•sto con lui?

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Stavamo aspettando le cose ordinate in precedenza, così iniziammo a parlare nuovamente.
<<tu in che scuola vai Kirishima?>>
domando estraendo un pacchetto di sigarette dalla mia tasca per poi metterne una in bocca
<<la U.A. vado lì. Ecco, ora che ho
l'occasione, non lo fare ti fa male>>
dice indicando l'oggetto nella mia mano preso qualche secondo prima
<<oh Kirishima.. forse prima o poi capirai≥> sospiro e gli faccio una carezza sulla guancia, nel frattempo accendo la sigaretta e arrivano gli ordini
<<in realtà anche io vado in quella scuola, come abbiamo fatto a non vederci prima? Domande senza risposta. In ogni caso, hai un orario in cui devi tornare a casa? posso anche accompagnarti se vuoi>>
<<accompagnarmi?>> -dice con un velo di stupore in viso- <<no non devi assolutamente preoccuparti! Beh, in ogni caso non ho un orario prestabilito ma 'a casa prima dell'una'>> dice imitando, suppongo, la madre.
<<va bene non preoccuparti>>
gli passo il drink da lui ordinato
<<hey hey hey, quanti anni hai prima di tutto>>
<<e dai ne ho diciassette>> esclama
<<dopo questo basta non mi prendo certe responsabilità>>
<<lo capisco è okay>> sorride e ne prende un sorso
<<sei un bravo ragazzo>> ridacchio e gli do due piccole carezze sulla testa. Finisco la mia sigaretta e la spengo in un posacenere vicino. Taglio un pezzo di waffle arrivato da pochissimo e ne addento un pezzo
<<i waffle di questo posto sono spaziali li amo>>
<<beh li ho provati tempo fa, sono buoni ma non mi fanno impazzire>> dice grattandosi il resto della testa
<<Kirishima in che classe vai? Scusami per le troppe domande, sei simpatico e vorrei fare conoscenza, tutto qui>>
<<sta tranquillo, anche tu sei simpatico! in ogni caso nella 1A>>
sospiro <<fortunato>>
<<già>>
<<più che fortunato, sarai tu ad avere tanto potenziale. Come tutti i tuoi compagni d'altronde.. Eppure ora che ricordo ti ho visto al festival sportivo>>
<<A dire il vero non tutti abbiamo potenziale straordinario. Alcuni di noi sono praticamente inesistenti o indifferenti>>
<<allora perché io non sono entrato..>> dico sussurrando
<<tu vuoi diventare un hero?>> mi chiede con aria stranita
<<si..>> dico con aria imbarazzata e un po' delusa
<<non ci riuscirò mai>> rido leggermente
<<dai non essere così negativo..>>
<<è solo la verità purtroppo>>

continuiamo a parlare ed il tempo passa sempre più veloce senza rendercene conto

<<scusa Katsuki ma devo scappare a casa è l'una meno un quarto>> mi dice preoccupato kirishima
<<hey calmo, ti accompagno io, mi prendo tutte le responsabilità del ritardo>>
<<non c'è bisogn->>
<<andiamo>>

prendo le mie cose, lui prende le sue e ci incamminiamo verso la mia macchina. Ho le mani in tasca e fuori c'è un venticello piacevole che scorre fra i nostri capelli, quanto adoro questo clima..
Entriamo in macchina e guidato da Kirishima arriviamo a casa sua.
Lui bussa alla porta di casa, è l'una e un quarto. Aprono e si può notare la madre di Kirishima arrabbiata

<<dov'eri finito?!>> esclama con un misto di spavento e preoccupazione
<<scusami mamma ho perso tempo..>> dice imbarazzato Kirishima
<<mi scusi signora, è stata colpa mia. Ho trattenuto suo figlio al bar e non ci siamo resi conto dell'orario>>
<<per questa volta ti perdono, entra Kirishima. Arrivederci Katsuki, suppongo>>
<<arrivederci>> sorrido e saluto con la mano, Kirishima mi saluta con lo stesso gesto.

Salgo in macchina e guido verso casa mia. Non ho finito di studiare, domani ho l'esame e dopodomani devo presentare un progetto. Finirà male me lo sento.
Ora tornando a casa avrò la mia solita ramanzina da parte di mia madre mentre mio padre si limiterà a guardare oppure appoggiare le affermazioni di mia madre. Menomale che sono figlio unico.
Sono davanti la porta, su Katsuki il massimo che può fare è tirarti qualche schiaffo. Suono il campanello ma nessuno apre, aspetto cinque minuti e suono nuovamente. Sul serio?! ormai è passato un quarto d'ora è inutile aspettare. Vedo le luci accese, lo stanno facendo apposta. Mi siedo nei due scalini davanti la porta e riprendo a studiare da dov'ero rimasto, l'unica cosa che posso fare è questa.

La notte passa così, studiando. Non riuscivo a prendere sonno ma nemmeno a concentrarmi, avrò riletto una pagina più di cinque volte senza averla capita sul serio. Mi dirigo a scuola ed arrivato in classe poggio la testa suo banco. Nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che arriva il mio compagno tetsutestu

<<hey Katsuki perché non ripassi?>>
<<per favore non ne parliamo, è stato un inferno questa notte.>>
<<per il concerto? non dirmi che non hai studiato!>>
≤<certo che ho studiato idiota>>
<<allora che problema->> lo interrompo stufo di ricordare la notte precedente
<<basta, ti prego>>
<<va bene Katsuki, per ogni cosa sono qui>> mi da una pacca sulla spalla e si siede accanto al mio banco

mi stavo praticamente per addormentare quando sento qualcuno darmi uno schiaffo dietro la testa. Alzo la testa di scatto, Monoma.

<<che cazzo vuoi>>
<<il nostro Katsuki non ha studiato per l'esame..>> dice fingendosi dispiaciuto
<<ho studiato. Probabilmente anche meglio di te>>

Vado per alzarmi ed andare dritto nella sua direzione.
Kendo tiene ferme le mie spalle e mi porta indietro facendomi sedere nuovamente

<<lascialo perdere, sai com'è fatto>>

La ignoro aprendo il libro per ripassare ciò che avevo "studiato" durante la notte. Se mi chiedono il terzultimo argomento sono solo che fottuto.
chiamano Monoma prima di tutti, l'ordine é a sorteggio, non so minimamente chi ci sarà dopo.
Lancio lo zaino sotto il banco, mi alzo e mi metto dietro la porta della classe a piangere, cosa assolutamente non da me. Dopo l'esame dove sarei dovuto andare? Nemmeno i miei genitori voglio più avermi in casa. Mi siedo nel muro accanto alla porta e passo una mano fra i capelli, spero vada tutto bene almeno per questa volta.
Apro whatsapp, mia madre mi ha bloccato. Almeno una motivazione valida vorrei! La chiamo ma non risponde, continuo a tartassarla di chiamate fin quando finalmente replica
<<posso almeno prendere le mie cose?!>>
<<prendile e non farti vedere mai più.>>
<<che cosa ho fatto?!>> chiedo in lacrime
<<me lo chiedi anche?! Apri le notizie e te ne renderai conto.>>

Chiude. Non ho capito nulla, ma dove dovrei andare adesso.
Prima di tutto di cosa parlava mia "madre"? Vado sulle notizie. Non ci posso credere.. Non posso nemmeno tenere un fan per mano che iniziano a sparare cazzate ovunque? Seriamente?! Quindi tutti pensano che io sia gay? É per questo motivo mia madre mi sta cacciando di casa. Fantastico.
Apro Instagram e faccio una storia citando queste esatte parole.

"Hey ragazzi, volevo chiarire questa situazione. Quel ragazzo che era con me ieri non è il mio fidanzato, ma il fan che ha vinto lo scorso contest per stare con me nei backstage. Semplicemente tengo ad i miei fan. Sono etero, ma se dovessi scoprirmi gay non credo ci sia qualche problema, né per me né per voi. Anche dovuto al fatto che non sono affari vostri.
                                Spread love -Katsuki" Invia.
Perché è tutto così stressante..
Sento chiamare il mio nome, cazzo l'esame!

Starboy //BakudekuWhere stories live. Discover now