavimento, Layla sobbalzò e le linee del trucco si spostarono dalle palpebre verso le tempie, conferendole un'espressione decisamente farsesca. Esplosi in una risata che mi partì dallo stomaco mentre lei si alzò di scatto, facendo indietreggiare lo sgabello su cui era seduta.
Puntandosi il dito sul viso, sbraitò imbestialita contro Namira. «Ecco, ora sembro Ramses, sei contenta?»
«Esatto!» rispose allarmata, raccogliendo la patacca caduta. «Lorenzo ti mummificherà se non chiuderai subito questa storia.» Poi mi lanciò uno sguardo preoccupato. «Stella mia, por favor, diglielo anche tu.»
Feci spallucce. «Boh, su quella carta dei Tarocchi che prima hai mostrato a Cleopatra-Fragolina c'era un fallo grande quanto la ciminiera della centrale termoelettrica di Trbovlje. Suppongo che il rischio – o il piacere – di prenderselo nel sedere sia molto alto» risposi, scherzando.
All'epoca, neologismi come "pisipisi" e "culettonsis" ancora non esistevano. Avevo la fantasia atrofizzata. Dopotutto, Sbrodolo era nato solo tre mesi prima.
«Era un fagotto appeso a un bastone» mi corresse Namira. «Alla carta del Matto bisogna stare attenti. Lui peregrina senza avere in mente una meta precisa.»
«Suvvia, quella carta può significare qualsiasi cosa!» intervenne subito Layla, estraendo una salvietta struccante dalla sua pochette glitterata. Tamponò il trucco in eccesso, ma si fermò non appena il riflesso del viso scuro dell'amica non apparve nello specchio.
«Sì, ma cos'è che ti ho sempre detto sul Matto?» la interrogò.
«Che simboleggia un nuovo inizio, il passaggio dal vecchio al nuovo» rispose, piuttosto seccata. «Lorenzo è la mia novità, cosa c'è di sbagliato in questo?»
«Già» mi aggiunsi, allungandomi verso il tavolino per recuperare il tubo delle Pringles. «Non ci hai sempre detto che l'inizio di un nuovo ciclo porta con sé sfide che possono risolversi a nostro favore?»
«È così, ma i nuovi progetti, i viaggi e persino le avventure sentimentali mutano nell'esito se la carta del Matto viene estratta capovolta» chiarì Namira, muovendosi avanti e indietro dal fondo del camper fino ai sedili di guida. Io, intanto, dopo aver scoperchiato le Pringles, annusai l'odore della paprika e per un attimo mi sembrò di essere di nuovo in uno dei diner di Milwaukee. «E tu, Braskite, stai giocando col fuoco. Il Matto capovolto indica amori sbagliati. Sciagure.»

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Carovana
عاطفية🏆 WATTYS 2022 WINNER! 🏆 «Ti bacio finché non nasciamo di nuovo, insieme, noi due.» Layla è lacerata dal dolore, quello più profondo che esista. Vive tra le tende del circo presso cui lavora, il Cirque des Fleurs. A distanza di due anni dalla tragi...