Capitolo 19- Aurora

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Viraha*

Dal mio ritorno a Verona è passata circa una settimana, appena atterrata mi sono promessa grazie anche alle mie amiche di evitare ogni contatto sia fisico che tramite messaggio con Federico, più gli sto lontano meglio è per me. Nonostante ciò una parte di me vorrebbe chiarire con lui, ma so che non servirebbe a niente, se non a farmi sentire triste, nel mio appartamento non c'è la neppure una minima traccia dei suoi oggetti quotidiani, ha portato con sé tutto e questo mi solleva perché così non avrà una scusa per venire a trovarmi.

Lunedì ho disfatto le valigie e fatto lavatrici su lavatrici, ho dovuto passare l'aspirapolvere un sacco di volte perché dalla valigia continuava ad uscire sabbia come un pozzo senza fondo mannaggia.

Martedì e mercoledì mi sono recata in libreria per acquistare dei libri visto che la mia piccola biblioteca a casa ne sta risentendo e poi sono passata al supermercato perché anche il frigo piangeva e a forza di comprare pizza e cibo d'asporto, ne vedevo le conseguenze sul mio corpo.

Giovedì mi sono trovata con le mie amiche al solito bar ma per fare colazione, l'aperitivo lo teniamo per il weekend, e così Martina mi ha raccontato che sta pianificando le nozze con Alessandro e che ci vorrebbe tutte e tre come damigelle d'onore e ovviamente ne eravamo estasiate, Stefania invece ci ha spiegato in che modo si è trovata un nuovo lavoro vicino all'Università mentre la cara Vanessa continua a tenersi in contatto con il bel francese Philippe.

Venerdì e sabato ho seriamente oziato a casa, ho guardato la serie tv "Emily in Paris", letteralmente tutta perché me ne sono innamorata e poi l'attrice mi è piaciuta particolarmente.

E' domenica mattina, mi rigiro nel letto più e più volte ma alla fine mi alzo incapace di rimanerci un minuto in più, apro le finestre per far circolare aria e subito un profumo inebria le mie narici: brioche appena sfornate.

Il mio appartamento si trova molto vicino ad un panificio e ogni mattina il profumo di dolci e pane appena sfornato mi danno un caloroso buongiorno.

Vengo interrotta dal mio telefono che inizia a squillare, è mia mamma.

"Ciao tesoro, come procede? E lo stage?"

"Mamma, è bello sentirti. Io sto bene, ho fatto alcune cose durante la settimana e magari domani o dopodomani passo a salutarvi."

"Mi fa piacere Aurora, io e papà ti aspettiamo quando vuoi, ti hanno detto qualcosa per lo stage?"

"Non ancora, ho fatto la domanda circa due settimane fa per l'azienda londinese, chissà che mi prendano, sarebbe un sogno, lo sai"

"Già tesoro, e poi Londra è una città molto bella, non lavorerai solo ma avrai anche qualche possibilità di svagarti e trovare qualcuno visto che tu e Federico avete rotto"

"Mamma, non direi proprio rotto, dobbiamo chiarire alcune cose"

"Io non so come tu abbia passato le vacanze con le tue amiche, ma posso semplicemente darti un consiglio da mamma, sei giovane e piena di allegria, non ricadere negli errori"

"Grazie mamma, ora vado che sistemo alcune cose. Ti faccio sapere quando vengo a salutarvi"

"Ciao tesoro"

Anche mia mamma pensa che debba rifarmi una vita semmai venissi scelta come stagista, ma questo non lo so neppure io, non so se voglio riconciliarmi con Federico, o se è giunto il momento di separarci una volta per tutte.

Mi reco al pc sperando in una risposta immediata da parte dell'azienda, ciò che invece trovo sono email di voli Ryanair e offerte lampo di Shein, oggi non è giornata per me.

Il suono del campanello irrompe il silenzio che si era creato, mi alzo un po' controvoglia ma spero che siano i miei due vicini, non ci penso due volte e apro la porta.

«Ciao» la voce di Federico mi fa indietreggiare velocemente.

«Cosa ci fai qui?»

«Mi sembrava giusto passare di qui, ho sentito che sei tornata dalla vacanza»

«Non abbiamo niente da dirci» replico con tono sgarbato.

«Senti Aurora, non iniziare subito. Lasciami spiegare»

«Spiegare cosa Federico? Mi sembra che la situazione tra noi due sia più che chiara»

«Mi dispiace per come ho reagito alla partenza» risponde.

«Non voglio perderti»

«Federico»

«Ricominciamo, questa è stata solo una pausa per capire cosa vogliamo veramente. Io voglio te e tu vuoi me, mi sembra chiaro»

Non è apposto sto qua, pensa di sapere ciò che voglio? Chi ha detto che voglio lui?

«Non mi fido»

«Fidarti di me? Aurora sei tu che hai guardato il mio telefono e poi hai fatto la vittima»

«Ma chi ti credi di essere? Se ho guardato il telefono avevo le mie preoccupazioni» rispondo.

«Non farti supplicare, so come funzionano le cose tra noi due. Tu mi respingi ma dopo torni da me»

«Federico, io e te abbiamo finito di parlare» lo congedo cercando di chiudere la porta.

«So che non sai stare senza di me, perché alla fine io ti appoggio in ogni cosa che fai e tu hai bisogno di tutto ciò»

«Sparisci»

Lui si gira e se ne va.

Questa proprio non ci voleva, pensa di venire qua per dirmi che non so stare senza di lui e che ho bisogno, dicendomi che faccio sempre la vittima.

Questa storia deve chiudere il prima possibile.

Riprendo in mano il telefono per chiamarlo, ma vengo sorpresa da una chiamata con prefisso "+0039", il luogo di provenienza mette a tacere ogni mio dubbio: viene da Londra.

Faccio un respiro profondo e accetto la chiamata.

"Pronto?"

"Buongiorno, parlo con la signorina Aurora Bernardi?" domanda una voce femminile.

"Si, sono io"

"Perfetto, è un piacere parlare con lei. Sono Megan e la chiamo dalla JB &Co di Londra, l'azienda che ha contattato per svolgere lo stage"

Mi manca il respiro.

"Ho preferito chiamarla di persona in quanto conosco l'italiano lavorando nel settore del marketing internazionale. Volevo informarla che la sua richiesta dopo essere stata presa in carico, è stata anche accettata. Quindi, il posto è suo"

"La ringrazio infintamente per questa chiamata" rispondo euforica come non mai.

"Le manderò un'email con tutte le informazioni di cui avrà bisogno prima di recarsi qui, se ha qualsiasi domanda o quant'altro, rimango disponibile"

"Perfetto, aspetterò l'email e se avrò bisogno, la contatterò."

"Bene, buona giornata " termina chiudendo la telefonata prima ancora che io potessi augurarle una buona giornata.

Appoggio il telefono sul letto ed urlo di gioia.

Finalmente posso iniziare a costruire la mia vita.

*la consapevolezza di amare qualcuno durante un periodo di separazione

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Ciao :)

Grazie per le quasi 3000 visualizzazioni, questo capitolo non è molto lungo ma ha un ruolo importante in quanto mette a fuoco il rapporto dopo le vacanze tra Federico e Aurora e inoltre mostra come la protagonista riesca ad ottenere lo stage a Londra, che giocherà ad uno scopo preciso.

Spero vi sia piaciuto, nel prossimo capitolo vedremo Aurora raggiungere la meta dei suoi sogni ed iniziare il percorso che però non farà altro che metterla in difficoltà.

Conoscevate la parola Viraha?

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