Il mantello

33 9 12
                                    

I giorni passavano e Jessica cresceva.Diventando più grande sia il suo aspetto che il suo carattere rispecchiava di più a me e Robert. Ne combinava di tutti i colori sia con Robert che con James, e poi...nei giorni in cui veniva Sirius, suceddeva il finimondo, ogni volta si rompeva qualcosa e si sentivano le loro fragorose risate.
Un'altra persona con cui Jessica andava molto d'accordo era lo zio Remus,mio fratello, lui sapeva come farla divertire evitando i pericoli,sapeva capire la sua lingua e si trovava a suo agio con Jessica.
Robert era sempre più entusiasta di veder sua figlia crescere,coccolarla e insegnarle sempre qualche dispetto da fare.
Tutti eravamo innamorati di questa tenera bambina,ma anche malandrina che lasciava un segno indelebile nel nostro cuore.
In un caldo giorno di primavera mentre stavo leggendo un libro,senti qualcuno avvicinarsi ma non vedi nulla,mi guardai intorno ma non c'era niente,poggiai il libro sulla sedia e mi fecci un giro intorno al giardino...no, non c'era anima viva...c'era silenzio,troppo silenzio,dalla nascita di Jessica mi ero dimenticata cosa fosse il silenzio,e ora?? Perchè non si sentiva nulla? Ritornai a prendere il libro ma...ehy,dov'era sparito? Giuravo di averlo lasciato sulla sedia ma...non c'era più.
Prima che potessi fare altro mi vidi comparire davanti come dal nulla Jessica, sembrava che si fosse smaterializzata ma sapevo che non era così...aveva preso il mantello di Robert, il mantello del'invisibilità.
"Paentata mamma?" mi chiese la piccola Jessica,la presi in braccio dicendole che mi ero spaventaa tantissimo e lei mi abbraccia dicendo "ono io eica"
"Lo so che sei tu Jessica, tesoro ma dimmi, il papá dov'è?"
"Qui"disse Robert alle mie spale prendendomi alla sprovista...prima che potessi dire o fare qualcosa Jessica scese dalle mie braccia prese il mantello e cominciò a correre nascondendosi e riaparendo da sotto il mantello a intervalli.
Robert la segui cercando di prenderla ma non era così facile visto che la furbetta capendo le intenzioni del padre usciva da sotto il mantello troppo poco.
Per tutto il giorno giocarono così e io gli guardavo ridendo quando delle volte per seguirla Robert si gettava a terra senza riuscire nel impresa. Sembravano una coppia di comici,con loro era sicuro che non ti perdevi d'animo. Erano i miei due amori.
" Mamma ieni"mi chiamò Jessica
"Arrivo tesoro!!"
Questa era la mia vita, questo volevo,da questo non volevo staccarmi,la mia famiglia...la mia gioia!¡

Jessica Thomson e la fenice d'oroحيث تعيش القصص. اكتشف الآن