CAPIOLO 3.

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Mi svegliai tardi e decisi di andare subito a farmi una doccia.
Lì mi ritornarono in mente tutte le paranoie che riuscii a scacciare stando una buona mezz'ora sotto l'acqua bollente.
"Sbrigati Sam, il signor styles non aspetta mica te!" Scherzò.
A quelle parole mi ricordai dell'ora, uscii velocemente dalla doccia asciugandomi e indossando i vestiti che avevo preparato poco prima.
"Sei stupenda, andiamo Sam" mi incoraggiò Jess.
"Ehi ehi ma come ci siamo fatte belle!" Presi in giro la mia amica mentre entravamo in ascensore.
"Eeeh" disse con aria di non curanza.

Questa volta andammo a piedi, ci dirigemmo verso un hotel.
Arrivate lì davanti, una calca di gente si trovava ammassata per un solo motivo, o meglio: una sola persona.
Aspettammo che qualcuno se ne andasse.
Poi, come se la sera prima non fosse successo nulla, i miei occhi si riempirono di lacrime e mi fu spontaneo correre tra le braccia di colui a cui apparteneva il mio cuore.
"Harry" ansimai nel suo petto.
"Sam" disse scherzoso.
Si ricordava, si ricordava di me. A quel punto piansi ancora e lui poggio la sua grande mano sulla mia schiena massaggiandola e sussurrando al mio orecchio:"va tutto bene, tranquilla, sono qui."
Sentii la presenza davanti a noi proseguire in avanti, sarà stato Patrick che si avvicinava a Jess, era più che scontato.
Il bellissimo ragazzo che avevo di fronte mi prese per mano e mi portò all'interno, in una hall un po' solitaria e vuota.
Ci sedemmo suoi divanetti, potevo vedere gli occhi di Harry brillare. La luce che filtrava tra le tende illuminava il suo volto, le fossette apparirono rapidamente sul suo viso, un angelo.
"Da dove vieni?" Mi chiese fissando le mie labbra, mentre aspettava che ne uscisse presto una risposta.
"Sono di Dauntsay, una piccola cittadina inglese." Dissi
"Oh la conosco, non ci sono mai stato, ma di nome la conosco." Disse facendo un grande sorriso.
Non sapevo cosa chiedere, conoscevo tutto di lui e sarebbe stato stupido chiedergli qualcosa e saperne già la risposta..
"Come mai sei qui a LA?"
Avevo paura di quella domanda ed eccola.
"È una cosa stupida, non vuoi saperlo davvero, Harry." cercai di convincerlo.
"Tutti i viaggi hanno un motivo, per quanto stupido può sembrarti è sempre un buon motivo!"
mi rassicurò.
"In realtà siamo venute per te e beh amo LA, sai il sole, il caldo, un buon posto per festeggiare i miei diciotto anni." Mentii sull'ultima parte.
"Oddio, auguri" esclamò
Non capii a cosa si riferiva l'"oddio", avevo detto tante di quelle cose in una sola frase.
"Owh grazie"
Dopo poco iniziammo a parlare dei nostri interessi.
"Mentirei se ti dicessi che non ti conosco bene, ma in realtà è così!" ammisi
"Cosa vuoi sapere di me?" chiese curioso.
"Beh non so, cose stupide: che emoji usi quando scrivi, dove ti piace mangiare, cosa ti piace fare, libro preferito, modo i fare.." dissi in modo generico.
Rise sonoramente prima di rispondermi:"beh uso molto spesso la faccina che ammicca, la trovo buffa, non ho un cibo preferito, il libro è un po' personale e il modo di fare avrai modo di capirlo" disse imitando l'emoji.
"Non posso saperlo il libro? Beh il mio te lo direi." dissi senza pensare.
"Sai.." disse prendendomi con le dita il mento. Senti il calore salirmi alle guance che sicuramente diventarono rosse. Harry sorrise osservandomi.
"Il mio libro preferito è 'the women'" ma continuo a non capirci nulla sulle donne." Ammise.
"Il mio è looking for alaska, sai, ho sofferto così tanto per quel libro quando è m-" mi bloccò prima che potessi finire.
"Ehi ehi mi rovini la storia svelandomi il finale, avevo appena deciso di leggerlo!"
"Sappi che è come una parte di me quel libro, Harry."
"Tranquilla, ne farò tesoro.."
Non capii se quella frase era puramente ironica o doveva tralasciare dell'altro.
"Tu dimmi di te, piccola." continuò lui.
"Harry, volevo dirti una cosa, non pensavo sarebbe stato 'difficile" risi nervosamente.
"Io mi sono innamorata di te, capisci?" mi confidai portandomi la mano alla bocca.
"Anche io ti amo." Disse senza pensarci.
"Beh io amo tutte le mie fan.." continuò.
"Già..proprio per questo io-" mi stoppai delusa, non aveva capito, non aveva capito nulla.
Harry mi guardò perplesso toccandosi i capelli.
"Posso toccarli?" chiesi impacciata.
"Cosa?" chiese confuso.
"I capelli.."
"Oh certo!" esclamò.
Allungai tentennante il braccio verso di lui ed intrecciai i suoi ricci tra le mie dita.
Harry chiuse gli occhi indurendo la mascella, si avvicinò pian piano a me e mi abbracciò.
"Grazie.." sussurrai.
Mi diede un lieve bacio sulla guancia prima di allontanarsi.

"Vogliamo fare delle foto?" domandai.
"Ooh va bene" rise della mia richiesta.
"Possiamo farle con il tuo cellulare? Non prendermi per pazza ma ho la memoria piena.." ero così imbarazzata ma lui accettò volentieri la proposta e tirò fuori dalla sua tasca un iphone 6 e me lo porse.
Alzai il blocco schermo aprendo la fotocamera, misi la fotocamera interna, entrambi sorridemmo è scattai.
Poi caccia la lingua e lui fece lo stesso, nella foto successiva mi diede un bacio sulla guancia e in quella dopo glielo diedi io.
"Ti do il mio numero." Disse come se fosse una conclusione di un lungo ragionamento.
"Non lo darò a nessuno, lo giuro." Lo pregai rendendomi conto che questa era una cosa molto importante, era una star, dovevo ricordarmelo.
"Lo so." disse convinto.
la sua affermazione mi spiazzò. Si fidava, si fidava di me.

"Io vado a farmi un giro per Los Angeles, ti va di venire con me?"
Mi domandò.
A quelle parole il mio cuore si riempì di gioia.
"Certo Harry"
Si alzò con uno scatto deciso dal divano, si mise gli occhiali da sole e mi prese per mano trascinandomi con se fuori dall'hotel.
Appena usciti un flash di machina fotografica ci immortalò entrambi, Harry si mise una mano davanti al volto e mi spostò dietro di se; raggiungemmo presto una stradina senza paparazzi dove Haz si rilassò.
"Va tutto bene?" mi chiese.
"Scusa, non avevo pensato a, ecco-" farfugliò.
"Va tutto benone, tranquillo."
Camminammo molto per la città, il caldo era sopportabile ed il sole era così piacevole.
Ci fermammo davanti una fontana e rimasi sbalordita dai giochi d'acqua e dai colori di essa.
"L'amo" disse harry guardandola.
"Vuoi che ti faccio una foto qui?" Beh di solito quando ero in vacanza in una città facevo foto a quello che vedevo e me le facevo fare nelle piazze più importanti o vicino a monumenti.
"D'accordo AHAHAAH" Harry si mise in una posizione buffa davanti alla fontana, scattai due foto, prima gliene feci una e poi mi feci un autoscatto senza che lui se ne accorse e glielo misi come blocco schermo.
"Ora tocca a te dolcezza." Annunciò lui.
Gli presi il cappello dalla testa e lo indossai, misi le mani a forma di cuore e sorrisi.
"Cheeeassss" gridò.
"Sorridi Sam, balla Sam" fece, imitando un regista.
Ritornai a fianco ad Harry e gli rimisi il cappello.
"Sta meglio a te!" Disse riposizionandomelo in testa.
"Non hai tutti i torti!" Lo stuzzicai.

"Prendiamo un gelato?" Proposi.
Faceva troppo caldo ed ero sfinita.
"Va bene Sam" disse facendo comparire le fossette sul suo viso.
Amavo come pronunciava il mio nome, la sua voce così bassa e giocosa lo rendeva quasi più bello.
Entrammo in gelateria e chiesi una pallina di nutella in cono, Harry prese una pallina di stracciatella sempre in cono.
Feci per prendere i soldi ma lui mi bloccò la mano e pagò per entrambi porgendomi il gelato.
"Grazie" sussurrai infilandoli un dito nella fossetta destra.
Mi esservò per un po' spostando il suo peso sul piede sinistro, poi mi fece segno di uscire dalla gelateria.
Lo seguii a ruota mentre assaggiavo il mio gusto nutella.
"Come è il tuo?" Mi chiese.
"Assaggia, non conosco i tuoi gusti." Gli ricordai.
Si avvicinò lentamente e mangiò la punta del mio gelato.
"Mmh meglio il mio, ho gusti migliori apparentemente eh" disse punzecchiandomi.
"Lasciami assaggiare il tuo allora gne" risposi a tono.
Mi avvicinò il suo cono e diedi una leccata.
Francamente la stracciatella non mi era mai piaciuta ma, avevo davanti Harry Edward Styles, a chi sarebbe importato?
"Non sono d'accordo! La nutella regnaaa" esclamai.
Poco dopo un gruppo di ragazze emozionate si avvicinarono a noi e iniziarono a scattare foto.
Harry mi porse il suo cono, lo presi e mi allontanai, mi appoggiai ad una ringhiera lì vicino ed osservai le fan che abbracciavano Styles sempre così solare e gentile, non capivo come facesse.
Mi mandò un occhiata per vedere se fossi ancora li o semplicemente per vedere se il suo gelato, che cercavo di mantenere intatto, non fosse del tutto sciolto.
Pian piano la folla diminuì, qualche ragazza mi passò a fianco scrutandomi dalla testa ai piedi, fui grato ad harry che mi arrivò alla spalle cingendomi i fianchi per riprendersi il gelato.

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⏰ Last updated: Feb 28, 2015 ⏰

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✧*。Strange but beautiful✧*。 (H.S.)Where stories live. Discover now