Capitolo 11

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Guardo l'uomo che ha tutta l'aria di non avere tutte le rotelle al giusto posto davanti a me cercando di essere il meno intimorita possibile.

È successo tutto troppo velocemente: la fuga dalla WICKED, la morte di Winston, l'incidente di Minho e l'ennesimo attacco di quelle bestie. Sono sconvolta, lo siamo tutti.

Il tizio davanti a noi ricorda un uomo di mezza età, capelli appena brizzolati e occhi scuri da psicopatico, un po' come la sua amica simpatica che ci ha portati fin qui.

Mi sento inquieta.
Questo posto e questa gente non mi piacciono per niente.

"Molto bene. Che cosa abbiamo qui?" l'uomo, Jorge, l'ha chiamato la psicopatica, ci fissa con un sorrisetto.
Anche Minho sembra insicuro e poco tranquillo, perché sento la sua mano sfiorare la mia, e le sue dita a pochi millimetri di distanza.

Avvicino più la mia mano alla sua, stringendogliela forte, lui per tutta risposta allenta la pressione sulle spalle e incrocia le nostre dita, accarezzandomi il palmo con il pollice.

La ragazza sorride felice di aver portato una preda interessante: "Li ho trovati nello scantinato a far compagnia ai nostri amici spaccati, nessuno superava la zona bruciata da molto tempo. Pensavo potesse interessarti" inizia non abbandonando mai l'espressione spavalda e il sorrisetto, guardandomi con sfida.

L'uomo apre bocca per parlare, poi la richiude, passati diversi secondi va dritto al punto:
"Dove siete diretti, da dove venite e cosa ci guadagno" ci guarda severi.

Mi altero, e a mia volta apro la bocca per rispondergli che non sono caspi suoi, ma Thomas mi precede.

"Abbiamo attraversato la zona bruciata per cercare il Braccio Destro."
Chi? Perchè sono sempre l'unica a sapere i piani per ultima?
Jorge sorride impercettibilmente, per poi scoppiare in una breve risata: "I ragazzi cercano dei fantasmi!" ride ancora mentre guarda i grossi uomini dietro di noi -non avevo neanche notato il loro arrivo-

Minho non è del mio stesso avviso a quanto pare, perché la sua mano si sgancia dalla mia è finisce sulla mia vita, stringendomi a lui forte.

"Seconda domanda!" finisce di colpo la risata Jorge, urlando.
"Da dove venite?" cantilena.
"Non sono affari che ti riguardano" risponde Minho guardandolo in cagnesco e stringendo se possibile la presa su di me.

Jorge fa un piccolo cenno agli omoni dietro di noi, e in meno di pochi secondi mi ritrovo allontanata dal corpo caldo di Minho e paralizzata contro il muro, come il resto dei miei compagni.

Minho si dimena come un matto, guardando nella mia direzione. L'uomo che mi tiene ferma ridacchia.

È un uomo troppo grosso, non c'è possibilità che io possa staccarmelo di dosso.

Thomas è stato scaraventato contro una specie di cattedra e la pazza gli sposta i pochi capelli cresciuti in questi giorni dal collo, per poi prendere un oggetto metallico e probabilmente super tecnologico. Che siano ancora la WICKED?

No, sono troppo trasandati e pazzi.

L'oggetto compie un leggero bip e la psicopatica sorride soddisfatta.

anche Minho si è arreso alla montagna che lo sta tendendo fermo dalle braccia, e si limita a guardarmi con occhi disperati.

"Bingo!" ride e guarda Jorge con occhi illuminati.
Il latino guarda a sua volta la macchinetta, sorridendo e mormorando: "A quanto pare siete proprietà della WICKED, vi hanno marchiato, Hermano" ammicca.

"Valgono molto" sorride il mostro che mi sta tenendo con la faccia spiaccicata al muro. Il suo fiato puzza incredibilmente, e devo fare del mio meglio per trattenere i conati e le lacrime.

Radioactive-The Scorch Trials Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora