CAPITOLO 57

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Sono in camera mia con la bionda che si è offerta di venire per darmi una mano a prepararmi.
Tra meno di un'ora mi passa a prendere Damiano e io sto decisamente morendo d'ansia, sono felice di rivederlo e di passarci una serata insieme.

Dopo essermi vestita indossando un'abito nero aderente con una profonda scollatura al seno e la schiena scoperta, ovviamente senza reggiseno.
Indosso un paio di décolleté nere con il tacco 12 per poi guardarmi allo specchio.

Io:"non è troppo così vero?" Chiedo guardandola attraverso lo specchio e lei mi fa girare, per truccarmi leggermente mettendomi anche un filo di rossetto color nude e lasciarmi i capelli sciolti lisci.
Camilla:"amo sei stupenda cazzo" dice guardandomi dalla testa ai piedi con sguardo meravigliato
"lo stendi stasera, come ti senti?" Chiede guardandomi e io sospiro rumorosamente.
Io:"ridicola vestita così e sto morendo di ansia" dico andando verso il bagno per mettermi un goccio di profumo, seguita da lei.
Camilla:"smettila che sei bellissima fidati di me cazzo, poi stai rilassata non pensare a nulla goditi la serata con lui ti prego" dice guardandomi seria e io annuisco.
Sentiamo suonare e io sbarro gli occhi, sentendo il cuore battermi a tre mila
"vado iooooooooo" urla euforica è corre a rispondere al citofono mentre io mi do un'ultima occhiata allo specchio
"è arrivato il manzooooo vai ti aspetta, forza e coraggio" dice correndo verso di me e io respiro profondamente.
Gli do un bacio sulla guancia per poi afferrare la mia borsetta nera in salotto ed esco di casa.

Esco fuori dal portone trovandolo appoggiato  contro alla sua macchina che fuma la sua solita sigaretta e io m'incanto a guardarlo. Anche lui stasera non scherza con quei pantaloni neri aderenti e quella camicetta nera.
Appena mi vede mi sorride buttando la sigaretta finita e io mi avvicino a lui, stampandogli un bacio sulla guancia.

Damiano:"sei davvero molto bella stasera" dice afferrandomi la mano per farmi girare su me stessa, facendomi arrossire per poi abbracciarmi è sentendo le sue mani sulla mia schiena scoperta rabbrividisco
"vieni namo a bere qualcosa" dice staccandosi da me e io annuisco.

Mi apre la portiera facendomi salire in macchina per poi fare il giro salendo al lato del guidatore mettendo in moto.

Io:"come stai?" Chiedo guardandolo mentre guida tenendo gli occhi fissi sulla strada e io ne approfitto per guardarlo attentamente.
Damiano:"ora che ti vedo bene" dice sorridendo facendo sorridere anche me
"tu come stai?" Chiede guardandomi per un'attimo.
Io:"sto in ansia ma bene" dico girando lo sguardo verso il finestrino guardando fuori è sento che appoggia una mano sulla mia coscia facendomi avvampare.
Così però non mi aiuti Dam eh penso guardando fuori rimanendo entrambi in silenzio.

Arriviamo in un pub che rimane a Trastevere prendendo posto fuori.
Tra il caldo di piena estate di sera e Damiano che non fa altro che guardarmi, inizio seriamente a sentirmi calda come una caldaia.

Dopo aver ordinato due gin lemon ci ritroviamo a parlare e scherzare è la mia ansia finalmente decide di abbandonare il mio corpo.
Sono passati due mesi da quando non ci vedevamo è non ne cambiato assolutamente nulla, la nostra troppa complicità c'è sempre non ne assolutamente svanita, mi era mancato parlare e ridere con lui.

Damiano:"ora me lo spieghi come mai sei sparita? Che ti è successo?" Chiede tornando serio e io sospiro, per poi prendere parola.
Io:"ho passato due mesi di merda dopo la rottura con lui, mi sono isolata completamente dal mondo per prendermi del tempo per me, ma soprattutto per riflettere" dico guardandolo mentre mi accendo una sigaretta
"ma non mi va di parlare di lui, non voglio pensarci stasera voglio solo stare bene con te" dico guardandolo negli occhi facendolo sorridere ed ecco che il mio cervello va in tilt.
Damiano:"n'altro giro piccolè?" Chiede guardandomi e io annuisco.
Dam smettila di chiamarmi così cazzo

Ci ritroviamo ad aver bevuto non so quanto e mi sento un pò su di giri.
Ma stasera sto bene, non facciamo altro che parlare, scherzare ma soprattutto prenderci in giro a vicenda con il massimo dell'ironia. Per una sera tutti i miei pensieri sono svaniti, lasciandomi la libertà di sentirmi leggera.

Io:"namo a fumarne una che dici?" Chiedo guardandolo che annuisce alzandosi e mi alzo anch'io.
Dopo aver pagato ci incamminiamo verso un posto appartato per fumarci una canna in pace.
Damiano:"vieni mettiamoci qua" dice indicando una panchina appartata e io lo seguo.
Ci sediamo e tiro fuori la canna che accendo facendo qualche tiro per poi passargliela.
Io:"sai sono contenta che ci siamo rivisti" dico guardandolo mentre fuma è gira lo sguardo verso di me.
Damiano:"ti ho pensata molto in questi due mesi" dice guardandomi negli occhi, facendomi sorridere per poi ripassarmi la canna che io afferro fumando stando in silenzio mentre lui mi fissa.

Sento i suoi occhi fissi sul mio corpo, soprattutto sul mio seno è con la coda dell'occhio noto che ha un sorrisetto furbesco sulle labbra.

Io:"hai finito di consumarmi con lo sguardo?" Chiedo girando lo sguardo verso di lui che distoglie subito lo sguardo dal mio seno tornando a guardarmi negli occhi.
Butto la canna finita è mi tira verso di lui abbracciandomi.
Damiano:"non riesco a non guardarti, sei troppo bella cazzo" dice nel mio orecchio per poi iniziare a baciarmi il collo con baci umidi facendomi respirare profondamente.
Si stacca dal mio collo per afferrarmi il viso tra le sue mani e per qualche secondo ci guardiamo negli occhi senza dirci nulla e io non so cosa mi prende, forse è il troppo alcool che ho ingerito e la canna che mi ha stordita. Ma senza pensarci due volte appoggio le mie labbra sopra alle sue ed ecco che diamo vita ad un bacio fin troppo passionale. Ci stacchiamo senza fiato e appoggia la sua fronte contro alla mia, tenendomi sempre dal viso
"tu non sai da quanto aspettavo questo momento" dice tornando a baciarmi a stampo
"ti va di venire da me?" Chiede guardandomi e io annuisco.
Ma che cazzo sta succedendo? Penso alzandomi insieme a lui da quella panchina.

10 minuti dopo ci ritroviamo a casa sua nel suo salotto, sul suo divano a baciarci come non mai.

Io:"ci hai preso gusto a baciarmi ehh" dico sulle sue labbra mentre sta sopra di me e sento la sua mano scivolare su tutto il mio corpo.
Damiano:"me stai a fa mpazzì, ti voglio mia Chiarè" dice guardandomi negli occhi mentre tocca la mia coscia scoperta dal vestito e io sento il cuore battermi all' impazzata.
Io:"allora fallo Dam che aspetti?" Chiedo guardandolo anche io negli occhi.
Ma da dove cazzo mi è uscito tutto sto coraggio per dirgli una cosa del genere?
Ahh già l'alcool il mio nemico, non se lo fa ripetere due volte è torna a baciarmi con più passione mentre io inizio a sbottonargli la camicetta aprendogliela tutta è si stacca dalle mie labbra.
Damiano:"mh non qua" dice togliendosi da sopra di me con voce roca allungandomi la mano che io afferro alzandomi dal divano è mi porta in camera sua dove finiamo per fare sesso.

Mentre Damiano si fa una doccia veloce,io rimango nel letto a ripensare a cosa è successo prima, a quando facevamo sesso.
In quel momento non pensavo a nulla ma ora invece penso di essermi lasciata troppo andare, di aver fatto la cazzata più grossa della mia vita. Era meglio se stasera non ci uscivo, che non accettavo quel maledetto invito, ma soprattutto non dovevo bere così tanto.

Quando sento la porta aprirsi chiudo velocemente gli occhi fingendo di dormire dandogli le spalle. Non mi va assolutamente di parlarci in questo momento.
Si mette nel letto lasciandomi un bacio sulla spalla per poi spegnere la luce e mi abbraccia da dietro mentre io tengo gli occhi chiusi, continuando a pensare finché non crollo veramente in un sonno profondo.

Fasma||Per sentirmi vivoWhere stories live. Discover now