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"Non ci credo.." le sento dire dall'altra parte dello schermo: "Sembra impossibile anche a me." io ed Abigail rimaniamo in silenzio per qualche attimo, forse sta provando a sua volta ad assimilare quelle parole le quali io non ho ancora appreso a pieno.

Siamo ritornati tutti alle nostre rispettive case. I genitori di Amelia ormai saranno ad Azkaban, li hanno mandati dentro dopo un breve processo durato massimo un paio di giorni. Hanno osservato i loro ricordi risalenti alla guerra e di conseguenza la verità è uscita allo scoperto molto semplicemente, più di quanto avrei mai pensato.

Malfoy è ritornato al Manor, Abby è sempre a casa sua e noi Weasley-Potter ci siamo riuniti, come ogni anno d'altronde, nella Tana 2.0, è così che ci piace chiamarla. Dopo che è stata distrutta nella Seconda Guerra Magica, i nonni, con l'aiuto di tutti gli zii, compresi mamma e papà, l'hanno ricostruita più grande e anche più bella di prima.

"Rose." si sente un leggero bussare e dalla voce posso riconoscere chi sia: "Ab mi stanno chiamando, scusami. Ci sentiamo domani?." annuisce e dopo che a sua volta mi ha salutato chiudo la videochiamata per permettere a mia madre di entrare nella camera che condivido con Domi e Roxanne.

La porta si apre lentamente e dalla sua soglia una massa di capelli arruffati color nocciola si fanno largo per entrare. Mi raggiunge in poco tempo prendendo immediatamente posto nell'estremità opposta alla mia sul letto, dove sono seduta a gambe incrociate, mentre stringo tra le braccia un cuscino regalatomi da Albus decorato dalla stampa di una nostra foto.

"Come stai?" domanda e l'imbarazzo nella stanza è quasi palpabile: "Bene grazie." "A che punto sei messa coi compiti?" so che non le interessa seriamente dei compiti in questo momento ma deve per forza trovare qualcosa da chiedermi per smorzare la tensione: "A buon punto."

Nella stanza il silenzio cala comunque e in questo momento la vedo guardarsi intorno come a voler controllare qualcosa: "Capisco che la notizia possa averti sconvolto-" la interrompo quasi immediatamente: "È stato inaspettato sicuramente, ma ora che so che sono rinchiusi ad Azkaban non mi preoccupo." i suoi grandi occhi marroni si spostano dai miei per andare ad osservare un punto imprecisato nel pavimento sottostante sconsolata: "Parlavo di me e tuo padre." le esce con un filo di voce dopo un momento di esitazione.

Non mi sono dimenticata di loro due, come potrei, ma preferivo sorvolare l'argomento, soprattutto a un paio di giorni da Natale: "Non ti devi preoccupare mamma. Non avevi cattive intenzioni." credo che sia da molto in verità che l'ho perdonata, li ho perdonati, non so se mi ha aiutato quel discorso di Scorpius o nel profondo so che per quanto io ci possa rimanere male le cose non cambieranno.

Il suo sguardo si alza di nuovo sulla mia figura e posso notare gli occhi che le brillano, so che vorrebbe abbracciarmi, o per lo meno sentire ancora il mio calore dopo tanto, ma non ne ha la forza, forse non vuole essere troppo affrettata. Condivido appieno il suo volere, non me la sento a riavvicinarmi così tanto a lei dopo che sono passate settimane da quando ho incominciato a non parlarle neanche.

Incomincia ad allontanarsi lentamente alzandosi dal letto per poi lisciarsi la maglietta che le ricade morbida addosso: "Noi volevamo andare ad Hogsmeade oggi, per prendere gli ultimi regali. Non so se hai piacere di venire anche tu."

Spalanco gli occhi, mi sono completamente dimenticata di comprare i regali. Non ne ho preso neanche uno, con tutto quello che è successo non avrei avuto neanche il tempo per farlo: "Vengo anch'io, devo ancora comprare un po' troppe cose." lo dico con una faccia che fa intendere subito a mia madre che mi mancano ancora tutti i regali: "Ti aspettiamo giù." afferma prima di uscire dalla stanza lasciandomi di nuovo sola al suo interno.

Mi dirigo immediatamente dopo verso l'armadio osservandolo per una buona manciata di minuti come se sperassi che i vestiti giusti si potessero scegliere da soli. Poco dopo porto indosso un golfino bianco che è stato coperto da una felpa blu notte oversize, nella parte inferiore, un paio di jeans a palazzo, le caviglie vengono coperte dai calzini bianchi e ai piedi infilo un paio di scarpe da ginnastica bianche con la scritta che richiama il colore della felpa.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEOnde as histórias ganham vida. Descobre agora