Capitolo 1

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Quella mattina mi ero svegliato stanco, come di rado succedeva. Era stata la passeggiata sulla collina di ieri? Il cugino Mikey era più in forma di me rispetto al solito, eppure avevamo fatto lo stesso tragitto. Chissà, forse, come diceva lui, il sentimento mi stava scavando nell’anima.

Avrei giurato sulla luna che non ero solo in casa, e infatti un soave suono femminile riecheggiò nella mia testa chiamando il mio nome, facendomi voltare d’istinto dal punto in cui proveniva.

«Buongiorno, signora» salutai mia madre, Donna Montecchi, con un lieve bacio sulla guancia.

«Sei così sciupato, Gerard! Cos’è accaduto?»

Scossi la testa, per invogliarla a togliere le mani dal viso, non perché mi dispiacesse, affatto, ma perché mi stringeva le guance. «È la stanchezza, madre.»

«Una giovane donna ti rifiuta? Te lo si legge negli occhi, amore mio. È di nuovo quella Rosalina, ne sono certa» ne trasse le sue conclusioni da sola, e mi ritrovai ad annuire. Rosalina, il suo nome pronunciato dalla bocca di qualcun altro sembrava uno schiaffo ricevuto in pieno viso, era così bella. Sentivo di esserne innamorato. Ogni mattina mi svegliavo col pensiero che avrei potuto vederla e sentirla cantare mentre stendeva i panni appena lavati nel suo giardino, pronto ad un altro rifiuto, ma pur sempre carico di sentimento. Quella mattina invece ero così affrantato, triste e malinconico, non ero pronto ad un altro no, probabilmente.

«Credo che uscirò a fare due passi con il cugino» sospirai, allontanandomi indietreggiando.

«Il caro e dolce Mikey, porta i saluti miei e di tuo padre, è ancora imbronciato per il litigio di ieri in piazza che non vuole uscire dalla sua stanza, gli faccio compagnia» disse quasi triste, e annuii in risposta scendendo velocemente  le scale e uscendo dal portone d’ingresso. Il giorno era ancora blu, il cielo nitido, pulito e innocuo come il cuore di un bambino, il sole forte e luminoso come il cuore di un innamorato che ormai inizia a perdere le speranze. Ma l’amore non ha limiti, l’amore non è arrendevole. Salutai con un cenno del capo il portinaio che mi aprì il cancello non appena attraversai il giardino, buonuomo. Sempre cordiale e amichevole con me e la famiglia. Ero sempre stato il pupillo di tutti, in quella casa.

Era giorno di mercato, notai. Molta gente era in giro per le strade carica di buste, piene di grandi e succose mele rosse, rosse come la passione. Sembravano sereni e spensierati, le giovani donne mano nella mano con il proprio sposo o il loro anziano padre, e i giovani come me che stavano scoprendo la vita adulta del lavoro, della famiglia e dell’amore.

Mi guardai intorno alla ricerca di quel volto abbronzato e splendido, giovanile come sempre, ma non la vidi e il mio cuore sembrò spegnersi dalla delusione. Ero così buio e malinconico quella mattina, che quando i cittadini mi salutavano accompagnavano il cordiale saluto a un’espressione accigliata, perplessa. Mi fermai alla tenda del caro amico Emmanuele, che vendeva i suoi prodotti di argilla fatti a mano, e intravidi la sua figlia, divenuta ormai una fanciulla, che poteva avere sì e no dodici anni, lavorare all’argilla con grazia ed eleganza.

«Ah, buongiorno, Gerard! Io e Marta ci stavamo giusto domandando dove fossi finito» ridacchiò il vecchio, e gli sorrisi amichevolmente. Qualcuno dietro di me tossicchiò timidamente, mi voltai per spostarmi e lasciarlo passare nella tenda e vidi un giovane, più basso di me, dal viso pallido di porcellana, che sembrò minaccioso di sgretolarsi sotto il tocco di un dito, e degli occhi tenuti verso il basso, quasi pieni di vergogna, stringendosi nelle spalle. Era accompagnato da una signora, più bassa e prosperosa di lui, che pensai fosse un parente. Indietreggiai fino ad essere completamente fuori dalla tenda e continuai la mia passeggiata che ormai era diventata una tortura per i miei sentimenti. Tenni lo sguardo basso per molto tempo, ancora più desolato di prima, finché il mio amico Mercuzio mi arrivò addosso sollevandomi la testa con una mano. Gli sorrisi ampiamente.

Loving the HateableOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz