Bass
Oggi bisogna festeggiare. Grazie, Gesù Cristo!
Per una volta mi sono svegliato e:
1. Non ho sbattuto il mignolo al piedino del divano letto, rischiando di farlo sanguinare.
2. Non ho dimenticato dove ho messo il telefono o le chiavi del van, magari cercandoli mentre li avevo in mano. Questo sì che è un grande passo avanti.
3. Non ho camminato senza meta, partendo con l'intenzione di fare qualcosa e dimenticandomi nel tragitto cosa dovessi fare.
4. Non ho fatto la spesa comprando tutt'altro.
5. Non sono inciampato contro ostacoli immaginari.
6. Non ho ripetuto la stessa domanda a qualcuno.
7. Non ho rimosso la mia età effettiva. Perché, in genere, dico sempre che ho 25 anni. Boh, il cervello si sarà fermato lì.
Sentirsi rincoglioniti può capitare a chiunque, soprattutto in momenti di forte stress o di stanchezza, ma io mi sono sentito così anche in una jacuzzi a Mykonos, due settimane fa, il che la dice lunga su di me.
Quando si è come il sottoscritto, si possono fare cose davvero esilaranti. Il problema è che ridono gli altri, noi "sottoscritti" un po' meno.
L'unico risvolto positivo è che con me non ci si annoia mai. Almeno così dicono le persone che mi perculano a tutte le ore del giorno.
Ecco le situazioni che nell'ultima settimana hanno fatto ridere parenti, colleghi e amici – sì, io schematizzo tutto perché, se non mi creo un ordine mentale, vado in tilt e svengo –:
1. Lunedì ho inviato un messaggio sui gel lubrificanti e commestibili alla chat di gruppo dei lavoratori del mio circo, mentre avrei dovuto inoltrarlo solo ad Adrian, il mio amico più fidato. Mi aveva chiesto se potessi prestargli un flacone per il suo anniversario di matrimonio, e io, per rispondere alla sua richiesta, ho scattato una foto alla mia collezione, che comprende gel di tutti i gusti: alla frutta, dolci, piccanti e persino frizzantini. Da quel momento, i miei colleghi mi chiamano "gellataio" perché mi vedono come una sorta di gelataio di lubrificanti. Non la smettono di ridere.
2. Martedì ho scambiato uno sconosciuto per un vecchio amico, accorgendomi solo dopo un «Ciao, Gelsomino, come stai?» che non era Gelsomino. Gelsomino è uno dei finanziatori dei nostri spettacoli, strapieno di soldi, brizzolato, sulla cinquantina. E io, quando vedo un brizzolato sulla cinquantina ai nostri show, penso sempre che sia lui, in automatico. Il suo nome non è Gelsomino, chiaro, ma Waylen Kendrik Reggies. Purtroppo, a causa del mio grande problema di linguaggio, mi semplifico la vita chiamandolo come un fiore. Da quella sera, Corinna e Adrian mi chiamano Crisantemo. E ridono. Ridono senza freno.
3. Mercoledì ho fatto la doccia con le scarpe ai piedi. Solo a metà mi sono reso conto che qualcosa non quadrava. Non avrei mai dovuto confidarlo a mia sorella. Ora, per sfottermi, mi fa trovare le Vans accanto alla porta del bagno, nel caso decidessi di insaponarle di nuovo con tanto amore.
4. Giovedì, durante una riunione del circo, ho risposto a una domanda che nessuno aveva fatto, lasciando tutti di stucco. Eppure, quella domanda l'ho sentita davvero, lo giuro sugli gnomi del Bassbosco. Forse mi è stata suggerita dal mio angelo custode (?), quello che spesso mi ronza nelle orecchie (?). Il risultato è che ora tutti sanno che da bambino ho avuto gli orecchioni.
Oggi è venerdì e, per me, aver vissuto una giornata quasi normale è già una vittoria.
Ma, shh, non è ancora finita.Sono al tendone. La stoffa che pende dal soffitto avvolge la mia muscolatura, formando diversi nodi. Stranamente, le mani collaborano, e riesco ad afferrarla con una presa solida. Stringo, stringo. Devo farlo per forza, non ho altra scelta. Non posso lasciarmi andare né pensare a un Big Mac, anche se sono le cinque del pomeriggio e ho una fame tremenda. Se mi deconcentro, sono finito. Potrei cadere sulla pista e passare il resto della vita su una sedia a rotelle. Mi viene da piangere solo all'idea che questo possa accadere.

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Carovana
Romance🏆 WATTYS 2022 WINNER! 🏆 «Ti bacio finché non nasciamo di nuovo, insieme, noi due.» Layla è lacerata dal dolore, quello più profondo che esista. Vive tra le tende del circo presso cui lavora, il Cirque des Fleurs. A distanza di due anni dalla tragi...