Il ritratto

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Sono le otto di un sabato mattina, quando il mio citofono suona ininterrottamente, mi chiedo chi diavolo possa essere a quest'ora, mi alzo dal letto urlando

<<Arrivo>>

Apro e mi ritrovo davanti la faccia sorridente di Giorgia che strilla tutta pimpante

<<Buongiorno amica mia>>

Le rispondo con un sonoro sbadiglio

<<Buongiorno un cavolo, che ci fai qui a quest'ora?>>

<<Il mattino ha l'oro in bocca non lo sai?>>

Le lancio un'occhiataccia

<<Si certo come no peccato che avrei preferito continuare a dormire visto che oggi è sabato e non ho lezione ed è quello che avrei continuato a fare se tu non mi avessi svegliata>>

Nel frattempo vado a farmi un caffè, ne ho un assoluto bisogno

<<Ma quale dormire, stamattina andiamo a fare shopping>>

<<Shopping? Ma tu sei pazza, io non vengo da nessuna parte, sai che lo odio>>

Mi punta un dito contro

<<Tu ci vieni e basta>>

Ignoro questa sua ultima frase domandandole invece

<<Vuoi un caffè anche tu?>>

<<Si, grazie, comunque io ho assoloutamente bisogno di rinnovare il guardaroba, perciò mi accompagni e poi...>>

Si ferma perchè sono certa che stava per farsi scappare qualcosa, lo sapevo che c'era la fregatura in tutto questo, così le chiedo sospettosa

<<E poi cosa? Avanti sputa il rospo>>

<<Beh oggi è il compleanno di Nicolò e stasera darà una festa, siamo stati invitati e ha chiesto a Bruno di portare anche te>>

<<Non se ne parla proprio, io non ci vengo>>

Ribatto perentoria

<<Sophia, non vorrai mica lasciarmi sola>>

Mi dice con un espressione supplichevole sul viso ma non mi lascio intenerire

<<Non sarai da sola, sarai con il tuo ragazzo>>

<<Si ma se ci fossi anche tu sarebbe diverso e lo sai, ti prego vieni>>

Alla fine confesso riluttante

<<Giorgia, non voglio rivederlo, ok?>>

<<Per quale motivo? Hai detto che non ti piace no?>>

Mi stuzzica lei

<<Giorgia non ricominciare>>

<<Che c'è lo hai detto tu>>

Esclama stringendosi nelle spalle

<<Si e mi conosci abbbastanza da sapere che non è vero>>

Almeno a lei non posso mentire

<<Ovvio che lo so, volevo solo che lo ammettessi>>

Sbuffo sonoramente

<<Il guaio è che sembra che mi piaccia ogni volta un po' di più e io non voglio ritrovarmi invischiata in questa situazione, lui ha una ragazza che sembra non abbia nessuna intenzione di lasciare e ne uscirei a pezzi, lo so>>

<<Però magari se sapesse che anche a te lui piace, gli potrebbe servire come spinta per fare quel passo che non si decide a fare>>

Scuoto la testa

<<Non voglio che la lasci per me, se lo farà vorrei che lo facesse perché è davvero convinto di non provare più niente per lei>>

Mi guarda perplessa per un attimo per poi dire

<<Un ragionamento un tantino contorto il tuo, ma ci sta e non posso non darti ragione>>

<<E poi resto dell'idea che io e lui insieme non funzioneremmo affatto, siamo troppo diversi>>

<<Beh gli opposti si attraggono molto spesso e magari questo è il vostro caso>>

Faccio una smorfia 

<<Non ci scommetterei>>

<<D'accordo, comunque capisco che tu non te la senti di vederlo, ma vieni comunque alla festa, lui ci tiene alla tua presenza e magari ti aiuterà a capire meglio che cosa senti, se è solo attrazione fisica o c'è dell'altro, vedila così>>

<<No, ci sarà sicuramente anche la sua ragazza, non ci tengo a vederli insieme>>

<<Non c'è niente che posso fare per convincerti?>>

<<No Giorgia, davvero, preferisco non venire>>

<<Ok, ma mi accompagni lo stesso a fare shopping però?>>

Domanda facendomi gli occhi dolci e non riesco a dirle di no

<<E vada per lo shopping ma lo faccio solo per te>>

Mi salta praticamente al collo

<<Lo sai che ti adoro vero?>>

<<Si, si come no, ruffiana che non sei altro>>

Passiamo tutta la mattina in giro per negozi, tanto che alla fine mi gira la testa per quante volte siamo entrate ed uscite da uno di questi, sembrava che la mia amica non riuscisse proprio a trovare il vestito per stasera, mi ha fatto diventare matta, per fortuna alla fine in uno degli ultimi in cui siamo entrate, ha trovato quello che cercava, così poi le dico

<<Ora come minimo mi devi offrire il pranzo>>

<<Oh per così poco, andiamo al Mac, dai>>

Così andiamo a mangiare, prima di salutarmi Giorgia fa un ultimo tentativo

<<Non vuoi proprio venire stasera?>>

<<No Giorgia, te l'ho detto>>

<<Ok, ma se dovessi cambiare idea...>>

<<Non succederà ma nel caso ti chiamerò tranquilla e divertiti>>

Ci salutiamo con due baci sulle guance e ognuna se ne torna a casa propria. Trascorro il resto del pomeriggio sui libri, perlomeno ci provo, ma non riesco a non pensare a Nicolò, mi sfiora anche l'idea di andare alla festa, perché devo ammettere che mi manca, ma poi penso che ci sarà sicuramente la sua ragazza e so che non ce la farei a vederlo con lei, quindi meglio non andarci. Ad un certa ora, dato che non riesco a concentrarmi con lo studio, prendo il mio blocco da disegno, uno delle mie tante passioni, un'attività che di solito riesce sempre a rilassarmi, prendo la matita e comincio, quando finisco mi rendo conto che senza neanche accorgermene, ho appena fatto un ritratto di Nicolò, chiudo l'album infastidita con me stessa, come è possibile che in pochissimo tempo, sia riuscito ad entrare in questo modo assurdo nei miei pensieri? Mi alzo e vado a farmi un panino, visto che non ho molta fame e non ho voglia di mettermi a cucinare, mentre sono lì che mangiucchio, i miei occhi si posano ripetutamente sul blocco, nel frattempo mi arriva un messaggio da Giorgia che mi ha mandato l'indirizzo dove si terrà la festa nel caso avessi cambiato idea nel frattempo, in quel preciso momento, si forma nella mia mente un'idea e prendo una decisione della quale spero di non dovermi pentire...

Rimani - Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora