Capitolo 5

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ZEYANA

Due anni dopo...

-Sua maestà? Sono arrivate altre richieste da parte del regno di Triermond e da parte di Yiver... anche Denurbra, Keinenword, Raceporton...-

Thomas, il mio consigliere reale entrò nel mio ufficio portando con sé una grossa cesta, contente le missive da parte dei regni che erano sotto l'influenza di Atenarte. L'impero che governavo aveva accresciuto la sua forza e i suoi territori grazie anche una buona rete di alleanze di natura commerciale o militare, che facevano leva specialmente sulla nostra forza bellica, costringendo molti Paesi a sottomettersi con la guerra, se non volevano accettare una collaborazione. Avevo scelto di dare sempre spazio ai popoli conquistati, non sarei diventata una tiranna e non avrei cercato di far soffrire i vinti. Mio padre aveva una linea politica non molto diversa dalla mia e questo aveva facilitato le mie scelte, in modo che non si scontrassero con le posizioni della classe dirigente.

Ovviamente chi opponeva resistenza o tentava di invadere i territori di Atenarte, avrebbe dovuto affrontare il nostro efficiente apparato bellico. Proprio come era successo con Fokranstad: Ferguso III era un uomo orribile, incapace di guidare il suo popolo e privo di capacità governative; gente come lui meritava solo di essere condannata, non aveva il diritto al potere.

-Sua maestà, posso esserle ancora d'aiuto?-

Thomas era una persona affidabile, mi sentivo a mio agio con lui attorno e non capitava spesso. Quando si avevano così tante responsabilità e influenza, bisognava stare sempre con gli occhi aperti e non lasciare nessuna apertura, impedendo ai nemici di colpirti quando si è più vulnerabili.

Essere imperatrice significava non avere pause per riposare ed essere sempre pronti a qualunque imprevisto: i più imprevedibili erano i nobili di Atenarte, che non smettevano nemmeno un secondo di pensare ai loro interessi e a fare richieste impossibili o del tutto immotivate. Volevano che mi sposassi per creare alleanze più solide con i regni più ricchi e forti, volevano che aumentassi le tasse o che dessi avvio ad una politica di restrizione dei poveri rifugiati... in sostanza volevano solo arricchirsi di più a danno delle classi meno agiate. 

Grazie al mio potere, mi ero liberata subito delle figure che davano più problemi, sostituendole con persone di fiducia e competenti, purtroppo però non avrei potuto cacciare tutti gli oppositori. 

-Hai fatto un buon lavoro oggi, puoi andare... ma prima che tu lo faccia, potresti chiamare Alex? Devo parlarle.-

Vidi Thomas fare un inchino frettoloso, prima di uscire dal mio ufficio per occuparsi dell'ultimo compito che gli aveva assegnato. Non vedevo Alex da una settimana e volevo sapere che cosa stesse facendo in questo periodo: aveva iniziato una sorta di ricerca, da come la definiva; affermava che avrebbe aiutato Atenarte, ma la sua assenza mi metteva agitazione. Ero sempre preoccupata quando si trattava di lei e ancora non sapevo spiegarne il motivo: non conoscere il suo passato e non comprendere certi sguardi che mi rivolgeva, mi lasciava troppo spesso spaesata e odiavo sentirmi vulnerabile. Temevo che Alex stesse architettando qualcosa in questi mesi, la vedevo strana, notavo vistosi cambiamenti in lei da quando ero diventata imperatrice.

Ormai era come avere davanti un'estranea.

Sospirai, posando delle carte che stavo leggendo, e voltandomi verso la finestra del mio ufficio, osservai il cortile del palazzo imperiale; mi soffermai sulla grande quercia che abitava quella distesa verde. Con i pensieri ritornavo spesso a quella notte in cui avevo visto Alex per prima volta terrorizzata, ma non ero mai riuscita a conoscere la verità dietro alla sua paura... questo però sarebbe cambiato da lì a poco. 

Sapevo che informarmi alle sue spalle fosse sbagliato, ma era diventato necessario ed urgente: avevo ordinato ad alcuni dei miei uomini più fidati di fare delle ricerche sul passato di Alex da Clevwood, sperando di trovare proprio quello che cercavo. 

La strega delle rovine di Clevwood (GIRLXGIRL)Where stories live. Discover now