13.

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jungkook focus

gli studenti si precipitano a fuggire dai confini dell'aula quando suona la campanella, segnalando che era ora di tornare a casa.

jungkook attraversa la grande massa di studenti  che corrono, dirigendosi verso il banco di taehyung. si avvicina al ragazzo, guardando taehyung alzarsi lentamente dal banco e mettere via i suoi libri di testo.

"taehyung". il ragazzo dai capelli castani alza lo sguardo e jungkook nota una sfumatura rosa sulle guance del primo.

"u-uh ciao jungkook." taehyung borbotta, guardando di nuovo il suo zaino.

"quindi uhm, ieri." Jungkook inizia quando l'ultimo degli studenti se ne va, seguito dall'insegnante. i due rimasero soli.

jungkook si siede sul banco di taehyung e studia l'espressione facciale di taehyung.

il rosso di taehyung.

"sì? che c'è?" dice taehyung vivacemente, ancora distogliendo lo sguardo di jungkook.

"uhm. volevo scusarmi," taehyung alza lo sguardo, sorpreso, "non avrei dovuto chiederti di farlo, quindi sì, um scusa."

"uh non so perché te l'ho chiesto. Probabilmente è stato scomodo per te - scusa ancora." jungkook si mordicchia il labbro inferiore e guarda l'espressione stupita che taehyung aveva sul viso.

Ho fatto bene? pensa che io sia un pervertito adesso? ha paura di dormire di nuovo con me? dovrei ancora scusarmi? ah, sono così confuso.

taehyung focus

taehyung ride dolcemente.

"jungkookie, non importa davvero. è stato bello." dice taehyung prima di rendersi subito conto di quello che aveva appena detto.

cazzo.cazzo.cazzo.

"che cosa?"

"che cosa." taehyung risponde velocemente.

jungkook smette di mordersi il labbro e fissa taehyung, il suo volto illeggibile. taehyung va in panico mentale e afferra il suo zaino, portandoselo sulla spalla.

"Aspetta un attimo, cosa hai appena detto?"

"Niente." squittisce taehyung. si allontana da dietro la sua banco e cerca di scappare via da jungkook. ma quest'ultimo lo ferma mettendo una gamba davanti al suo cammino.

"sì, hai appena detto che era bello." dice jungkook, con un sorriso che gli tira le labbra. taehyung rabbrividisce per l'imbarazzo e guarda il pavimento sporco.

oh mio dio, la mia stupida boccaccia. stupido, stupido, stupido.

"n-no non l'ho fatto." taehyung balbetta.

vai via, bastardo!!

"Sono abbastanza sicuro di averti sentito dire le parole 'è stato bello'." mormora jungkook, alzandosi in piedi e praticamente premendo contro taehyung. Il respiro di taehyung si ferma in gola e sente le familiari farfalle salire così in alto che pensava che sarebbero scoppiate. è la terza volta adesso.

"e sono abbastanza sicuro di quello che ho detto." taehyung farfuglia, i suoi occhi incollati al pavimento. jungkook mormora in risposta, sorridendo.

taehyung odiava apparire così goffo di fronte a jungkook ma non poteva farne a meno. i suoi occhi guizzano, cercando una distrazione prima che jungkook possa dire qualcos'altro.

taehyung è stato fortunato; un'insegnante entra nella stanza con la confusione scritta sul viso.

"oh ci dispiace, ora me ne vado!" taehyung balbetta e spinge letteralmente jungkook da parte, facendo quasi cadere il più giovane sul sedere.

taehyung schiva oltre le file di banchi, lasciando l'insegnante perplesso e dietro un jungkook che ride.

da quando è diventato un coglione così fastidioso? chi si crede di essere per venire così vicino a me e stuzzicarmi? sono il suo hyung.

Faceva piuttosto caldo però - voglio dire con lui in piedi così vicino a me.

NO. NO ERA TERRIBILE. GIURO SU DIO CHE NON SONO GAY PER JUNGKOOK.

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