Il suo nome? Si chiama Linda Mancini e tutti la conoscono abbastanza bene, non solo per la parentela con l'allenatore della squadra italiana, ma per la sua carriera.
Linda gioca nella nazionale di pallavolo, il suo ruolo è il libero. Nell'ultimo ann...
L' amore è un sentimento incredibile, ti fa provare così tante emozioni che spesso ti piace una strana sensazione dentro. Per Linda quella sensazione era molto importante.
Al cuore non si può mentire e lei lo sapeva bene, non poteva mentire a quella forte emozione che provava con Federico.
Molti dei loro amici eran già sposati e qualcuno aveva anche dei figli. Linda aveva sempre sognato una vita del genere, proprio come fu per sua madre.
Era innamorata di quel ragazzo per ogni cosa che faceva, il suo sorriso, il modo in cui la faceva divertire e soprattutto come giocava con passione.
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Stadio Wembley, dopo la vittoria contro il Belgio, l'Italia era pronta per una nuova partita. Quella, però, sarebbe stata una partita particolare... in memoria di Raffaella Carrà . Per quella occasione Linda doveva essere impeccabile e per questo le venne dato uno dei completi di Raffaella.
Linda era emozionata all'idea di indossare un abito di una star così famosa e tremava quando alcune sarte, l'aiutarono ad indossarlo.
E mentre Linda si preparava al meglio per quella serata, gli azzurri erano già fuori dalla sua porta per poter scendere insieme in campo.
<<Secondo me si metterà a piangere>> diceva Bernardeschi.
<<Bhe si insomma è un abito indossato dalla Carrà, perciò le farà onore>>si aggiunse Bonucci.
Appena la porta si aprì, uscirono tutte le sarte e alla anche Linda si fece, mentre sistemava la manica del vedere completo.
Alzò lo sguardo imbarazzata e tutti notano gli occhi lucidi per l'emozione. Federico rimase incantato e Barella gli dovette chiudere la bocca.
<<Andiamo>> disse Mancini sorridendo.
Tutti lo seguirono e appena Federico si avvicinò a Linda le sussurrò <<Sei bellissima>>, prima di raggiungere il campo.
Linda aveva attirato l'attenzione di tutti con quel completo. Era semplice ed elegante, proprio come lo era la Carrà. Spesso le telecamere la riprendevano, mentre guardava la partita con ansia.
Una partita che risultò fin dall'inizio complicata. Suo zio incitava gli azzurri ad attaccare, ma gli spagnoli erano molto più veloci e misero li in serie difficoltà.
Ma questo non fu l'unico problema...
Il numero 5 della Spagna Busquets sembrava particolarmente interessato a Linda, tanto che ogni volta che doveva lanciare la palla, lo faceva dal punto in cui si trovava lei. Le sorrideva sempre, ma quello che lui non sapeva era che Linda conosceva lo spagnolo e capiva tutto quello che il numero 5 diceva ai suoi compagni.
A fine primo tempo erano ancora 0-0 e Linda incoraggiò un po' i ragazzi che si rinfrescando. <<Quel numero 5 non mi piace> disse Insigne guardandolo.
