•primo concerto

612 27 33
                                    

//"In Heat." É una canzone esistente, appartiene a //

Bakugo
Finalmente sono qui. Non posso negare che l'ansia in questo momento mi assale come non ha mai fatto.
Mi chiamo Katsuki Bakugo, ormai semplicemente conosciuto come Katsuki.
Qualche anno fa' iniziai a coltivare la mia passione per la musica ed andando avanti col tempo ho iniziato ad essere conosciuto sempre di più, col passare degli anni sono stato assalito da una marea di emozioni nuove per me. Essere amato, acclamato ed incoraggiato non hanno mai fatto parte della mia vita fin'ora.
Oggi sono stato ingaggiato per uno dei concerti più importanti del mondo a Tokyo, non so nemmeno io cosa ci faccio qui. É pieno di artisti famosi e di fama internazionale ed in confronto loro io sono relativamente conosciuto. Non sono insoddisfatto di essere relativamente conosciuto, ma so per certo che riuscirò ad arrivare ai cantanti più famosi del mondo se non diventare il più conosciuto e seguito.
Ha finito di esibirsi il cantante precedente, ora tocca a me.
La copertina del mio album spunta sul maxi schermo alle mie spalle e sento la folla che inizia ad urlare il mio nome. Metto l'auricolare, prendo il mio microfono ed entro in scena.
<<ciao a tutti!>> esclamo sorridendo, il pubblico risponde con applausi ed acclami. <<siete pronti?!>> e dopo l'ennesimo urlo da parte della folla parte la base, mi schiarisco la voce ed inizio a cantare la mia hit indiscussa "In Heat".
Inizia ed i primi secondi sono di base, perciò mi avvicino ai miei fan porgendogli la mano, mi spiace chiamarli così mi sembra.. distaccato. Alcuni piangevano solo perché ero vicino a loro e vedevo persone spingersi fra di loro per poter arrivare a darmi la mano.
Arriva il momento in cui devo cantare e mi alzo dato che mi trovavo accovacciato verso il pubblico. Inizio a cantare e una dopo l'altra finisco le mie tre canzoni concesse dalla redazione. Mi spiace aver avuto solo questo poco tempo a disposizione ma non vedo l'ora di fare il mio concerto a Tokyo fra qualche mese.
Alla fine del concerto, qualcuno tra i miei così detti fan arriverà nel backstage solo per vedere me. Non so chi sia ma lo o la ringrazio davvero molto.
Sono dietro il palco dove tutti i prossimi artisti si stanno preparando o sistemando per le interviste, esco il libro ed inizio a studiare nel mio camerino. Il giorno dopo avrei avuto un importante esame per la quale dovevo assolutamente essere preparato. Essere un teenager con una carriera già in corso ed un percorso di studi per diventare un hero non é affatto facile.
Mi stavo per addormentare quando qualcuno mi chiama al telefono: mia madre. Rispondo.
<<stai studiando vero?>>
<<si..si mamma sto studiando>>
<<bene torna a farlo.>>
<<come sono andato al concer->>
mi chiude in faccia. Sospiro. Ho qualche minuto per finire questo capitolo prima che arrivi la persona prescelta. Sta finendo l'ultimo artista, gli rimangono solo tre canzoni quindi nove minuti circa, devo sbrigarmi.
È passato il tempo che avevo a disposizione e sono ancora a metà. Perché domani devo avere i test teorici e non pratici?!
Tolgo gli occhiali, poso i libri nel mio zaino e mi cambio mettendo solo una felpa ed un paraduche nero. Aspetto che mi chiamino così da poter uscire, passano cinque minuti e finalmente sento qualcuno esclamare
<<Katsuki la tua guest é qui!>>
Finalmente direi. Esco dal camerino e mi dirigo in un salottino addetto a questi incontri dato che non solo io ero a disposizione per i miei fan. La sicurezza si mette dietro la porta ed una persona con i capelli rossi sparati all'aria corre ad abbracciarmi. Io ricambio, ma tengo le mani lontane da lui per asciugarle in un panno così da non fargli esplodere tutto e gli arruffo i capelli .

<<come va.. non so il tuo nome>>
entrambi ridiamo
<<Kirishima Ejiro piacere>>
<<come va Kirishima?>>
<<tutto bene! ora anche meglio>> mi dice con un sorriso stampato in faccia
<<hey scusami per la domanda un po' strana, ma potresti spostarti? ho paura di farti del male" si allontana
leggermente da me
<<farmi del male?>>
<<oh si, il mio quirk. In ogni caso non siamo qui per parlare di me! vieni pure sul divanetto>>

Dico indicando un grande divano a lato alla stanza.
Ci sediamo e iniziamo a parlare di quello che ci passa per la testa, di come lui mi ha conosciuto e di quello che gli fanno provare le mie canzoni. Finisce il tempo in cui potevamo stare insieme, peccato mi stava piacendo dopo tutto

<<che ore sono?>> chiedo io preoccupato, lui sospira
<<le undici e un quarto, devo andare a quanto pare..>> dice sconsolato
<<beh, devo andare anche io, ti andrebbe di prendere qualcosa a un bar qui vicino?>>
<<stai scherzando?!>> -dice con entusiasmo e stupore seguendomi verso il camerino nella quale metto una spallina del mio zaino- <<no che non scherzo, non mi piace prendere in giro le persone≥> -lo vedo arrossire- <<su dai, non diventare del colore dei tuoi capelli>> rido
<<non mi succede tutti i giorni>> dice balbettando e guardando il pavimento
<<su dai, vieni con me>>

dico prendendo la sua mano ingenuamente. Saluto i ragazzi rimasti nei camerini ed il mio manager. Ci dirigiamo verso un bar vicino a dove si era svolto il concerto, sospiro e lascio la sua mano.

<<non vorrei farti esplodere le mani essendo estate>>
<<oh si, lo so sta tranquillo. Ma tu vai anche in seconda superiore?>>
annuisco
<<ma tu sei- così gentile rispetto a come la gente ti descrive>>
<<beh, devo ammettere che non lo sono sempre. Ho problemi di rabbia, non è colpa mia>>
<<scusami per la domanda allora>>
<<figurati>>

ci sediamo sui sgabelli dietro il bancone e gli chiedo cosa volesse prendere quando arriva un'ennesima chiamata da mia madre, rispondo nuovamente

<<perché non sei ancora a casa? stai studiando immagino>>
<<no, non sto studiando, sono in stage con un mio fan>>
<<ma dai, seriamente? nessuno ti calcolerebbe mai, sei arrogante ed antipatico.>>
<<grazie, lo so bene. Ora torno a fare qualcosa di importante>>
<<no ora torni a casa e continui a studiare per domani.>>
<<come ti pare, sta tranquilla che non arriverò prima di mezzanotte>>

chiudo, spengo il telefono e mi passo le mani sul volto

<<scusami Kirishima>>
<<oh non.. non preoccuparti, era la tua ragazza per caso?>>
<<ragazz- cosa?!>>
<<beh si, ormai si è scoperto e gira sul web questa notizia>>
<<O mio Dio. Non ho una ragazza e non avrei motivo di mentire!>>
<<capisco, scusami ancora per.. la domanda scomoda>> dice imbarazzato
<<sta tranquillo, non è assolutamente colpa tua a meno che non abbia scritto tu l'articolo>> sorrido e lui mi sorride a mia volta
<<posso chiederti una cosa?>>
<<certo dimmi pure>>
<<mi.. mi autografi la cover?>>
<<come no!>>
Prendo il pennarello nero e faccio come richiesto da lui
<<grazie!>> esclama contento per poi abbracciarmi

Poggio il mio zaino sotto il mio sgabello ed ordiniamo.

Starboy //BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora