Goccia dopo goccia.

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Il mio completo per la serata è alquanto semplice, dato che ho scelto di indossare un paio di pantaloni a vita alta nera molto ampi; una camicetta bianca, che mette in risalto quel poco seno che ho, e un paio di decolletè nere. Ho, inoltre, scelto di lasciare i capelli sciolti, così che ricadano sulla schiena, perfettamente, troppo perfettamente, lisci.

-Mi togli il respiro.- Mi sussurra Jamie, che si trova appoggiato alla sua auto, con i capelli posti dietro le orecchie dalle sue agili mani.

Sospiro, sorridendo, mentre cerco di non appoggiarmi all'auto, altrimenti rovinerei la camicetta, che, devo dire, "ho preso in prestito" da mia madre.

-Non cominciare...- Lo ammonisco, raccogliendo dalla piccola pochette il mio Iphone con lo scopo di vedere che ore si siano fatte.

Stiamo aspettando da almeno un quarto d'ora e Dylan ancora non si è fatto vedere.

-Che ore sono?.- Mi sento chiedere da Jamie, che è spazientito quanto me.

Rivolgo lo schermo del cellulare verso la sua faccia e Jamie, nel vedere l'ora, fa una smorfia.

-Io lo uccido quel deficiente!.- Esclama, sollevandosi dalla sua posizione, passandosi una mano fra i capelli.

Alzo gli occhi al cielo.

-Non esagerare, magari ha avuto un contrattempo...- Vengo interrotta da lui.

-Sì, del tipo scoparsi la ragazza di stasera.- Spiega, sbuffando e tirando un calcio a una lattina di coca-cola per terra.

-Ma dai! Non gli dai fiducia! Io, che dovrei essere arrabbiata con lui per aver baciato Oliv, l'ho perdonato...potresti farlo anche tu.- Dico, ponendo una mano sul fianco.

Jamie alza lo sguardo verso di me, tanto che la luce dei lampioni riflette la luminosità delle sue iridi e l'anellino al naso.

Mi passo la lingua sulle labbra, inumidendole.

-È diverso...- Bisbiglia, riprendendo a calciare la lattina.

Lascio cadere l'argomento, dato che so che finiremo per litigare.

Passano ancora dieci minuti, quando nel parcheggio del "Wall street Restaurant" compare l'auto di Dylan.

-Finalmente!.- Esclamo, toccando la spalla di Jamie per indicargli il fratello.

-Ma chi me lo fa fare?.- Sento sussurare da Jamie.

-Io.- Rispondo, allungandomi per baciarlo sulla guancia.

Le mie labbra incontrano la pelle liscia di Jamie, leggermente profumata del suo dopobarba, che trovo estremamente eccitante.

Dylan, nel frattempo, si avvicina a noi, mentre tiene per la mano una ragazza, che mi sembra molto familiare...

-Ehi, ragazzi! Lei è Wanda.- Esordisce Dylan, presentandoci la ragazza, che goffamente ci fa un cenno con la mano.

Ah sì! È stata nella mia classe di astronomia avanzata per qualche settimana, ma poi ha lasciato improvvisamente. Wanda Huston: alta, molto più di me, molto magra, capelli corti a caschetto color nocciola e grandi occhi verdi, coronati da ciglia folte.

Ogni ragazzo sarebbe attratto da questa semi-modella dai tratti mediterranei. Tuttavia è sempre passata inosservata la maggior parte dell'anno, forse perchè è molto timida, un po' come me...

-Ciao Wanda! Ti ricordi di me?.- Squittisco, allungando subito la mano per stringergliela.

Wanda mi fa un sorriso tirato e arrossisce subito, annuendo.

Odiarsi per poi amarsi || Jamie Campbell BowerDonde viven las historias. Descúbrelo ahora