Capitolo 13

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Era passata una settimana da quando Draco aveva riportato a casa Harry dall'ospedale. Ron ed Hermione erano passati una volta per vedere come stesse il loro amico ed erano rimasti d'accordo che si sarebbero rivisti quella sera per parlare di ciò che era successo in quella famosa missione.

D:"Sbrigati a vestirti! Tra poco saranno qui gli altri"

H:"Ancora un attimo dai! E poi non ho problemi a farmi vedere in mutande da loro! Ne hanno già viste di tutti i colori"

A quelle parole Draco aprì di scatto la porta della camera dove Harry cercava di infilarsi un paio di jeans.
D:"I problemi ce li ho io stupido di un grifone! Prova a scendere in mutande e ti giuro che ti tengo in astinenza per un mese!"
A quelle parole Harry sobbalzó e si girò di scatto verso Draco. Mossa al quanto stupida perché, dato che non aveva ancora finito di indossare i jeans, inciampò e cadde a terra.
H:" Non si dice così... io sono convalescente "
Borbottó sconsolato ricevendo in risposta un secco "muoviti" da parte del compagno prima che uscisse dalla stanza.
Finì quindi di vestirsi e poi uscì dalla stanza giusto pochi secondi prima che suonasse il campanello.
D:"Salvo per un pelo"
Disse cercando inutilmente di nascondere un sorrisino compiaciuto mentre Harry sfoggiava un sorriso orgoglioso.
He:"Ciao Harry! Come stai? Va un po' meglio? Hai male da qualche parte?"
R:"Eddai Herm! Non tartassarlo subito! Ha già Draco a fargli da mamma!"
Disse Ron cercando di frenare le mille domande che "mamma Hermione" gli avrebbe fatto.
D:"Ehi! Io non faccio da mamma a nessuno!"
Esclamò Draco sentendosi preso in causa. A quelle parole Harry ridacchiò divertito e si avvicinò al compagno passandogli una mano attorno ai fianchi.
H:"Mamma, posso mangiare un gelato?"
D:"No che poi ti guasti per la cena "
Rispose di getto senza neanche pensare e, quando si rese conto di ciò che aveva detto, arrossí di colpo mentre il Golden trio rideva divertito dalla scena. In effetti, senza volerlo Draco si comportava un po' da "mamma" con Harry ma perché quel corvino era talmente indisciplinato e confusionario che lui doveva stargli dietro praticamente in tutto.
Si spostarono poi tutti sul divano in salotto a chiacchierare mentre Kreacher finiva di preparare la cena. Appena tutto fu pronto mangiarono a tavola e poi tornarono in sala con una bottiglia di whisky incendiario per iniziare un discorso di cui Harry ancora non sapeva nulla.

R:"Ascolta Harry, dobbiamo dirti una cosa importante. Voglio che tu ascolti attentamente e non interrompa ok?"

Harry spostó lo sguardo da Ron agli altri presenti e poi tornò a guardare il rosso annunci semplicemente.

R:" Bene. Ecco cosa abbiamo scoperto assime a Draco e Kingsley"

Esordì per poi bere un po' di whisky prima di riprendere a parlare.

R:"L'ultima missione che hai fatto ci ha un po' insospettiti. È stato strano che tu fossi l'unico, tra tutti gli Auror, ad essere stato ferito così abbiamo iniziato ad indagare. Dopo qualche ricerca abbiamo scoperto che Nik non è altro che il figlio di un ex mangiamorte ed un grande amico di un certo Tomas"

H:"Tomas? Dici il ragazzo che lavora all'ufficio delle Passaporte?"

R:"Si, proprio lui. Ebbene abbiamo il forte sospetto che fossero in combutta con i Mangiamorte per eliminarti. Non abbiamo ancora prove concrete, ma manca poco. Mentre noi parliamo Kingsley sta pedinando Tomas mentre Dean Nik. Speriamo che facciano presto un passo farlo così da poter intervenire"

Certo la spiegazione di Ron aveva non poco turbato Harry. Non pensava che esistessero ancora persone pronte ad eliminarlo per la morte di Voldemort. Certo, sapeva che di suoi sostenitori in giro per il mondo ce n'erano ancora, ma aveva pensato che ormai avessero rinunciato alla vendetta dato che, come potevano ben vedere, nell'attuale mondo magico non c'era più spazio per il perdono per questa gente. Sospirò rassegnato mentre Draco gli passava dolcemente un braccio attorno ai fianchi avvicinandolo al proprio petto. Sapere di essere ancora nel mirino di uomini che volevano farlo fuori lo frustrava. Era stanco di doversi sempre guardare le spalle e difendere da tutti, voleva vivere la sua vita in pace, era un desiderio impossibile forse?

Sono una bambola rotta che solo tu puoi aggiustare o distruggereWhere stories live. Discover now