CAPITOLO 2.

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Mi ritoccai leggermente le labbra con un lip gloss rosso, era perfetto per serate del genere: non troppo eccessivo n'è troppo poco.
Il taxi si fermò improvvisamente davanti un locale già pieno di gente.
Pagammo il conducente e scendemmo dalla vettura.
Ci aggiustammo a vicenda per poi entrare nel pub.
"È fottutamente grande" pruninciai involontariamente.
"Lo so, è meraviglioso, la musica poi è bellissima, fidati, ho buone fonti io!" Disse Jess marcando l' "io".
Prendemmo un tavolo e ordinammo da bene.
"Due cola e vodka" esclamò Jess su di giri.
Finimmo in fretta il drink e ci alzammo per andare a ballare in pista.
C'era molta gente già ubriaca che si scatenava e si strusciava.
Ci facemmo prendere dall'atmosfera e iniziammo a ballare, prendemmo due shots e ci lasciammo andare.

Sentii qualcuno toccare la mia spalla ripetutamente, mi girai ma non trovai Jess, bensì un ragazzo. Era alto, molto abbronzato, biondo e con occhi marroni intensi. Mi guardava con un ghigno in faccia senza dire nulla.
"Si?!" ruppi il silenzio.
"Ti offro qualcosa da bene?" disse sorridendo.
"No grazie, ho appena bevuto un drink." risposi secca.
"Eddaai, non mordo." quasi supplicò.
Sentii qualcuno abbracciarmi da dietro e mi girai allarmata.
"Calma Sam, sono io, Jess!" Rise.
Dentro di me la ringraziai così tanto per essere arrivata in quel momento.
"Andiamo al bancone?" proposi.
"Come vuoi.." disse perplessa la mia amica.
Ci avvicinammo velocemente al bancone e perdemmo posto a sedere, io ero girata verso di lei e lei verso di me, avevo paura di voltarmi.

"Ecco a voi" disse il barista sorridendoci.
"Ma noi non abbiamo ordinato nulla." Ammise Jess.
"Offrono quei due ragazzi li" affermò indicandoli.
Quando ne riconobbi uno dei due il mio cuore cominciò a battere forte, avevo paura uscisse dalle costole, mi sentii mancare il respiro quando lui ci guardò: aveva gli occhi rossi: era molto ubriaco, lo conoscevo bene.
"Cazzo" esclamò Jess quasi piangendo.
Restammo ferme a guardarli senza dire nulla per un po'.
Le persone sedute accanto a noi si alzarono per andare in pista ed i due ragazzi presero il loro posto.

"Ciao sono Harry Styles" biascicò uno.
La sua voce, dal vivo, davanti a me, non c'è l'avrei fatta a resistere. Forse era merito dell'alcool che scorreva dentro di me grazie al quale riuscii a non piangere o urlare.
"Sbaglio o non volevi che non ti offrissi nulla?" disse una voce dietro di me.
Il ragazzo biondo di prima si avvicinò infuriato.
Poggiò la sua mano sulla mia spalla e strinse forte, fui costretta a mugolare dolorante.
Dall'altra parte del bancone qualcuno si alzò esitante mettendosi tra me ed il ragazzo abbronzato, davanti agli occhi sbarrati di Jess.
"Penso non sia interessata a te, lasciala in pace." disse nel modo più serio possibile da sbronzo.
"Harry, io, tranquillo." dissi spostandolo leggermente alla mia destra.
"Ti prego, non voglio litigare, non volevo da bere, me l'ha offerto questo ragazzo senza che io dicessi nulla.." mi scusai nel panico.
"Aaaah" disse seccato ed ironico e se ne andò.
La mia attenzione ritornò presto su Harry che si teneva al bancone mentre beveva anche il mio drink.
"Ehi ehi, vacci piano.." dissi preoccupata.
"Come ti chiami?" Biascicò.
"Sam." Arrossii
"Sei molto bella Sam" disse avvicinandosi a me cautamente.
Il suo alito sapeva di alcool ma non mi fu difficile mantenere il suo sguardo verde intenso.
Non era in se ahimè...aveva bevuto molto e l'unica cosa che fui in grado di fare fu di andargli più vicino ed abbracciarlo forte.
Sentivo il suo odore inebriare tutti i miei sensi, c'eravamo solo io e lui per me ora.
"Sam" ripetè nell'incavo del mio collo.
Quando il suo amico, che solo successivamente capii che era la sua guardia del corpo, venne a chiamarlo, mi diede un lieve bacio sulla guancia e si allontanò.

Sentivo il suo profumo su di me, era stata una cosa così stupida ma dolce. Ero davvero una cogliona ma ero così felice.
Mi resi conto di Jess solo pochi minuti dopo, mi sentivo così in colpa, anche a lei piaceva styles. Non volevo assolutamente avere la sfacciata presunzione di dire che lui aveva offerto a me da bere ma avevo paura che la mia amica si fosse sentita esclusa.

"Jess.." dissi raggiungendola.
"Oh Sam" disse quasi raggiante.
"C-cosa succede?" Dissi preoccupata.
"Sai Patrick? Si, il ragazzo con cui mi hai lasciata mentre abbracciavi Haz.." disse quasi seccata.
"Beh è delizioso, lo giuro..pensavo di essere così fottutamente sfigata, tu harry, io quello, ma "quello" è stupendo, ecco." Disse
"Scusa" ammisi.
"Di cosa? Sono così felice." esclamò sincera.
"Mi ha lasciato il suo numero, domani lui e Harry vanno a farsi un giro per LA" continuò.

**
Il taxi che avevamo chiamato dieci minuti prima ci riportò in poco tempo in hotel.
"Tutto ok?" Chiedi a Jess appena entrate in camera.
"Certo Sam, sei la mia migliore amica e non avrei problemi a dirti che sono incazzata con te e che sei una stronza, ma non è questo il caso. Sii felice per me e spera che si ricordi anche domani di ieri sera."
Risi scrollandomi le paure che avevo di una litigata con Jess.
"Cosa ridi stupida! Ahahah, domani ti porto da harry, non ringraziarmi merdaccia" mi ricordò.
"Grazie, grazie davvero. Anche se ho paura, era altamente ubriaco.." sussurrai.
"Tranquilla." Mi rassicurò.
Non capii se era realmente convinta di quello che mi aveva appena detto o lo faceva per farmi dormire tranquilla, fatto sta che mi addormentai rapidamente quella notte.

✧*。Strange but beautiful✧*。 (H.S.)Where stories live. Discover now