Il Dolce della perfezione e l'Amaro della fine

Capitolo 39

Lara

Finisco di infilare il mio costume, intero rosso, quando Sofia mi chiama per  avvisarmi che Laura è passata a prenderla e che stanno andando alla spa.

«Sbrigati!» mi urla a chiusura di chiamata e io, recuperando l'udito, ammetto di essere sempre sorpresa dalla sua energia. Finisco di vestirmi scegliendo di indossare, sopra il costume, qualcosa che vada bene anche per la sera quando resterò da Sofia per la pizza, non mi va di ritornare a casa a prepararmi. Opto per un vestito maniche lunghe blu con qualche fiore stilizzato rosso, mi arriva al ginocchio e sul davanti si incrocia definendo il seno e lasciando in vista un po' di scollatura. Mi siedo sul letto per mettere le calze della stessa tonalità e gli stivaletti con mezzo tacco neri, rialzandomi mi avvio allo specchio aggiustando i miei capelli in una coda alta, non vorrei bagnarli alla spa. Ormai pronta, osservo il risultato allo specchio soddisfatta, va più che bene, per una serata a casa. Per evitare ulteriori chiamate da parte di Sofia afferro sciarpa, cappotto, borsa, borsone e filo subito sulla mia mini.

Seduta con lo sterzo fra le mani mi accorgo di non sapere la strada per la spa. E ora? Ricordo di avere il messaggio di Sofia con le indicazioni, quella ragazza pensa sempre a tutto. Imposto la destinazione sul tom-tom e inizio a sfrecciare sulle strade. Il sole oggi è luminoso nel cielo azzurro, e se non fosse per il freddo sembrerebbe quasi una giornata primaverile. Esco dalla città con un po' di difficoltà, è sabato mattina e il traffico è più caotico del solito. Mi immetto in una strada di campagna molto più tranquilla e rilassante, la natura brilla grazie ai raggi del sole che baciano la rugiada e un senso di pace mi investe, è stata una settimana strana, con sentimenti altalenanti e questo momento di relax mi ci voleva proprio. Accendo la radio e canticchiando proseguo verso la mia meta.

La strada alberata finisce davanti un grande cancello in ferro, lasciato aperto per permettere ai clienti di entrare liberamente. Non appena lo varco, mi ritrovo in un giardino pieno di fiori profumati, il cui odore mi inebria entrando dalla fessura del mio finestrino aperto. Dopo essermi guardata in giro, mi concentro sulla stradina sterrata e alla fine di questa intravedo una splendida villa in pietra immersa nel verde. Posteggio l'auto nel primo posto libero davanti l'ingresso, alcuni clienti stanno salendo la scalinata che porta dentro, evidentemente è un posto molto frequentato ma nonostante questo si respira quiete e serenità nell'aria. Mi affretto a recuperare tutto dal portabagagli e mi avvio verso la spa con la speranza che sia una bella giornata.

Appena entrata vedo la reception color oro, due persone stanno parlando con una signora sulla sessantina con capelli bianchi raccolti a mo' di tupè e con un fare molto aggraziato e gentile. In attesa lascio vagare lo sguardo ammirando il pavimento in marmo e l'arredamento bianco in stile liberty, le grandi finestre permettono di vedere il giardino anche da qui e rendono il tutto molto armonioso e solare, su un divanetto poco lontano riconosco i capelli biondi di mia cugina e subito dopo Laura che mi sorride salutandomi calorosamente con la mano. La vedo dire qualcosa e poco dopo Sofia sbuca da dietro la poltrona, anche lei sorridente, facendomi segno di andare da loro.

Accellero il passo e li raggiungo velocemente «credevo di dover passare prima dalla reception...» indico la signora con i capelli bianchi senza farmi vedere.

«Abbiamo fatto noi anche per te, ecco il tuo accappatoio, scarpe ecc ecc.»

Mentre Sofia mi aggiorna, Laura si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio.

«Sono felice di rivederti.»

Imbarazzata ricambio, non sono un tipo molto espansivo «gra... grazie, anche io.»

«Forza andiamo, non vedo l'ora di mangiare il mio cioccolato.» Sofia mi prende sottobraccio per poi tirarmi verso le scale alla nostra destra, mentre con la mano libera si accarezza il pancione arrotondato. «E qualcuno è d'accordo con me da come scalcia»