- Falling

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A mano a mano
ti accorgi che il vento
ti soffia sul viso
e ri ruba un sorriso
[Rino Gaetano]

A mano a mano ti accorgi che il ventoti soffia sul visoe ri ruba un sorriso[Rino Gaetano]

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Passarono diversi giorni e io continuavo a lavorare ancora e ancora. Mi iniziai a sentire sempre più stanco, tenendo anche conto che mi debba alzare ogni mattina prima delle sette. Inoltre venni a scoprire finalmente il nome del capo: il signor Jomes. Così tutti lo chiamavano.

I giorni continuavano a passare ma l'anziano che mi accompagnò alla porta mi incuriosiva senza sosta, sempre di più. Jones lo trattava come uno schiavo, mi chiesi come riusciva sopportarlo...
Avrei voluto veramente sapere qualcosa di più su quel pover uomo che apparaeva così innocente.

Colsi l'occasione di fargli qualche domanda all'istante, mentre continuava a girare qua e là con i manoscritti che avrei dovuto completare.

Non so come avevo pensato di chiedergli qualcosa.
"Signore ha bisogno di qualcosa?"
Mi accorsi che ero in piedi davanti a lui.

"Cosa ci fai tu qui?" Sembrava una stupida domanda, veramente stupida. Ma nella mia mente era colmo di significati.

"Sai non è la prima volta che me lo chiedono, sono Klaus comunque" fu la sua risposta.
E come ogni opportuna occasione non riusciì a cacciare nemmeno una parola.

Mi sarebbe bastato anche solo un 'resta con me' oppure anche solo se avessi detto il mio nome.

"Se te lo racconto mi prometti che non mi cacci dall'ufficio? Se te lo racconto mi prometti che non lo racconterai ai tuoi futuri figli? Altrimenti pensano di me che sono un bastsrdo". Mi disse con quegli occhioni color verde bosco che vorrebbero abbracciare il mondo, ma il mondo non abbraccia lui.

"Che cosa ci metto dentro?" Me lo disse tra i denti mentre preparava un pacco da spedire a sua mamma a Ruse.

Tirai fuori dai miei cassetti tutto quelli che trovai: uno shampoo che avevo comprato l'altro giorno, un accendino, una penna segnata da delle figure, una collana di perle che avevo addosso...
Mentre li infilavo uno ad uno nella scatola di cartone mi venne naturale chiedergli "a tuo padre nulla?"

L'uomo senza ieri, senza domani, si incupì e non rispose.

"Mio padre ha violentato mio fratello quando aveva 14 anni, e continua a farlo"

"E tua madre?"

"All'inizio non voleva vedere poi mio mio padre l'ha cacciata dal letto e ci ha infilato mio fratello"

Ogni sua parola mi mise brividi.
Lottavo tra i miei pensieri chiedendomi se sua sorella si è mai ribellata e come se mi potesse leggere nel pensiero continuò a raccontare.
"Lui all'inzio non capiva, credo. Ma poi ha pensato che fosse la normalità. Mio padre gli faceva tanti regali: bicicletta, telefonino...
Da quando ero piccolo voleva bene solo a lui. A me e mia sorella ci picchiava solo.
Credo mia madre si vergognasse di andare dalla polizia"

L'uomo faticò a trovare le parole.

"Mia mamma quindi cacciò di casa sia mio padre che mio fratello, loro ora vivono in un altro paese. Nessuno della mia famiglia vuole più avere contatti con loro, ora io vivo qua in Inghilterra da ben otto anni" si scandì bene la voce.

"Per questo ti ho detto prima di non cacciarmi e te lo dico nuovamente, non voglio che pensi che sia come mio padre".

No, non lo penso. Ma come si supera il trauma dell'orrore? L'aver vissuto con un orco tra le mura domestiche.
Lo rassicurai e non l'avrei mai fatto, mi ritrovai tra le braccia di quel uomo a dir poco disperato.

Quell'abbraccio sembrò fargli capire quello che penso.
Ed ora era chiaro del perchè il capo lo trattava così.

*

Non appena finì di completare tutti i miei manoscritti mi recai alla porta, l'unica cosa che vorrei in questo momento è tornare nel mio piccolo appartamento.

Inoltre il signor Jones nel corso della settimana mi disse che il lavoro che non sarei riuscito a fare in ufficio avrei potuto finirlo a casa, mi aveva salvato quella notizia. Solo che i manoscritti aumentarono sempre di più, ritrovandomi le mani zeppe di documenti.
A malapena riuscivo a vedere la strada sgambettando e inciampando di qua e di là.

Sacrificai la vita per lei. Avevo quasi ucciso una persona per lei e non è mai bastato.
Mi rise in faccia quando le dissi che era la persona più importante della mia vita.

Un colpo di vento mi fece avventare per poi farmi scontrare contro qualcuno, non ci voleva.

"Ma che diavolo ti prende?" La stessa persona iniziò a maledirsi sussurrando parole incomprensibili.

Mi ritrovai con metà dei documenti per terra e non appena realizzai cosa fosse successo sollevai il mio viso ed incontrai quello di un ragazzo.

Il suo viso angelico andava oltre ogni immaginazione, ogni oltre limite di bellezza. Fui incantato.

Ma la cosa che più mi colpì, che mi bloccò il respiro furono i suoi occhi azzurri come il mare più puro, azzurro come il cielo infinito in un pomeriggio d'estate.
Due distese attraenti e seducenti di incantesimi complessi, di pianure sterminate.

Quelle iridi piene di riflessi solari erano quasi impossibili da guardare perchè mi fecero sentire oprrimere, affogare dell'oceano limpido che vi traboccava dentro.

Rimasi ad occhi sbarrati fino a quando la creatura davanti a me ruppe il silenzio.
"Dovresti fare attenzione ricciolino" furono le ultime parole che mi disse facendosi accompagnare da un sorriso impercettabile, per poi andarsene e lasciarmi lì, in mezzo alla strada, bloccato.

Non ci pensò neanche a chiedermi scusa o ad aiutarmi a riprendere i miei manoscritti.
Cercai di raccoglierli il più velocemente possibile pregando dio di non ritrovarmi ancora per strada nel buio. Un fenomeno che stupidamente mi spaventava.

Lei rise ed io piansi.

*

La serata seguente non fu come le altre e a viaggiare nella mia mente fu proprio lui.
Tutte le volte che ci penso mi viene da tremare violentemente, e vedo impressi nella mia memoria quei due occhi angelici e traboccanti facendomi scordare che era stato a dir poco maleducato con me.

Mi ricordò proprio lei...quella notte dove mi lasciò da solo, offuscato dai miei pensieri, dal mio dolore.

Ma lei rise ed io piansi.


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Ed ecco il secondo capitolo, mi piacerebbe sapere se li ritenete troppo corti. Ho sempre il terrore di farli troppo corti oppure di far accadere tutto troppo velocemente 😅

Se qualcuno è arrivato fino a qui chiederei come sempre di mettere una stellina al capitolo perchè mi supportereste molto.

Detto ciò...fatemi anche sapere cosa ne pensate del nuovo "ragazzo" che Harry ha appena incontrato 🤐❤

Alla prossimaaaaaaaa!

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