ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴛʀᴇɴᴛᴀQᴜᴀᴛᴛʀᴏ - ᴠᴇʀᴏ ᴀᴍᴏʀᴇ

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(Per uno speciale 100+ followers ho postato altri due capitoli precedenti a questo, in giorni in cui non avrei dovuto pubblicare in teoria, quindi se ve li siete persi recuperateli, sono importanti per la storia, si tratta dei capitoli 32 e 33)

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<< Vada per Tigrotto >> rise piano Genzo, prendendo con delicatezza una delle mani di Kojiro, decidendo il nomignolo.

Kojiro però a quel gesto avvampò e distolse lo sguardo da lui, all'improvviso il suo cuore aveva avuto un tuffo, mentre Genzo lo stringeva.

Gli venne istantaneo dargli una leggera spinta, allontanandolo da sé, per non sentire più quella sensazione.

<< Va bene Orsacchiotto, ma ricorda che io non sono gay >> sbuffò Kojiro, imbarazzato, senza riuscire a guardarlo negli occhi.

<< Sì lo so, lo so, stai tranquillo... Piuttosto cosa fai questa sera? >> domandò Genzo.

<< Mia madre ha invitato le sue amiche a casa nostra per mangiare la pizza da quello che ho capito >> spiegò Kojiro, con un leggero sospiro.

<< E la ordinerete? >> domandò Genzo.

<< So già che spenderò una fortuna, ma se io mangiasse gli avanzi spenderei dei soldi in meno >> spiegò il numero nove.

<< Tu lo fai sempre, mangi sempre gli avanzi >> sbuffò Genzo.

<< Sì, ma non mi lamento, a me va bene così, tranquillo >> Kojiro finalmente tornò ad incrociare lo sguardo di Genzo, avrebbe voluto poggiargli una mano su una guancia per rassicurarlo, sentire la sua pelle sfregare sotto ai suoi polpastrelli con delicatezza, sentire il suo respiro vicino alle proprie labbra ancora una volta, ma si affrettò a scacciare quei pensieri dalla propria testa.

<< Sicuro? >> domandò Genzo, esitante, si preoccupava per lui così spesso che Kojiro si sentì di nuovo strano e tentò di allontanarsi da lui con una scusa qualsiasi.

<< Sì e Genzo ora tu non dovresti tornare a casa da tua madre? >> Kojiro tentò di allontanarlo momentaneamente, solo per far chiarezza nella sua testa.

Genzo stava quasi per puntualizzare che non voleva quando il suo telefono vibrò.

Il ragazzo lo fissò, leggendo un messaggio e passando dallo stupore alla gioia.

Kojiro pensò che vederlo sorridere in quel modo non avesse prezzo.

<< Cosa succede? >> domandò emozionato Kojiro, voleva sapere cosa aveva reso così euforico il ragazzo.

<< Mio padre si è risvegliato dal coma e sta bene! >> gridò Genzo, lasciando cadere il telefono, commosso, gettandosi al collo di Kojiro.

Il ragazzo gli fece fare una mezza giravolta, prima di poggiarlo con delicatezza a terra.

<< Sono commosso, Genzo vai da lui >> lo spronò Kojiro, questa volta non per allontanarlo da sé, ma perché voleva solo vederlo felice di nuovo, felice sempre, felice come era in quel momento mentre gli cingeva con delicatezza i fianchi con le mani, stringendolo a sé.

<< Sì, subito, grazie Kojiro >> esclamò Genzo, con un sorriso che gli solcava il viso da parte a parte.

Genzo abbracciò ancora Kojiro, singhiozzando leggermente, prima di correre verso l'ospedale, incurante che distasse almeno venti minuti da lì.

Line Without A Hook - HyugabayashiWhere stories live. Discover now