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Evelyn iniziò la fisioterapia e la decisione la presero i loro genitori, essendo minorenne potevano decidere loro per lei. Triste un'infermiera la portò in palestra, dove ad attenderla c'era Andrea tutto sorridente, ed Evelyn si domandò da dove prendesse tutta quella felicità. Dopo averla vista, salutò un paziente sulla sedia a rotelle, avviandosi a lei.
Prima di iniziare a lavorare, le offrì il caffè parlando un po' con lei.

Finirono di lavorare verso mezzogiorno, Andrea aveva la pausa pranzo, altrimenti avrebbe continuato a lavorare con lei. Salutò la sua nuova amica, per poi recarsi al bar poco distante dall'ospedale.
Un'infermiera le portò il pranzo, ma Evelyn rifiutò quella minestra, aveva fame ma quel liquido verde in quella ciotola, le fece venire il voltastomaco, per fortuna aveva una madre fantastica.

La donna, prima di venire in ospedale, passò al Mc Donald e prese ad Evelyn tutto ciò che le piacesse. La madre sapeva che fosse un gesto sbagliato e il personale non avrebbe accettato quella sua scelta, ma sua figlia doveva pur mangiare qualcosa, per recuperare due kili e mezzo che aveva perso a causa del coma.
Evelyn fu felice di mangiare qualcosa di buono, ringraziando la madre, ma anche se le patatine avevano un buon sapore, lei non era felice. Doveva chiedere scusa a Tom per averlo trattato male, anche lui stava soffrendo per la situazione che si era creata, ma da brava egoista aveva pensato solo a sé stessa, ferendo la persona che amava.

"Piccola mia, che succede?" Chiese la madre, prendendo la mano di sua figlia.
"Ho tratto male Tom e adesso me ne pento, lui è sempre premuroso e gentile nei miei confronti, invece io no, non merito un fidanzato così".
"I litigi in una coppia sono normali, non siamo in una favola Disney dove va tutto bene".
"Lo so, gli devo chiedere scusa, non voglio perderlo. A che ora viene oggi?"
"È occupato con il film, verrà domani".
"Ma io gli devo chiedere scusa adesso!" Urlò Evelyn, per poi prendere il cellulare e chiamarlo. Dopo tre squilli Tom rispose.

"Tom..." disse tremando Evelyn.
"Piccola, va tutto bene?" Chiese.
"Va tutto bene, ti sto disturbando?"
"No, adesso ci hanno dato i 10 minuti".
"Volevo dirti una cosa..." giocò con il cuore che aveva alle chiavi.
"Dimmi tutto".
"Ti volevo chiedere scusa per ieri, ho sbagliato pensando solo a me stessa, senza pensare a cosa avete passato tutti quando io ero in coma. E se non mi perdonerai per questo, capirò perché sono stata proprio un egoista..." si asciugò le lacrime.
"Perché dovrei lasciarti? Anche tu stai soffrendo, posso solo immaginare cosa tu stia provando in questo momento. Ti amo Evelyn, qualunque cosa ci aspetterà in futuro, sarò pronto ad affrontarla insieme a te".
"Ti amo anch'io".

Chiuse la chiamata, per poi sorridere e asciugarsi le lacrime, finendosi anche il pranzo.

Buongiorno💞
Vorrei una relazione come quella di Evelyn e Tom, solo che non vorrei la parte del coma. Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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