CAPITOLO 44

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Apro gli occhi molto lentamente facendo qualche smorfia di dolore per via del mal di schiena. Dormire in macchina non ne proprio il massimo non ne comodo per niente.
Mi stiracchio un pò per poi girare lo sguardo verso il moro che dorme girato di spalle, prendo il cellulare è noto che sono le 9 e non prende per un cazzo qua. Estraggo una sigaretta dal mio pacchetto che avevo appoggiato sopra al cruscotto afferrando anche l'accendino ed apro la portiera scendendo dalla macchina per sgranchire un pò le gambe che chiedono pietà, pure la mia testa chiede aiuto.

Mentre fumo appoggiata alla macchina mi guardo intorno, ora che è giorno mi accorgo che siamo in mezzo al nulla bloccati in una strada sterrata in mezzo al verde dove non passa una macchina manco a morire.
Non vedo l'ora di arrivare a casa per farmi una doccia ma soprattutto andar via da sto posto di merda.

Butto la sigaretta finita è risalgo in macchina sedendomi al mio posto e con grande piacere noto che si è svegliato ed impreca con il cellulare che non prende per poi girarsi verso di me regalandomi uno dei suoi sorrisi più belli appena sveglio.
Solo a guardarlo mi sento ingravidata e sposata è vi ho detto tutto.

Tiberio:" buongiorno principè, dormito bene?" Chiede guardandomi mentre sta sdraiato in posizione supina che si stiracchia
Io:"na cifra guarda non vedo l'ora di dormire di nuovo in macchina" dico ridendo scatenando una sua risata.
Tiberio:"beh se vuoi stamo qua anche stanotte" dice con voce roca e assonata.
Io:"cor cazzo me ne vojo tornà a casa" dico avvicinandomi al suo viso dandogli un bacio "tu come ti senti? Passato l'effetto alcool potente?" Chiedo accarezzandogli il viso.
Tiberio:"ho un mal di testa atroce ma sto meglio" dice dandomi un bacio
"direi di abbandonare questo posto ed andare a casa" dice serio ed io annuisco rimettendomi al mio posto tirando su il sedile per poi allacciarmi la cintura.

Quando ha tirato su anche lui il sedile mettendosi la cintura,mette in moto ed io tiro un sospiro di sollievo.
Finalmente c'è ne siamo andati penso guardando fuori dal finestrino è lui appoggia una mano sulla mia coscia stringendola piano.

**

Finalmente arriviamo sotto casa sua dopo un'ora di macchina, eravamo proprio sfanculati chissà dove per averci messo così tanto a scendere da quel posto.

Scendiamo dalla macchina e vediamo GG davanti al suo portone che appena ci vede ci viene incontro con la faccia preoccupata.

Luigi:"ma n'do cazzo stavate? Aspettavo un tuo messaggio, vi ho chiamato un botto de volte" dice agitato parlando poi a raffica.
Tiberio:"ohh statte calmo, namo su che ti spiego" dice al ricciolo che annuisce è saliamo su in casa. 

Appena entriamo io vado subito a sedermi sul divano bello comodo lasciandomi andare è la mia schiena ringrazia.

Luigi:" allora che è successo?" Chiede sedendosi è il moro anche si siede vicino a me ed inizia a spiegargli tutto lasciandolo basito
"te l'avevo detto io di non guidare, non hai pensato che poteva succedervi qualcosa?" Chiede con tono di rimprovero.
Io:"siamo qua sani e salvi non ne successo nulla" dico guardandolo che mi guarda serio "vabbè io vi abbandono che vado a farmi una doccia" dico alzandomi è mi dirigo verso il bagno mentre i due bisticciano in salotto.
Entro chiudendo la porta è do un'occhiata al cellulare trovando non so quante chiamate perse da mia madre, le due pazze e vabbè di GG "meglio se le richiamo dopo che saranno preoccupatissime,soprattutto mia madre che avrà sicuramente chiamato chi l'ha visto" dico tra me e me spogliandomi per poi entrare in doccia sotto all'acqua calda, rilassandomi del tutto.

Ritorno in salotto dopo essermi fatta una doccia ed essermi cambiata, ovviamente ho rubato qualcosa al moro.

Tiberio:"no ma fai pure ehhh" dice guardandomi divertito ed io mi siedo vicino a lui rollando una bella canna d'erba.
Io:"mi piace la tua roba o sai no?" Chiedo ridendo mentre lecco la cartina facendo ridere GG
"avete finito di bisticciare come due bambini dell'asilo?" Chiedo alzando lo sguardo verso di loro ed accendo la canna rilassandomi sul divano.
Luigi:"sai che io e lui se ogni tanto non ci scanniamo non siamo contenti" dice guardandomi per poi afferrare il suo cellulare che squilla
"ohh è la grezza che mi ha scrtitto" dice guardandoci.
Tiberio:" che ti ha scritto?" Chiede curioso mentre io gli passo la canna che afferra fumando.
Luigi:" se me poteva parlare" dice serio
"ma non ce rispondo manco morto" dice mettendo via il cellulare ed io lo guardo scioccata.
Io:"ma sei serio? Ma vedi di rispondere" dico seria e lui scuote la testa.
Tiberio:"mh che palle eh, ma perché devi fa così ora? So giorni che la eviti così la perdi" dice serio è GG si alza.
Luigi:"perché si, perché non voglio continuare a stare male per una che manco mi caga e che non mi ricambia" dice nervoso mentre afferra la canna dal moro fumando.
Io:"chi te lo dice a te che lei non ricambia" dico guardandolo che fuma.
Luigi:"sta con quel Giulio, non gliene fotte un cazzo di me è palese dai" dice guardandomi con fare ovvio ed io roteo gli occhi al cielo, lo odio quando fa così
"fatto sta che non rispondo, se mi voleva parlare lo faceva ieri sera invece di limonarsi quel minchione no?" Chiede guardandoci è il moro si alza.
Tiberio:"amico lasciatelo dire, ma sei proprio cojone così la perdi,poi non venire da noi a piangere che te riempio de mazzate" dice guardandolo
"detto questo namo a fa qualcosa da magnà che io sto morendo de fame" dice andando verso la cucina ed io mi alzo correndoli dietro per dargli una mano.

**
Verso le 19 decido di passare da casa per farmi vedere da mia madre che mi ha fatto il mazzo al telefono che era preoccupata non sapendo che fine avevo fatto come del resto le mie amiche che non si sono risparmiate.

Io:"mamma?" Chiedo urlando mentre entro in casa ed eccola che sbuca dalla cucina vedendomi incontro.
Mamma:"ma io dico sei scema Chiara? Ti rendi conto dello spavento che mi hai fatto prendere non vedendo un tuo messaggio o una chiamata per avvisarmi che stavi fuori a dormire" dice con tono di rimprovero ed io mi dirigo in cucina aprendo il frigo per bere qualcosa
"eri con Tiberio immagino" dice entrando in cucina mentre mi siedo annuendo
"è lui un messaggio non me lo poteva mandare? Mi avete sempre avvisata ieri sera no, ti rendi conto di cosa ho potuto pensare?" Chiede agitandosi ed io sbuffo.
Io:"che cosa hai pensato ? Che mi hanno rapito gli alieni? So qua mamma sto bene, eravamo ad una festa e non prendevano i cellulari" dico mentendo non posso mica dirgli veramente cosa è successo, quella mi uccide.
Mamma:"non farlo mai più Chiara, non ci tengo a morire a giovane" dice abbracciandomi per poi farsi scappare una risatina
"hai mangiato?" Chiede staccandosi da me.
Io:" che prepari?" Chiedo curiosa, sto decisamente morendo di fame.
Mamma:"una bella spaghettata alla gricia come piace a te" dice sorridendo ed io anche sorrido con occhi a cuoricino
"chiama mio genero che cena con noi stasera" dice mettendosi all'opera ed io digito velocemente il messaggio al moro dicendogli di venire qua.

Mi accendo una sigaretta è sento il cellulare vibrare sul tavolo, lo afferro e vedo che mi ha risposto avvisandomi che sta arrivando.

Io:"tuo genero ha accettato il tuo invito, tra poco e qua" dico spegnendo la sigaretta finita nel posacenere.
Mamma:"perfetto" dice cucinando ed io mi alzo iniziando ad apparecchiare il tavolo mentre aspetto che arriva.

Fasma||Per sentirmi vivoWhere stories live. Discover now