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Jessica si schiarì la voce per evitare di farla tremare, fermando i due che si stavano già riavvicinando al pick up che avevano usato per raggiungere questa prima tappa:
"volendo non c'è bisogno dell'auto, ci possiamo arrivare velocemente anche a piedi"
Sam e Bucky si scambiarono uno sguardo e Sam alzó gli occhi a cielo sospirando, e mentre si riavvicinava a quel veicolo, recuperando lo scudo dentro alla sua borsa circolare, espresse il suo velato dissenso:
"lo sapete che le vostre andature non sono le mie no?"
"e ora chi li allontana più da quello scudo?" si domandò retoricamente la ragazza osservando l'azione compiuta dal suo amico, per poi dare un ultimo sguardo a quella casa già più o meno circondata dalla natura.
"tranquillo è solo infondo alla strada"
"sarà meglio per te" ribatté l'altro, notando quanto in realtà la fine di quella strada non fosse così vicina.
Bailey si lasció scappare una risata:
"cos'è? Avete fatto una gara di corsa, lui ha vinto con molto vantaggio e ancora non ti sei ripreso dalla sconfitta?" chiese mentre cominciavano a camminare.
"con Steve ne ho avuta una, se così si può definire"
"o mio dio stai scherzando?" chiese lei tra le risate
"già..."
"sai dovremmo provarci Sam" si intromise Bucky, tornando a prendere in giro il suo partner.
"assolutamente no" rispose Wilson in tono categorico.

"dai io non ci credo" disse ad un certo punto Sam dopo attimi di silenzio dove era rimasto a osservare quei due, ora leggermente davanti a lui.
"cosa?"
"mi state dicendo che vi conoscete dal '47-"
" '43" dissero in coro i due interrompendolo.
"vi conoscete dal '43 e non c'è mai stato niente tra di voi?"
"oh lui provava sicuramente attrazione verso la sottoscritta"
"ma che- no non è vero"
"e come fai a saperlo se non ricordi la maggior parte delle cose?"
Bucky aprì la bocca aggrottando le sopracciglia, ma poi stette zitto e sospirò perché effettivamente aveva ragione.
Questa, rimasta ancora davanti a loro, fece l'ennesima piccola risata, poi si giró indietro verso Sam continuando a parlare, rallentando il passo per poi posizionarsi affianco a Barnes, e quindi arrivare finalmente a essere ognuno di fianco all'altro: "no okay stavo scherzando, non sono messa in maniera molto diversa rispetto a lui, anche la mia memoria è come se fosse stata buttata in un frullatore perciò non ne ho alcuna certezza, però ricordo che hai pestato un ragazzo perché mi stava importunando"
"da vero Don Giovanni" esclamò Sam mettendo una mano sulla spalla all'amico, cercando di non ridere troppo forte.
"e levati" disse Bucky togliendo il braccio di Falcon dalla sua spalla.

"la casa è questa" disse Jessica tornando seria.
"sei ancora tutto intero?" chiese retoricamente Bucky a Sam, mentre si avvicinava a Jessica che bussava.
Non ricevettero alcuna risposta se non la melodia di "I'm Feeling High & Happy", una canzone del 1938, la ragazza aprí la porta e trovó il giradischi con quella canzone in disco in vinile che ci girava sopra.
Jess fermó il giradischi e cominció a chiamare la padrona di casa:
"Amalia..?"
"zia Jess!" esclamò invece una ragazza di cerca 11-12 anni, capelli marroni legati in due lunghe trecce e occhi ambrati.
Le corse in contro abbracciandola, anche se le arrivava ancora solo al fianco, e dopo pochissimo Bailey si abbassò alla sua altezza e la abbracció per bene.
"credevo che ti facessi chiamare da tutti Thea ormai" si intromise Sam.
"si beh, per lei c'è sempre stata l'eccezione, zia Thea suonava bene secondo voi? Naah, e così sono zia Jess.
Zoe! Ciao piccola... Ma cosa ti avevo detto sul mio giradischi?" le chiese una volta allontanata da lei, mentre prendeva in mano il vinile.
"avevi detto di non usarlo se non c'eri tu...Ma era per una buona causa, sapevamo che tornavi!"
"va bene, per questa volta te la lascio passare, ma approposito di questo sapevamo, dove sono i tuoi complici?"
"proprio qui" rispose una voce femminile dalla porta della cucina, allungando l'ultima "i" con fare euforico.
Amalia aveva i capelli ramati mentre aveva lo stesso colore degli occhi della piccola Zoe, per questo si poteva intuire che fossero madre e figlia.
Dietro di lei spuntó un ragazzo dai capelli e occhi marrone scuro, il compagno.
Quest'ultimo sbiancó alla vista di chi si nascondeva dietro a una delle sue migliori amiche.
"o mio dio" esclamó facendo zittire tutti e attirando tutta l'attenzione su di se ma si ricompose in fretta scuotendo leggermente la testa: "scusate, sono un vostro grande fan, sono Ivan" questo si avvicinò in fretta e strinse la mano ai due, mentre Bailey abbracciava per bene quella che ormai per lei era una migliore amica, molto più vicina a una sorella.
"felice di conoscerti, sono Sam"
"Bucky"
"oh, io invece sono Amalia ma vi prego, chiamatemi Amy" i due annuirono, ricambiando il sorriso che quella donna le stava donando mentre scambiavano una stretta di mano anche con lei.
"dovevi avvisarmi, almeno non avrei fatto la figura dell'idiota" le sussurrò Ivan all'orecchio.
"non potevo, li ho avvisati qualche ora fa e hanno semplicemente deciso di venire con me" disse lei invece ad alta voce.
"ormai amici così non ne esistono più" si vantó Wilson, facendo partire una risata generale.
"ma dimmi, quindi quel Bucky è..."ritornó Ivan a sussurrare
Jessica gli aveva raccontato quei pochi ricordi che le stavano tornando, inevitabilmente parlava anche di quest'ultimo.
"si ma prova a dire qualcosa e ti uccido"
"detto da te ci credo"
Detto da qualunque altra persona avrebbe portato Jessica di nuovo a riflettere sul suo passato, ma finché si trattava di una di quelle persone in quella stanza, quel dark humor riusciva anche a strapparle un sorriso, di tanto in tanto.

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