✨️ COMPLETA ✨️ (Sto revisionando la storia)
È la lontana estate del 2015 quando Chris decide di irrompere nella vita di Giulia, nella sua quotidianità, come un fulmine a ciel sereno.
Chris è simpatico, sfacciato, arrogante, abituato a ottenere semp...
"Ancora io e te. Il vento dell'estate ti riporta qui da me. Voglio dirti che... alcune cose accadono e non sempre c'è un perché. Un bacio all'improvviso... ti voglio e non lo dico. Lo leggo sul tuo viso, non credere al destino, che prima ci allontana e poi ti porta qui da me."
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2020
Giulia
Le onde si infrangono contro la riva del mare. La luna piena risplende alta nel cielo e si specchia contro l'immensa distesa d'acqua. Io e Chris siamo qui da oramai dieci minuti buoni e ancora nessuno dei due ha detto una parola. Lui è seduto sulla spiaggia, con il suo stupido cappellino con la visiera dietro la testa, a pensare a chissà cosa mentre io me ne sto con le mani dentro le tasche della gonna di jeans e vado avanti e indietro nervosamente.
Circa due ore fa, le mie labbra e quelle di questa sorta di lampione vivente, sono entrate in collisione, dopo cinque lunghissimi anni. Adesso mi ritrovo qui, con lui, a dover parlare di un bacio. Ma come facciamo a parlare di quello che è accaduto solo qualche ora prima se non abbiamo mai chiarito i risentimenti passati? E per risentimenti, si intendono i miei, ovviamente. Se dovessimo mettere su una bilancia i nostri errori, tutte le bugie bianche che ho detto lui scompaiono se confrontate a lui che bacia un'altra e tra l'altro, lo sbandiera su Facebook.
Ecco, al solo pensiero, mi sono nuovamente innervosita e adesso l'unica cosa che vorrei fare è prenderlo a sberle e poi mandare al diavolo lui, i suoi baci, i dubbi che mi fa venire, la sua fidanzata, di nuovo lui ed i suoi occhi e poi...che altro?
Ah, sì, nuovamente lui. Lo manderei al diavolo mille volte, purtroppo, sono quasi sicura che se lo facessi, poi andrei a bussare alle porte dell'Inferno chiedendo di poterlo incontrare.
Sono una sottona di prima classe, mi ritrovo a pensare.
«Giulia», ecco che finalmente Chris si decide a parlare.
«Sei finalmente pronto a parlare? Hai pensato per bene al discorso?», domando ironicamente, peccato che il suo volto è così serio da farmi sembrare insensibile.
«Sì, hai ragione. Stavo pensando ad un discorso da fare ma non ho trovato nulla da dire», ammette aggrottando le sopracciglia.
«Bene allora a che conclusione sei arrivato durante questi dieci minuti di silenzio assordante?» «Mi piaci. Non so per quale assurdo motivo provo queste cose dopo tutto questo tempo, però la realtà è questa.»
I suoi occhi verdi mi trapassano e mi inchiodano sul posto. «Ti piaccio?», scoppio a ridere sarcasticamente. «Ti piaccio come l'ultima volta? No, perché in caso, non mi freghi più. Non ci casco più. Scordatelo. Portami a casa e tornatene da Ginevra.»
Chris si alza in piedi di scatto e mi sovrasta con la sua statura. «Non ti frego più dici? Ti ricordo che qualche ora fa stavo per metterti le mani nelle mutande e tu eri ben disposta a lasciarmelo fare», le sue parole sono uno schiaffo al mio orgoglio già ferito.