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Naoko:
Il ragazzo dai capelli smeraldo mi condusse fino ad un tavolo dall'altra parte della mensa, riconobbi alcuni studenti della 1ªA, Uraraka Ochaco e Tsuyu Asui impegnate a chiacchierare fra loro, Iida Tenya intento a rimproverare Mineta, Todoroki Shoto concentrato sulla sua soba e Tokoyami Fumikage il quale sembrava completamente perso fra i suoi pensieri finché Izuku non attirò la sua attenzione

Izuku: Tokoyami-kun hai un minuto?
Tokoyami: mh? Si Midoriya dimmi

Nel mentre i due parlavano io rimasi in silenzio ad ascoltare, scambiando qualche sguardo con gli altri studenti seduti a quel tavolo, incuriositi dalla mia presenza. Non molti mi conoscono, sono sempre stata attenta a risultare una buona studentessa, ma non mi sono mai cimentata a primeggiare, dare nell'occhio non aiuta, dal primo al terzo anno ho partecipato al festival sportivo senza un minimo di interesse così da non essere richiesta in alcuna agenzia, ma ora è diverso.

Tokoyami: Hawks non è molto il tipo a cui piace insegnare alle generazioni future non sono sicuro di poterlo convincere
Izuku: davvero? Bhe è un po' un peccato...

Sospirai a quelle affermazioni pronta a pensare ad un altro piano quando Izuku si rivolse a me

Izuku: bhe, se con Hawks non ci sono possibilità puoi sempre rivolgerti ad altre agenzie, se vuoi metterti alla prova magari potresti andare da-
Naoko: grazie lo stesso Deku ma preferirei non cambiare idea per ora
Izuku: uhm... Ma non ti interessava per quello? Ci sono molte altre aziende che possono tornarti utili

Non posso certo tirarmi indietro, potrebbe causare sospetti in un prossimo futuro

Naoko: non è questo è che penso valga la pena di provare prima di arrendersi, non trovi Tokoyami?

Il ragazzo con la faccia da corvo mi osservò attentamente per poi avvicinare la mano destra al becco mentre si teneva il gomito con la sinistra. Dopo un po' prese un bel respiro e rispose

Tokoyami: bhe se ci tieni non vedo perché non potremmo tentare, oggi dovrei andare da lui, se non hai impegni posso accompagnarti
Naoko: ti ringrazio

Sorrisi nel modo più innocente possibile ma comunque la mia insistenza instaurò ancora più curiosità nei miei confronti e la cosa mi faceva mal sperare. Dopo le lezioni ci recammo a Kyushu, nell'azienda di Hawks, arrivammo al suo ufficio e Tokoyami mi disse di aspettarlo lì nel mentre avrebbe spiegato la situazione al pro hero. Io entrai in quella stanza senza troppe obiezioni, dovevo fare una buona impressione. Nell'attesa mi avvicinai alla grande vetrata che affacciava sulla città, il palazzo era molto alto, mi sentii un brivido percorrermi la schiena, l'altezza non mi piaceva neanche un po', soffrivo di vertigini. Mi portai una mano alla fronte e indietreggiai un po'

Naoko: dannazione, di tanti Hero quello che vola doveva capitare!

In quel preciso istante sentii la porta chiudersi e una leggera risatina riempire il silenzio, mi voltai lentamente, le due possenti ali dal rosso cremisi intenso erano inconfondibili. Hawks, un giovane Hero di media altezza, la corporatura snella e ben definita, dai capelli biondo cenere leggermente scompigliati e occhi profondi che variavano dal castano al dorato, l'avevo visto solo in TV fino a quel momento, dal vivo, risultava davvero molto attraente...

Hawks: sbaglio o sei stata tu a fare richiesta al mio apprendista di essere presentata?
Naoko: H-huh? S-si
Hawks: quindi, che problema hai con l'hero che vola?

Sghignazzando si portò l'indice e il pollice a prendersi il mento mentre con sguardo attento lo vidi percorrere tutto il mio corpo

Hawks:
Tokoyami mi spiegò la situazione, una ragazza del 5 anno gli aveva chiesto se poteva presentarla a me per il tirocinio, era piuttosto strano che una studentessa si interessasse al tirocinio solo il quinto anno, preso dalla curiosità allora accettai di incontrarla e mi diressi nel mio ufficio dove ella mi stava già aspettando. Entrai silenziosamente e la frase che udii mi risuonò piuttosto buffa e strana allo stesso tempo, perché dire che le ero capitato se aveva richiesto personalmente di incontrarmi? Cominciai ad esaminare la ragazza, aveva un viso dolce, contorniato da corti capelli ondulati e castani, occhi chiari come il cielo azzurro, la pelle talmente chiara da avvicinarsi al colorito della neve con un pizzico di rosa sulle guance. Lo sguardo continuò a scendere sulle sue labbra soffermandosi per qualche istante, erano carnose e a prima vista molto morbide, scesi ancora, lentamente, esaminando quel corpo minuto ma tonico e sinuoso, la divisa scolastica le stava davvero bene. La vidi arrossire leggermente e aggrottare un po' le sopracciglia, si era creato un silenzio imbarazzante così le rivolsi la parola nuovamente

Trust me _oc x Hawks_Where stories live. Discover now