Capitolo 3 - Se mi sentite urlare sono Io!

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Pov Mew

"MILD! KAO!" Urlo nel momento in cui mi chiudo la porta alle mie spalle.
"Cos'è successo?" mi dice Mild correndo verso di me.
"Lui ... lui ... Gulf, si chiama GULF!" Dico farfugliando il suo nome in preda all'emozione.
"Cosa diavolo stai dicendo?"

Faccio un respiro profondo per poi incamminarmi verso il divano.
"Cosa ti è successo alla gamba?" mi domanda nuovamente.
"Allora ... Gulf, il ragazzo che mi piace si chiama GULF! Domani mattina l'ho invitato a colazione ... è bellissimo Mild, ha un sorriso da favola, gli occhi piccoli e castani, le labbra piene e a forma di cuore ... i capelli neri sono lunghi e ..."
"Calmati meung, stai parlando in fretta, prendi fiato!!"

Sono troppo emozionato ... non riesco a calmarmi, il mio cuore batte all'impazzata, non sono neanche sicuro se riuscirò a dormire. Che mi metto domani? Lo porto al paese? O andiamo qui in un locale sulla spiaggia?
Mille domande e mille pensieri mi irrompono nella testa, domani ... mi farò dare il suo numero, voglio nuovamente invitarlo anche a cena.

"Cos'è questo baccano?" Dice Kao arrivando con un panino in mano.
Faccio un altro paio di respiri prima di raccontare tutto per bene e dall'inizio.

"Finalmente amico! Sono contento!!" Esclama Kao dandomi alcune pacche sulle spalle.
"Si finalmente ... dovevi quasi affogare per incontrarlo quindi!" Dice per poi ridere quell'idiota di Mild.
"Dio!! Non farmi pensare ... che figura da idiota che ho fatto"
"Su su .. ormai è andata! Cosa vuoi per cena?"
"Non ho fame ... l'amore mi ha chiuso lo stomaco"
"Bleaaah!! Non farmi vomitare"
"Shiaa! Andiamocene Kao, iniziano a spuntare troppi arcobaleni qui nei dintorni" dice Mild per poi andarsene insieme all'altro.

Il crampo alla gamba fortunatamente  è passato. Sono corso in camera e fatto una doccia. Ho preparato già per domani una camicia e un jeans chiaro. Ora dovrei dormire ma non ho proprio sonno, cosi prendo la mia chitarra e strimpello qualche corda, aspettando che il sonno arrivi.

Pov Gulf

Che tipo di ragazzo ... avrà qualche rotella fuori posto? Mi guardava come se fossi un angelo o una specie di divinità.

"Amore come mai sei bagnato?" Domanda mia madre nel momento in cui rientro.
"Mae, un ragazzo ha avuto un crampo mentre stava in mare e l'ho salvato"
"E come sta ora?"
"Tutto bene, l'ho accompagnato a casa"
"Bravo il mio bambino"
"Maee non sono un bambino!"
"Per me lo sarai sempre."

Sbuffo per poi darle un bacio sulla guancia e dirigermi in camera a fare una doccia.

Ripenso nuovamente a quel P! È veramente un bel ragazzo, chissà se domani veramente si presenterà per fare colazione, è un orario insolito, ora che ci penso ha una casa vicino al resort di mia madre, possibile che non l'abbia mai visto? Eppure mi sarei ricordato di un così bel ragazzo.

Esco dalla doccia e mi friziono i capelli per asciugarli quando il mio cellulare squilla. Mi avvicino e guardo il nome sul display. Ancora lui. Ma come devo fare? Giro il cellulare sperando che finisca presto di chiamarmi, ho pensato anche a cambiare numero, ma sarebbe tutto inutile, prego Buddha perché si metta l'anima in pace.

L'indomani mattina mi sveglio alle 5, mi preparo e mi dirigo fuori per vedermi con Mew. Guardo l'orologio e sono leggermente in anticipo, mi tocca aspettare, infondo sono arrivato prima.

Sorprendentemente lo trovo già lì ad aspettarmi, apro ancora di più gli occhi per la sorpresa.

"Buongiorno Gulf!" Mi saluta lui quando si accorge della mia presenza.
"Buongiorno Mew ..." dico sorridendo a quel bizzarro ragazzo.
"Andiamo in paese o preferisci stare nei dintorni?" Mi chiede sorridendo.
"Visto l'ora andiamo nel paese"
"Perfetto ... conosco un posto dove fa del congee buonissimo o qualunque altra cosa tu desideri" mi dice.
"Vabene" gli rispondo sorridendo, non so il motivo ma il suo sorriso è contagioso.
Salgo nella sua auto e noto quanto sia pulita e profumata, ha un portachiavi sul cambio e una piccola foto incastrata nel cruscotto.
"È mia sorella" dice indicandomi la foto "studia negli Stati Uniti"
"Ti manca?"
"Moltissimo ... ci vediamo due o tre volte l'anno purtroppo"
"Vorrei capirti ma non posso, sono figlio unico" gli dico.
"Si lo so"
"Cosa?" Mi giro a guardarlo.
"Vedi ... ogni estate venivo qui con i miei genitori, loro erano per lo più impegnati e quando mi ritrovavo seduto sulla spiaggia da solo, nel resort di fianco vedevo sempre una famiglia giocare con un bambino dai capelli neri ... immagino che quel bambini eri tu"
Rimango sorpreso da ciò che mi dice ... quindi lui mi conosceva già?
"Quindi ... tu mi conosci?"
"No ... conosco solo il tuo nome perché me lo hai detto tu ieri, io ti vedevo solo ogni estate quando venivo qua"

Ha senso ... quello che ha detto, ma che tipo strano è questo qui! Una fragorosa risata riempie l'auto.

"Perché ridi?"
"Sei un tipo veramente strano" dico asciugando alcune lacrime agli angoli degli occhi. Lui di tutta risposta mi sorride per poi non dire nulla più per tutto il tragitto.

 Lui di tutta risposta mi sorride per poi non dire nulla più per tutto il tragitto

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L'Estate che ti sei Innamorato💛 {MewGulf}Where stories live. Discover now