9) fidanzata?

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T/N POV.

"Howl, stiamo entrando," dissi, bussando due volte alla sua porta.

Aprendola, mi guardai intorno per poi trovare vari piccoli ciondoli di tutte le forme e dimensioni.

"Howl dev'essere un collezionista", ridacchiai a Sophie, che stava portando un piccolo vassoio con dentro una tazza di latte caldo.

Sembrava dispiaciuta per qualche strano motivo, ma lo ignorai e mi concentrai sulla stanza colorata. C'erano piume, perline, animali imbalsamati e acchiappasogni.

Nel mezzo di questo casino giaceva Howl, i suoi capelli ora di un nero corvino scuro e sventagliati intorno a lui su vari cuscini stampati a fiori.

"Ti ho portato del latte caldo. Ne vuoi un sorso?" chiese timidamente Sophie, al che lui scosse la testa con il minimo sforzo. Fissandolo con desiderio, sorrise leggermente e lo posò su un tavolo ingombro accanto al letto.

"Lo lascio qui per te, allora. Cerca di berlo prima che si raffreddi" mormorò.

Mi afferrò la mano e iniziammo ad uscire dalla porta quando Howl si mosse un po'.

"T/n, aspetta," espirò con gli occhi ancora chiusi.

Confusa e un po' preoccupata, tornai al lato del suo letto sotto lo sguardo basso di Sophie "Aspettami," le mimai con la bocca e lei annuì, uscendo fuori.

"Vuoi del latte?" chiesi e lui scosse di nuovo la testa.

Sospirando un po', mi sedetti su una poltroncina lì vicino e continuai ad ammirare il suo nuovo look. Dal soffitto emettevano piccoli rintocchi, ma era quasi impossibile cercare di capire da dove provenisse. La stanza era piena di oggetti d'antiquariato. I penetranti occhi azzurri di Howl si aprirono improvvisamente al rumore.

"La Strega delle Lande sta cercando di trovare il mio castello", disse piano. Alzai lo sguardo per trovare uno strano oggetto simile a un gancio che proiettava una luce gialla brillante e annuii. "Sophie ha detto di aver individuato uno dei suoi scagnozzi al porto", riflettei.

Howl si voltò per evitare di guardarmi e mi chiesi se avessi detto qualcosa di sbagliato. "Sono un tale codardo. Tutto ciò che faccio è nascondermi. E tutta questa magia è solo per tenere tutti lontani... non sopporto quanto sono spaventato", sussurrò nell'ultima parte. I miei occhi si sono spalancati solo un po' e ho quasi allungato la mano per cercare di abbracciarlo, ma mi trattenni e ho fatto marcia indietro.
Probabilmente non ne vuole parlare, pensai.

Cambiando argomento, "Howl, perché la Strega delle Lande sta cercando di darti la caccia?" Ho chiesto. Si voltò nel letto per guardare il soffitto. "Una volta era piuttosto bella, quindi ho deciso di inseguirla. Poi ho capito che non lo era, quindi come al solito sono scappato", ha detto. Alzai gli occhi al cielo scherzosamente per il suo comportamento drammatico.

"Però non posso correre ancora per molto; devo presentarmi al palazzo," gracchiò. "Come Pendragon e Jenkins..."

"Quanti alias hai, comunque?"
Chiesi curiosa.

Un piccolo sorriso amaro gli si contrasse agli angoli della bocca. "Quanti mi servono per mantenere la mia libertà."

Cadde un piccolo silenzio empatico e, senza pensare, sbottai: "Rifiuta l'invito del re!"

"Guarda quello" indicò verso l'alto un pezzo di pergamena trafitto da più pugnali, dardi e altri oggetti.
"Questo è il giuramento che ho fatto quando sono entrato alla Royal Sorcery Academy. Devo presentarmi a palazzo ogni volta che sono chiamato", sospirò sconfitto.

Guardando il suo viso abbattuto, ebbi un improvviso impeto di determinazione. "Sai una cosa, Howl? Penso che dovresti vedere il re!" Ho sorriso.

I suoi occhi si spalancarono e mi guardò. "Che cosa?"

"Dagli un pezzo della tua mente. Digli che questa guerra è inutile, e che ti rifiuti di prendervi parte, eh?" Lo incoraggiai a cui sospirò e si voltò ancora una volta.

"Ovviamente non sai come sono queste persone..."

Presa alla sprovvista, cercai di riprendermi in fretta: "Ma è il re; dovrebbe voler sentire quello che hanno da dire tutti i suoi cittadini".

Trascorsero alcuni secondi di silenzio quando all'improvviso balzò in piedi nel letto; gettando via le coperte dal suo corpo con rinnovata energia. "Ce l'ho! Perché non vai a palazzo per me?" chiese con un sorriso.

"Eh?" ho sbattuto le palpebre. Si avvicinò al mio viso e io arrossii un po'. "Dì solo che sei la ragazza di Pendragon e che il tuo ragazzo è così codardo che ha paura di mostrare la sua faccia! Forse allora, Madame Sulliman alla fine si arrenderà con me!"

Il suo sorriso poteva illuminare migliaia di stelle, e forse in quel momento avrei detto di sì, ma un sussulto improvviso dietro la porta mi fece capire il dilemma in cui mi trovavo. "Io-" squittii. "Fidanzata?!"

Annuì entusiasta. "Mi-mi dispiace davvero, Howl, ma non credo di essere la persona giusta per il lavoro," ho divagato. "Perché non lo chiedi a Sophie? Non sono una persona speciale! E poi- chi è Madame Sulliman?"

Scosse la testa e mi attirò a sé, al che mi bloccai, le dita che prudevano per ricambiare l'abbraccio. "Devi essere tu," mi sussurrò all'orecchio, facendomi venire i brividi. "Howl, io-"

"Dai, (T/N). Qual è il problema?" ha supplicato.

"Non posso dirgli che piace a Sophie!" Andai in panico.

"Penso solo che sarà... meno drammatico se mi mandi! Non sono brava a mentire. Non che Sophie sia brava a mentire, è solo che è più calma e composta! Non che io non possa fare lo stesso, è solo che... io..." Lanciai un'occhiata alla porta per evitare il suo sguardo interrogativo. Sospirando un po', si avvolse in una coperta e
strappato la lettera dal suo tavolo,
trascinando per aprire la porta.

Markl tenne il bastone di Sophie e lei si infilò con rabbia il cappello in cima alla testa, con la schiena rigida. "Prenditi cura di lui, Markl," sibilò, poi fissando nella mia direzione. Mi sono voltata per fingere di lavare i piatti. "Buona fortuna", disse Calcifer dalla sua pila di tronchi. Sophie raggiunse la porta, trasformandola da verde a rossa quando Howl atterrò dolcemente accanto a lei; avvolgendo le sue braccia attorno alla sua fragile forma e mettendole un piccolo anello sul suo indice.

Guardai la scena dal lavandino e sorrisi. 'Dovrei essere felice. Allora perché il mio cuore è così agrodolce?'

"Questo incantesimo garantirà il tuo ritorno sicuro", disse. Sophie ansimò un po' e si voltò per incontrare il suo sguardo, i suoi lineamenti ora più morbidi che  sembravano più giovani. "Non preoccuparti, ti seguirò travestito. Ora vai!" aprì la porta e la spinse fuori con delicatezza.

Quando la porta si è chiusa mi accorsi che il lavandino stava iniziando a riempirsi troppo e l'ho spento rapidamente.

"Cos'è che ti ha distratto così, hm?" la sua voce soffiò sul mio collo.

"Niente", fissai fuori dalla finestra. "Niente di niente..."

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Ok- non per dire ma questo capitolo non mi piace granché come l'ho tradotto.

Sopratutto una parte- ma ok

Come sempre spero che vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo capitolo 👋💞

Ah- e un'altra cosa. Sto cercando di pubblicare una storia sul mio secondo account (lo trovate a bio) e quindi, se non vi crea disturbo, di dirmi alcune delle ship (visto che è una "shop opinion") che vi piacciono    ⇨

Se lo fate, grazie mille♡♡♡

-'🌹.

For You I Will ; HowlxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora