Capitolo 23

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La figura di Mary, poco dietro di me, si accascia per terra, ormai priva di vita.

Tutto quello che succede successivamente è tutto caos.

Vince che urla, Minho che cerca di svegliarmi dal mio stato di trans momentaneo, un camion che si lancia sulla folla alla massima velocità, spari, grida, e io sono persa nella mia testa.

Non so quanto duri quest'attimo, ma so che appena apro gli occhi Minho mi sta guardando terrorizzato, dandomi piccoli schiaffi sul viso, mentre il caos intorno a noi esplode in una miriade di colori ed esplosioni.
E capisco che l'unico momento in cui posso provare a dimostrargli cosa provo è adesso, perché non sappiamo se tra qualche ora, o addirittura secondi, saremo vivi.
Ci vuole poco al velocista per comprendere che sono cosciente, ma non abbastanza per anticipare la mia mossa, e quindi lo prendo per le spalle e lo avvicino alle mie labbra.

Inizialmente è confuso, ma poi si lascia andare e ricambia. Ma poi si rende conto di dove siamo, e cosa sta succedendo, e si stacca, sussurrandomi all'orecchio un "Resta viva e stai al sicuro" quasi incomprensibile, per poi girarsi e fare fuoco sulla folla, spingendomi con la schiena e indietreggiando lentamente verso Vince e gli altri che fanno fuoco.

Intorno a noi fuoco fiamme e spari fanno eco al piccolo accampamento che fino a ieri vedevamo come una salvezza dall'incubo di WICKED.
Mary è morta, Thomas è sparito dopo che una figura enorme si è lanciata verso i soldati di Janson, e realizzo solo ora, passato lo shock iniziale, che era un tir. Che Jorge si sia fatto venire una delle sue brillanti idee?
Non ho tempo per pensarci, devo cercare mio fratello.
Inizio a correre verso le fiamme, con una sensazione di terrore e mancamento addosso, se dovesse succedere qualcosa a qualcuno dei radurai...
No, devo rimanere lucida.
Continuo a correre, cercando di assistere chi posso, sono tutti moribondi oppure feriti dalle fiamme, è un disastro, sembra la fine del mondo, e so per certo che questa volta non ce la caveremo, non integri, almeno. Spero solo di non dover più veder nessuno morire, non riuscirei a sopportare un altro colpo, questa volta devo essere io. Basta sofferenza.

Vince spara a più non posso sulla sua mitragliatrice, circondato dai miei amici, che fungono da cecchini. Minho mi tiene d'occhio, ma, troppo concentrata su di loro, mi rendo conto troppo tardi del rumore sfrigolante che passa vicino alla mia figura. Troppo vicino.
Sento il mio corpo disconnettersi dalla mia mente per una manciata di secondi, per poi sentire la scarica elettrica lungo le braccia, le gambe e nella testa. Sembra che scoppi. Mi accascio per terra dal dolore, mentre sento qualcuno urlare il mio nome, ma non riesco a muovermi. La scarica elettrica sembra dividermi il corpo a metà e incendiarmi il cervello, non riesco a pensare, sento solo il dolore: forte, consistente, insopportabile.
Che diavolo mi sta succedendo?

La scarica sta lentamente diminuendo, ma ancora non riesco ad alzarmi e raggiungere Thomas, che urla il mio nome ma non riesce ad allontanarsi dalla sua posizione, per via dei soldati WICKED che grazie alle proprie armi elettriche stanno sterminando metà dei ragazzi evasi dai labirinti.
Sento qualcuno di sconosciuto afferrarmi il braccio: è un uomo in divisa WICKED, e dietro di lui ce ne sono altri tre. Cerco di dimenarmi e strisciare lungo la sabbia, ma sono ancora troppo debole dalla scarica e il soldato non ha intenzione di mollare la presa.
Trovo la forza di urlare a più non posso, deve saperlo, non posso morire senza che lo sappia. Devo dirglielo.
"Minho!" i suoi occhi terrorizzati sono già su di me, le mani stringono inconsapevolmente il fucile che ha in mano, mentre lo vedo muovere un passo verso di me, ancora in stato di shock.
"Resta lì!" urlo, precedendo la sua mossa.
Ormai è troppo tardi, non riuscirebbe a salvarmi neanche con tutti i fucili del mondo, i soldati sono troppi e non può abbandonare la postazione, perché renderebbe tutti vulnerabili.
Vedo l'indecisione nella sua espressione, mentre il soldato mi prende di forza dalla spalla, lasciando probabilmente un livido violaceo.
"Ti amo" mimo con le labbra al ragazzo, mentre i soldati portano il mio corpo ormai esausto verso una Berga.
"No!" urla Minho disperato, attirando l'attenzione degli altri radurai, concentrati sulla battaglia.
Inizia a correre verso di noi, ma i soldati hanno preso campo, e gli bloccano il passaggio, costringendolo a sparare a tutto ciò che vede pur di raggiungermi. Ma so che è l'ultima volta che ci vedremo, almeno in questa vita.
Gli altri cercano di dargli man forte, ma le armi di WICKED sono troppe e i soldati sono allenati, noi siamo solo dei ragazzi e un gruppo ormai dimezzato di uomini volontari.
Io non riesco a fare altro che tenere lo sguardo puntato sulla faccia di Minho: i capelli in disordine, gli occhi scuri a mandorla e le labbra spaccate da un graffio, che ho baciato solo pochi istanti prima. Stampo la sua faccia nella mia mente, perché è l'ultima cosa che voglio vedere prima che mi uccidano, o che mi portino da qualche parte a torturarmi. Spero che mi uccidano. Sarebbe il gesto più caritatevole che potrebbero fare, ma non mi aspetto niente da mostri del genere.

I soldati mettono piede sulla Berga, e mi trascinano a loro volta tra le loro braccia.
Ed è li che vedo la faccia arresa di Minho, mentre anche gli altri agenti WICKED si battono in ritirata per salire sulle berghe.
Ma non voglio ricordarlo così, nessuno di loro. Voglio ricordarli sorridenti nella radura, sotto gli alberi in una giornata particolarmente afosa, mentre mangiamo il cibo da poco arrivato dalla scatola. Chiudo gli occhi. Addio.
Li riapro, e li guardo l'ultima volta prima di salutarli per sempre. È un addio, e l'hanno capito, perché iniziano a correre, ma ormai il portone di salita è chiuso, e io devo guardare in faccia i miei aguzzini.

Mi giro, davanti a me ci sono tutti e tre: l'uomo ratto, Ava Paige e Teresa.
Sprigiono odio dallo sguardo, ma tutto ciò che vorrei fare è accasciarmi e non alzarmi mai più.
Un calcio sulla gamba da dietro mi costringe a cadere in ginocchio. Alzo lo sguardo.
Janson si abbassa leggermente verso di me, con un ghigno soddisfatto "Benvenuta all'inferno" sorride, carezzandomi la guancia in modo beffardo.
Raccolgo tutte le forze, alzo il mento, anche se tutto il mio corpo sta tremando dallo sforzo di darmi gli ultimi minuti di forza necessari, e gli sputo in faccia.
"Fai del tuo peggio, bastardo"

E poi, finalmente, il mio corpo si rilassa per terra, a causa di un colpo alla nuca.

La morte non è mai stata così dolce.

ANGOLO AUTRICE
solite assenze lunghe anni scusatemi ancora,
ma questo è l'ultimo capitolo e poi ci sarà l'epilogo (che non sarà tra altri 8 mesi tranquilli😂) .
Per chi me l'ha chiesto, ci sarà anche un terzo libro. Ovviamente continuerò nel format che ho sempre utilizzato, ovvero, ispirarmi al film. MAAAA questo sarà un filo diverso dal solito, ho in mente tanti nuovi personaggi e anche se Roxy ci ha salutato non vuol dire che gli altri hanno finito la loro "carriera" di sopravvissuti.

Comunque questi mesi non arrabbiatevi perché non sono stati del tutto inutili, ho avuto modo di pensare a come voglio strutturare questo libro e vi posso assicurare che vi piacerà (un certo personaggio di mia invenzione in particolare, ma si scoprirà nel prossimo libro)

Detto questo, ci vediamo nell'epilogo!
un bacione a tutti!💖

Radioactive-The Scorch Trials Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora