22. Dimenticare

1.1K 93 9
                                    

[ANGST SCENE]

Taehyung's pov

Sentivo freddo nelle ossa, buio, un terribile odore di metallo, tantissime urla che si diffondevano come un eco in quella piccola stanza.
Gli occhi si abituarono piano piano al buio, mentre il corpo stava immobile, nell'angolo più lontano dalla porta di quella cella. Una cella piccola quanto una scatola, umida, triste e terribilmente spaventosa, ero davvero finito ad Abyss?

Jungkook's pov

Avrei riconosciuto quel freddo, quell'odore ovunque.

Abyss.

Il mio pensiero corse subito verso Taehyung.
Mi alzai tenendomi al muro, ancora troppo stordito dal colpo datomi in testa e dalle possibili droghe. Mi affacciai alle sbarre della porta.

<<Taehyung>> sussurrai sperando si trovasse nelle vicinanze, ma nulla. Sentì il panico impadronirsi di me, allora urlai il suo nome sempre più forte, ma calava comunque il silenzio.

<<Sempre il solito>> la voce di Mingyu rimbombava in quel vuoto corridoio <<ti preoccupi troppo per lui. Tranquillo>> rise guardandomi negli occhi

<<Dove si trova>> dissi mantenendo la calma e stringendo le sbarre, talmente tanto da far diventare le mani di un bianco cadaverico.

<<Le mie guardie hanno detto che ti hanno sentito pronunciare le due paroline famose>> si accese una sigaretta mentre continuava a sorridere beffardamente <<io ho detto loro che era impossibile che Jeon Jungkook dicesse "ti amo" a qualcuno oltre se stesso>> si avvicinò alla cella <<invece credo sia successo davvero>>

Avrei voluto ucciderlo a mani nude.

<<Se gli succede qualcosa->>

<<Cosa vuoi fare?>> rise prendendosi gioco di me <<prendetelo>> mi indicò e dopodiché si avvicinarono tre guardie armate.

Rimasi fermo, dimenarsi era inutile. Mi presero per le braccia e mi portarono verso l'uscita.

Non avevo mai visto la struttura, ero sempre stato sedato e poi trasportato in altre stanze. Mi concentrai ad osservare ogni entrare, ogni porta, ogni finestra, ogni cosa potesse permettere una via d'uscita, ma sembrava davvero impossibile, era tutto chiuso e si poteva accedere alle stanze solo con dei pass che tenevano al collo, o un codice da scrivere a mano.

Passato il corridoio arrivammo in un altro dove si trovavano altre celle.

<<Jungkook>> una lieve voce a me famigliare attirò la mia attenzione.

Mi girai e trovai Namjoon in una cella, piccolo, magro e denutrito, come lo ero stato io dopo tre giorni li dentro.

<<NAM>> a quel punto mi dimenai e cercai di toccarlo.

Lui allungò una mano fuori dalla sbarra, feci in tempo a sfiorarla che le guardie mi tirarono via.

<<Muoviti cazzo>> Mingyu mi diede una spinta.

Mantenni tutta la calma possibile, trattenni le lacrime nel vedere Nam in quelle condizioni, nel vederlo fortunatamente vivo.

Alla fine del corridoio, mi trovai in un grande spazio, con diverse porte. Mi spinsero in una stanza vuota con un immenso vetro al posto della parete e dall'altra parte vi era un letto con degli uomini vestiti di bianco e con le mascherine, vari attrezzi e siringe.

Iniziai ad entrare nel panico, chiedendomi perché mi trovassi li, poi quando vidi Taehyung che veniva fatto sedere nel lettino capì.

[ANGST SCENE]

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 Not [vkook]Where stories live. Discover now