Capitolo 23

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Selene

Il fuoco del camino scoppiettava e illuminava la piccola stanza, io e Magnus eravamo ancora seduti sul divano. Avevamo trascorso l'intero pomeriggio a parlare della squadra in cui giocava, dei suoi obiettivi, del mio futuro e delle mie idee di vita dopo il diploma ad Hogwarts. Non che ne avessi molte, di idee -almeno non tanto chiare quanto credessi. «Ricordo che ti piaceva scrivere, potresti sfruttare questa passione.» Disse.
Si, mi piaceva scrivere ma non volevo farne un lavoro. Era più un modo per sfogarmi, testi privati che dovevano rimanere privati, tutto qui. «Sono ancora molto indecisa, per adesso mi limiterò a godermi questi ultimi mesi di scuola.» Ridacchiai e lui sorrise. Non che me li stessi godendo davvero. Sentimmo cigolare la porta d'ingresso e ci voltammo a guardare. Mia madre entrò in casa, attenta a non fare troppo rumore. Manco fosse un ladro. Richiuse lentamente la porta e quando si girò sussultò, borbottando qualcosa di incomprensibile. Magnus scoppiò a ridere mentre io alzavo entrambe le sopracciglia. «Mamma?» La guardai, aveva la mano sul petto e respirava con la bocca aperta. Per un momento, pensai che le stesse per venire un infarto. Si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si schiarì la voce. «Come mai ancora svegli?» Posò la borsa sul mobile bianco accanto alla porta e si avvicinò a noi.
Nel frattempo Magnus si era alzato e stava andando verso mia madre con le braccia spalancate. «Clary, sei sempre stupenda!»
Mia madre sfoderò un sorriso e lo abbracciò.
«È sempre un piacere vederti, Magnus.» Mia madre fece un passo indietro, liberandosi dall'abbraccio.«C'è anche tuo padre?» Chiese, guardandosi intorno.
Magnus scosse la testa. «È impegnato con l'Ordine
Mia madre sgranò gli occhi.
L'ordine? Cos'era? Mi appuntai mentalmente di chiedere maggiori informazioni a mia madre, quando saremmo rimaste sole.
«Credevo si fosse sciolto... insomma, la situazione è cambiata?» Mia madre sembrava davvero preoccupata, si rigirava le chiavi di casa tra le mani tremolanti e la voce era strozzata, avrei giurato che avesse la gola secca. Magnus scrollò le spalle. «Mi dispiace, Clary, ma mio padre mi tiene fuori da questa faccenda. Mi direbbe determinate cose solo in caso di estrema necessità, sai cosa intendo.»
Ero più confusa che mai, che stava succedendo? Era come se parlassero in codice, mi sentii esclusa ed ero irritata per questo. Perché Magnus sapeva tutte queste cose e io ero all'oscuro di... praticamente tutto? Magnus aveva detto che suo padre lo teneva fuori da quella faccenda, pensai che si trattasse di qualcosa di estremamente pericoloso, visto anche il modo in cui mia mamma stava reagendo alle parole del ragazzo.
Mia madre annuì, poi fece un sorriso sforzato: «Allora, cosa stavate combinando?» Disse, rivolgendomi uno sguardo. Io scrollai le spalle mentre Magnus si sedeva di nuovo accanto a me. «Stavo chiedendo a Selene cosa volesse fare dopo il diploma.» Magnus aveva una voce tremendamente bassa e rauca e mi chiesi quante ragazze gli andassero dietro, non che mi importasse davvero saperlo, ma era un bellissimo ragazzo quindi avevo supposto che ci fosse una schiera di fan, o cose del genere. «Ah ma davvero? Sarei curiosa di saperlo anch'io.» Mia madre mi lanciò uno sguardo e io alzai gli occhi al cielo. Mancavano ancora mesi alla chiusura del semestre, avevo ancora molto tempo per pensare a cosa avrei fatto dopo. «Ho ancora tempo, comunque. Quindi non vedo perché pensarci proprio adesso.» Scrollai le spalle e mi alzai dal divano mentre Magnus annuiva, come per darmi ragione. Mia madre fece un sospiro e guardò Magnus. «Visto che Sirius è impegnato, potresti dormire qua... se ti va.» Il tono di mia madre era gentile e calmo. Sgranai gli occhi e guardai il ragazzo, pregando rifiutasse l'invito.
«Non vorrei dare troppo fastidio.»
Guardai mia madre, che fece un gesto con la mano. «Non dai fastidio.»
Ehi, vivo anch'io in questa casa, ricordi mamma? Magnus mi lanciò un'occhiata, come per chiedermi il permesso e io feci un sorriso sforzato. Mia madre mi aveva insegnato che essere gentili era importante, per creare dei rapporti e socializzare. Io ero gentile, lo ero sempre stata. Mi chiesi cosa ci fosse di sbagliato nell'invitare un vecchio amico d'infanzia a restare per una notte. Non c'era nulla di male, effettivamente. Si trattava solo di una notte e io non dovevo dare spiegazioni a nessuno, non più, almeno. Per mia fortuna, però, Magnus si congedò dicendo che si sarebbe fermato a dormire un altro giorno. Abbracciò ancora una volta mia madre, poi salutò me, poggiando le sue labbra sulla mia guancia, infine uscì e si smaterializzò in una frazione di secondo.

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDonde viven las historias. Descúbrelo ahora