Capitolo 13

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Selene

27 dicembre 1997

I giorni che si susseguirono furono un continuo frastornarmi, come nel secondo dei lussuriosi dell'inferno di Dante.
Trascinata per l'aria, sbattuta dalla bufera.
Non riuscivo a fare niente: non riuscivo a studiare, a mangiare, a dormire.
Tutto per colpa sua. Perché aveva deciso che sarebbe stato divertente spezzarmi il cuore, e l'aveva fatto, senza pensarci due volte. Cercavo di distrarmi come potevo: leggevo dei libri, ascoltavo musica e scrivevo.
Il problema era che ogni poesia, ogni testo, ogni canzone, mi ricordava lui.
I nostri momenti felici erano scolpiti nella mia mente, li rivivevo ogni giorno, ogni minuto. Dal nostro primo bacio, al giorno in cui mi aveva portata sulla torre di astronomia volando sull'ippogrifo. Quel giorno era stato il nostro ultimo momento felice. Se avessi saputo che quella stessa sera lo avrei perso per sempre, probabilmente sarei rimasta in stanza con lui, sussurrandogli quanto lo amassi e quanto fosse importante. Ma forse non sarebbe cambiato nulla, mi avrebbe spezzato ugualmente il cuore, avrei soltanto rimandato l'inevitabile. Quando bussarono alla porta della mia stanza tornai alla realtà. «È aperto.»
Sapevo già chi fosse.
Blaise entrò nella stanza con un sorriso luccicante. Era sempre così sorridente. Lo invidiavo. Dalla sera in cui Draco mi aveva... "lasciata", Blaise veniva ogni giorno in camera mia, poiché io uscivo solo per mangiare qualcosa e per partecipare alle lezioni. All'inizio pensavo venisse per aiutarmi ad uscire da questo circolo vizioso, ma stavo iniziando a credere che volesse prendere il posto di Draco, in qualche modo. «Ciao, come stai?» Si sedette sul letto.
In circostanze diverse, lo avrei guardato male.
Ma avevo evitato di fare scenate visto che, almeno lui, aveva la sensibilità di chiedermi come stessi.
«Sto bene.» Biascicai.
Che si aspettava gli dicessi? Voleva che gli parlassi del mio cuore spezzato?
Sai, Blaise, io amo il tuo migliore amico -perché è il tuo migliore amico, no?- e lui mi ha spezzato il cuore, quindi secondo te come dovrei stare? Illuminami, ti prego. Dovrei sentirmi felice o triste? Perché ormai non lo so più, tendo ad avere momenti poco tristi ed altri tanto tristi in cui sento la sua mancanza in un modo che non è reale.
Mi morsi la lingua.                                                                                «Devi uscire da questa stanza, dovremmo andare a fare una passeggiata.»
Lo guardai e scossi la testa. «No, grazie. Sto bene qui.»
Blaise si guardò intorno.
La stanza era più disordinata del solito.
Alcuni vestiti erano sulla sedia della scrivania, altri sparsi per terra. Il letto sfatto, i libri fuori posto.
Guardò di nuovo me.
«Hai bisogno di uscire. Torneremo presto, promesso.»
Scossi di nuovo la testa, cercando di rimanere calma.
Era così appiccicoso. «Ti ho già detto che preferisco stare qui.»
Blaise annuì e mi accorsi di avergli risposto sgarbatamente. Non mi importava, odiavo ripetere dei concetti semplici più volte.
«D'accordo, io vado in camera mia. Se hai bisogno sai dove trovarmi.»
Fece un sorriso e io annuii.
Si alzò dal letto, sfregandosi le mani sui fianchi, poi uscì dalla stanza.
Feci un sospiro di sollievo quando chiuse la porta, lasciandomi di nuovo da sola.                                                                                                    Molti studenti avevano lasciato Hogwarts per le vacanze natalizie, io avevo promesso a Draco che sarei rimasta con lui, ma stavo iniziando a chiedermi se non fosse il caso di andare da mia madre, solo per un breve periodo... giusto il tempo per cambiare aria e staccare da tutto quel caos.

Per tutto il pomeriggio non feci altro che pensare a quanto avrei voluto parlare con Draco.
Volevo delle risposte, ne avevo bisogno.
E non lo vedevo da giorni, mi mancava.
Volevo solo assicurarmi che stesse bene.
Uscii dalla stanza e mi diressi verso i dormitori maschili.
Fanculo.
Volevo vederlo.
Che lui volesse o no, avevo bisogno di sapere se gli mancavo... almeno un po'.
Percorsi il breve corridoio e non diedi peso agli sguardi sbalorditi dei ragazzi.
Non avevano mai visto una ragazza da quelle parti?
Feci per bussare alla sua porta ma sentii delle voci, la sua voce.
La porta era socchiusa e la aprii lentamente, me ne pentii subito.
Era con Pansy, nella stanza in cui avevamo trascorso così tanto tempo che era diventata una dei miei posti speciali.
Stanno solo parlando, andiamo.
Non erano sul letto, non erano nudi, non si stavano baciando, non si stavano abbracciando.
Eppure quel loro modo di parlare -confidenziale, riservato, quasi intimo- mi fece ribollire il sangue nelle vene.
La testa iniziò a girarmi e strinsi forte la porta fino ad avere le nocche bianche.
Perché dovevo sentirmi così? Perché aveva così tanto potere sulle mie emozioni? Corsi verso la Sala Comune e mi scontrai con Blaise.
Avevo gli occhi pieni di lacrime e le gambe mi tremavano.
Mi aveva rimpiazzata così facilmente... Chiodo schiaccia chiodo.
Presi Blaise per le guance e gli diedi un bacio a stampo.
Quando mi staccai da lui, aveva ancora gli occhi chiusi e il respiro sospeso. «E questo che significa?» Blaise aprì finalmente gli occhi, il suo sguardo era cupo.
«Mi ami ancora?» Chiesi.
Restò interdetto, indeciso su cosa dire.
«Avevi detto che mi amavi, è cambiato qualcosa?» Lo incalzai.
Scosse lentamente la testa. «Ti amo ancora.» La sua voce era tremolante.
Annuii.
Stavo per commettere l'errore più grande della mia vita.
«Voglio provarci, Blaise.» Mormorai.
Blaise fece un sorriso a trentadue denti e mi pentii subito di quello che avevo appena detto.
«D'accordo...»
Feci un sorriso falso, il più falso che avessi mai fatto.
Mai, in vita mia, avrei potuto credere che sarei uscita con Blaise per fare un dispetto a Draco.
Ma che scelta avevo?
Questa stupida messinscena, oppure rimanere all'oscuro dei sentimenti di Draco nei miei confronti, mi dissi. E non avevo alcuna intenzione di starmene con le mani in mano mentre Pansy mi portava via la mia unica figura costante. Non gliel'avrei permesso, non lui.                                «Tu... tu non lo stai facendo per Draco, vero?» E il sorriso gli si spense.
Deglutii lentamente, mandando giù quel groppo in gola che mi impediva di respirare regolarmente.
Ma cosa mi era venuto in mente? Usare una persona per farne ingelosire un'altra.
Ma far ingelosire chi?
Draco era stato molto chiaro: non provava per me ciò che io provavo per lui.
Scossi lentamente la testa.
«D'accordo, beh... non me l'aspettavo.» Fece un sorrisetto e lo presi per mano, uscendo dai dormitori maschili.
Mi diedi della ridicola da sola. Come potevo pensare che a Draco importasse qualcosa di me quando mi aveva detto esplicitamente che non provava nulla? Quando entrammo in Sala Grande mano nella mano, gran parte dei presenti ci guardarono come se avessimo due teste.
Hermione, davanti al lungo tavolo dei Grifondoro, mi fece cenno di andare da lei.
Mi girai verso Blaise, rompendo il contatto. «Vado un attimo da Hermione. Tu siediti se vuoi.»
Blaise annuì e prima che facesse o dicesse altro, mi diressi verso Hermione. «Ciao, come stai?» La abbracciai, avevo bisogno di un'amica.
«Io sto bene. Tu invece?» Parlava con così tanta calma che riuscì addirittura a farmi rilassare. Guardò Blaise, poi posò gli occhi di nuovo su di me. «Che succede, Selene?»
Abbassai lo sguardo. Ma niente di che, sto con Blaise per capire se a Draco importa qualcosa di me. Era il mio ragazzo fino a pochi giorni fa, si è preso la mia verginità ma ha comunque scelto Pansy e... ah si, quasi dimenticavo, lo amo più di ogni altra cosa al mondo.
No, suonava troppo male. «Io... ecco...» Balbettai, addentandomi il labbro inferiore. Hermione appoggiò una mano sulla mia spalla. «So di te e Draco. Era evidente. Ma voglio sapere cosa stai combinando con Blaise.»
Sospirai. Mi avrebbe presa per pazza.
«Draco ha detto di non provare nulla per me e voglio capire se è la verità... crederai che io sia pazza.»
Hermione fece un sospiro esasperato. «Ti avevo avvertita su Draco ma non mi hai dato ascolto. Perché gli vai ancora dietro?» Cazzo, perché lo amo.
Era così difficile da comprendere? Io amavo Draco. «Hermione... lo amo, amo Draco Malfoy.»
Lei guardò altrove, mettendosi le mani sui fianchi. «Questa cosa, qualsiasi cosa sia, non andrà a finire bene. Ti farai del male, lui ti farà del male. Cerca di andare avanti e basta.» Facile a dirsi.
Mi limitai ad annuire, la ringraziai abbracciandola e mi congedai subito dopo dicendole un semplice "ci vediamo". Mi sedetti al mio solito posto, accanto a Blaise. «Tutto bene?»
Annuii riempiendo il mio bicchiere d'acqua.
Sentii la risata di Pansy e mi girai verso il grande portone.
E lo rividi.
Non mi guardava nemmeno.
Cercai il suo sguardo mentre si sedeva al tavolo accanto a Pansy.
Lo ammiravano tutte.
Rideva ed era felice.
La sua vita era piena senza di me.
Avrei voluto che sorridesse con me.
Io avevo un aspetto orribile, mentre lui indossava il suo completo nero e i capelli erano perfettamente al loro posto.
Ed era bellissimo.

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Draco

Dal giorno in cui io e Selene ci eravamo lasciati, Pansy non faceva altro che chiedermi di scoparla. Avrei voluto farlo ma lei me lo impediva, o meglio, il ricordo di lei. Non riuscivo a toccare nessun'altra, avrei avuto occhi solo per lei. Sempre. Nonostante tutto.
Sentivo il suo profumo sulle lenzuola del mio letto, sui miei vestiti, sulla camicia che indossava dopo aver fatto l'amore, perché si, io e Selene non avevamo mai scopato, si trattava di fare l'amore. E io non l'avevo mai fatto con nessuna.
Cazzo, mi mancava come l'aria.
Avrei dato tutto per sentire ancora i suoi gemiti mentre affondavo in lei.
Ma non mi mancava solo il sesso.
Mi mancava lei, la sua persona, il suo sorriso, i suoi occhi, i suoi capelli. Quando entrai in Sala Grande con Pansy la cercai con lo sguardo.
E la rividi.
La fissai per tutto il tempo mentre Pansy mi costringeva a sedermi accanto a lei.
Quel viscido di Zabini non la meritava.
Finsi di divertirmi per tutto il tempo.
La mia vita era vuota senza di lei.
Io ero inguardabile... ma lei... cazzo lei era bella da togliere il fiato.
La vidi sporgersi verso Blaise e mi schiarii la voce.
Poggiò le sue labbra carnose sulla guancia di Blaise e sentii la rabbia attraversarmi tutto il corpo. Vederla baciare un altro, seppur sulla guancia, mi faceva venire la nausea.
Era mia, nessuno poteva toccarla, sfiorarla, baciarla. Il mio subconscio mi ricordò che mi aveva spezzato il cuore.
Ed era vero: aveva ridotto il mio cuore in mille pezzi.
Forse avrei dovuto parlarle?
Insomma, anche i muri sapevano che Pansy era cotta di me... e se avesse detto quelle cose solo per allontanare me e Selene?
Impossibile, non sono così stupido.
Quando si girò verso di me, incontrai i suoi grandi occhi marroni, era così bella.
Alcune ciocche di capelli le ricadevano sul viso, le guance arrossate e gli occhi stanchi.
Avrei voluto sapere come si sentiva.
Stava bene senza di me?
Le mancavo?                                                                                               Mi alzai senza pensarci troppo. Pansy strinse il mio braccio e me la scrollai di dosso.
«Non rompere il cazzo, Pansy.» Dissi a denti stretti.
Mi guardò sconcertata e feci una smorfia.
Mi diressi verso la ragazza che amavo. Quando mi vide arrivare iniziò a muoversi freneticamente.
Si aspettava che sarei rimasto a guardare mentre amoreggiava con Zabini?
«Alzati.» La mia voce era dura e fredda.
Mi guardò come se aspettasse un mio input.
Blaise si alzò e si posizionò davanti a me.
«Vattene, Malfoy.» Biascicò.
Risi.
Poi mi feci subito serio.
«Stavo parlando con lei, non con te.» Serrai la mascella, ero pronto a sferrargli un pugno dritto in faccia.
«Si da il caso che lei sia la mia ragazza.» A quelle parole, Selene rischiò di strozzarsi con l'acqua, io invece rimasi come impietrito.
Mi voltai verso di lei, che mi guardava come se aspettasse una mia reazione. «Ti ho detto di alzarti.» Dissi con tranquillità, come se non avessi sentito le parole pronunciate da Blaise. Ma le avevo sentite, le avevo sentite forte e chiaro.
Lei annuì lentamente e quasi mi pentii di averle parlato in quel modo.
Si voltò a sussurrare qualcosa a Blaise e io mi irrigidii.
La mia ragazza.
Quella frase mi ronzava in testa senza sosta. Quando mi guardò la presi per il braccio e la portai fuori dalla Sala Grande.
«Cosa significa?» Sbraitai.
Si scrollò il mio braccio di dosso e abbassò lo sguardo, osservando il pavimento.
Le avevo lasciato un segno rosso sul braccio.
Merda, le avevo fatto male.                                                                    «Non devo spiegarti nulla. Io e Blaise stiamo insieme punto e basta.»
Feci un sorriso, poi feci roteare la lingua all'interno della mia guancia.
«Cosa speri di ottenere?» Ero pronto a tirar fuori tutto il mio veleno.
«Non spero di ottenere nulla, Draco.»
Sospirai, chiudendo gli occhi per pochi secondi.
«Ma vedo che anche tu ti sei consolato subito.» Fece cenno con la testa verso Pansy, che ci scrutava da lontano.
Risi di nuovo. «A dire il vero si. Me la sono anche scopata.» Mentii.
Come poteva crederci? Io volevo lei. Lei e nessun'altra.

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spazio autrice.

ehii, come state? volevo ringraziarvi per il supporto, è davvero molto bello sapere che la mia storia piace a così tante persone.
Un abbraccio,
Marika <3

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDonde viven las historias. Descúbrelo ahora