Capitolo 2

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H:"Dove è?"

Domandò di getto ai suoi due amici dopo che si materializzato dentro l'ufficio di Hermione.

R:"Oh ma ciao Ron! Ciao Hermione! Grazie mille del vostro aiuto..."

 Lo canzonò Ron facendo ridacchiare la ragazza. Harry dal canto suo, sospirò stressato e gli diede un buffetto affettuoso sul braccio. Tutti e due sapevano quanto Harry ci tenesse a ritrovare Draco e in fondo avevano anche capito il perchè desiderasse tanto rivederlo, ma si divertivano comunque a punzecchiarlo un po' quando potevano.

He:"Comunque Harry il problema non è nel dove sia, ma come fare a raggiungerlo"

H:"In che senso?"

La ragazza sospirò mentre si alzava dalla scrivania sfoggiando un bellissimo tubino color lavanda che le calzava ancora a pennello nonostante le due gravidanze!

He:" Vedi ci è giunta voce che Malfoy sia... diciamo così... ospite di un albergo a Notturn All-"

H:"Ma è qui! Allora possiamo andare a-"

Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò un libro di almeno due mila pagine sbattuto in testa che gli fece perdere l'equilibrio per qualche secondo facendolo oscillare come un filo d'erba al passaggio di un leggero venticello.

He:" Fammi finire stupido! Il problema come dicevo non è il dove sia, l'albergo è facile da raggiungere, ma non è facile entrarci. Vedi da quello che abbiamo scoperto si tratta di un albergo che offre servizi al quanto bizzarri ed eticamente discutibili ai suoi clienti ma per entrare non puoi andare lì e bussare alla porta. Da quello che siamo riusciti a scoprire, ogni sera variano la parola d'ordine da usare all'ingresso e solo chi ne è in possesso può entrare"

Harry iniziava a capire la situazione. Se non riuscivano a trovare qualcuno che dicesse loro la parola d'ordine sarebbero dovuti fare irruzione con la forza e questo voleva dire creare un gran polverone rischiando anche che qualche malcapitato di turno si potesse fare male.

H:"Cosa consigliate di fare quindi?"

R:"Per adesso abbiamo pensato di muoverci in questo modo. Faremo a turno e ci apposteremo per vedere chi entra e chi esce da quel posto, ed appena ci si presenta l'occasione di bloccare uno di questi avventori entriamo nella sua mente e scopriamo la parola d'ordine. Ovviamente bisogna essere molto cauti perchè potrebbero accorgersi della nostra presenza della loro testa"

Harry annuì serio. Sembrava un buon piano, semplice ed efficace. Bisognava solo sperare che la cosa funzionasse dato che, era ormai risaputo da tutti e tre, i loro piani quasi mai andavano come speravano loro.


Era arrivato il fatidico giorno. Un'ora prima Ron era riuscito a scoprire la parola d'ordine per quella sera, "Acromantula", e la comunicò agli amici. Adesso non restava altra cosa che entrare. Sì, ma chi lo doveva fare? Hermione no di sicuro dato che lì di donne non ne entravano. Ron era decisamente troppo riconoscibile con quei capelli rossi. L'unico che rimaneva era Harry, ma come renderlo meno riconoscibile? Hermione approfittò delle sue conoscenze babbane per comprare all'amico un paio di lenti a contatto che non solo servivano da sostituzione agli occhiali, ma erano anche colorate così, agli occhi degli altri, Harry sembrava avere gli occhi neri. Senza contare che gli mise una bella dose di fondotinta e di correttore per nascondere il più possibile quella cicatrice ormai famosa in tutto il mondo magico.

He:"Perfetto!"

Commentò guardando soddisfatta  il proprio operato.

R:"Wow amico! Non sembri nemmeno più tu!"

Harry si guardò allo specchio ed effettivamente, senza gli occhi verdi e la cicatrice, sembrava un'altra persona! Adesso era pronto all'azione. Si materializzò a Notturn Alley ed iniziò a camminare rilassato diretto verso l'albergo. Una volta davanti alla porta, sussurrò la parola d'ordine e questa lentamente si aprì da sola. Quello che Harry vide una volta dentro, non seppe mai ripeterlo ai suoi amici.

Fece qualche passo entrando definitivamente nell'edificio il cui primo piano era interamente in open space.  C'erano divanetti in velluto rosa e nero sparsi in tutto l'ingresso e in alto a destra c'era un grande cartello con scritto "DONNE" mentre sulla sinistra uno identico ma con la scritta "UOMINI". Entrambi i cartelli sormontavano una possente porta che si apriva e si chiudeva per far entrare o uscire i vari clienti dell'albergo.

P:"Buongiorno signore! La prima volta nel nostro albergo?"

Domandò un uomo piccolo che gli ricordava un po' Mundungus dalle movenze.

H:"Ehm si... la prima volta"

P:"Oh bene! Bene! Adesso le spiego come funziona, ma come prima cosa preferisce un ragazzo o una ragazza?"

H:"Come prego?"

Harry era scioccato da quella domanda e non sapeva proprio come rispondere. Possibile che gli avesse fatto una richiesta simile?! E così poi?! Senza neanche girarci attorno?! Deglutì a fatica ma alla fine decise di rispondere anche perchè non voleva creare inutili sospetti nel suo interlocutore.

H:"R-ragazzi"

L'uomo annuì e lo fece entrare dentro la stanza su cui albeggiava la scritta "UOMINI". L'interno era più grande di quanto si aspettasse. C'erano cinque vetrine di cui tre erano oscurate mentre nelle altre due c'erano due ragazzi completamente nudi che se ne stavano seduti su una sedia a guardare distrattamente gli uomini che passavano davanti a loro come se fossero degli animali in gabbia che erano appena stati esposti al pubblico. La voce del proprietario dell'albergo lo riportò alla realtà quando riprese a parlare.

P:"Allora, come vede tre dei nostri lavoratori sono impegnati quindi se desidera può scegliere uno di questi due disponibili, altrimenti posso mostrarle le foto degli altri tre e poi la metto in lista per quello che più le aggrada. Cosa ne dice?"

H:"Ehm si... mi faccia vedere le foto"

L'uomo con un gesto veloce della bacchetta, si fece scivolare in mano qualche foto e le passò ad Harry che iniziò a sfogliarle fino a quando i suoi occhi non si bloccarono su due stupendi occhi tempestosi contornati da dei delicati raggi di sole che gli ricadevano morbidi sulle spalle. Quello era Draco Malfoy, con i capelli decisamente più lunghi ma sempre la solita bomba sexy.

H:"Lui"

Disse senza esitazione e l'uomo, vedendo la foto che Harry gli stava porgendo, sorrise radioso.

P:"Gusti raffinati! Ottima scelta! Per sua fortuna non deve neanche aspettare tanto. Appena termina con il cliente sarà tutto suo. Nel frattempo andrò a preparare la stanza per voi così, appena si libera, ve lo farò trovare direttamente in camera"

Disse l'uomo prima di allontanarsi. Adesso Harry era ancora più convinto di voler portare via Draco da quel posto.

.-.

Nel frattempo Draco aveva appena finito con il cliente che si stava rivestendo soddisfatto della scopata. Sentiva la testa girargli e non riusciva bene a capire dove fosse e cosa stesse facendo, ma poco gli importava. In realtà non gli importava quasi più nulla di se stesso, sapeva di essere un mostro, glielo dicevano tutti, quindi perchè preoccuparsi di un mostro? 

Appena l'uomo uscì dalla camera, Draco si alzò dal letto e, traballando, si trascinò in bagno gettandosi sotto il getto d'acqua fredda per togliersi di dosso quell'orribile sensazione di essere costantemente toccato.

P:"Hai un altro cliente. Muoviti"

Quella voce fredda e tagliente. Come mai gli era così familiare? Sospirò pesantemente ed uscì dalla doccia dopo essersi asciugato. Senza tante cerimonie l'uomo lo trascinò in un'altra stanza dove lo gettò sul letto e gli porse una fialetta.

P:"Bevi"

Un'unica parola, bastava solo quello a far spaventare Draco ormai. Prese con mano tremante la fialetta e ne ingurgitò il contenuto. Dopo poco, sentì la poca lucidità che gli era tornata affievolirsi e si abbandonò tra quelle fredde lenzuola mentre sentiva il corpo scosso da forti brividi. Adesso non era più nessuno, era tornato ad essere la solita inutile bambola e chi fosse entrato da quella porta avrebbe potuto fare di lui ciò che più desiderava perchè Draco non era più in grado di ribellarsi, in alcun modo.

Sono una bambola rotta che solo tu puoi aggiustare o distruggereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora