HAPPY AGAIN

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«Ho due regali di compleanno meravigliosi!» esclamò un giorno Matteo, facendo uno di quei sorrisi entusiasti.

Io lo guardai stranita.

«Regali di compleanno per chi?» chiesi.

«Per me ovviamente!» rispose lui con aria ovvia «Manca un mese al tuo compleanno» aggiunse.

«Tu fai gli anni una settimana e mezza prima di me» gli feci notare io guardandolo male.

«Va beh, ho due regali meravigliosi!» esclamò ancora lui facendo un altro sorriso.

Io alzai le sopracciglia, pronta a sapere cosa fossero questi due regali.

«Gioco le qualificazioni ai Mondiali!» annunciò Matteo «E... Sensi si è infortunato!» esclamò al settimo cielo.

Io invece lo guardai male.

«Non dovresti essere felice che un altro giocatore si sia fatto male, la cosa potrebbe essere seria» lo rimproverai.

Matteo sbuffò.

«Se Sensi si è fatto male e l'infortunio si protrae fino a giugno gli Europei li gioco io al posto suo!» esclamò con aria ovvia, cogliendo che non avevo capito perché mi avesse dato quella notizia.

A quel punto io spalancai gli occhi e la bocca sorpresa.

Ma seriamente?!

Allora c'era sì da gioire!

Insomma, mi dispiaceva per chiunque fosse quello che si era fatto male, ma se il suo infortunio concedeva a Matteo un posto in Nazionale ero più che felice.

«Quindi giocherai!» esclamai «Te l'avevo detto di non buttarti giù troppo presto!» aggiunsi facendo un saltellino e poi saltando in braccio a Matteo.

«Non è ancora sicuro che giocherò, dipende da come si evolve la "Sensi's situation"» mi corresse facendomi ridere «Quindi tecnicamente non sono ufficialmente in Nazionale» aggiunse arricciando leggermente il naso.

Lo feci anche io, poi però feci un sorrisetto malizioso e mi avvicinai all'orecchio di Matteo.

«Io sono sicura che ci giocherai» gli sussurrai «Nessuno resiste al tuo fascino. Questo sorrisetto angelico un po' storto incanterebbe chiunque» aggiunsi.

Poi guardai Matteo con un sorrisetto complice e mi fiondai sulle sue labbra per baciarlo con passione. 

Lo sentii ricambiare, mentre aumentava la stretta sul mio sedere per stringermi di più a sé.

Io portai una mano tra i suoi capelli e iniziai a giocarci senza smettere di baciarlo, mentre con l'altra gli accarezzavo delicatamente una spalla.

«Trovatevi una stanza!» ci urlò a un certo punto un ragazzino di passaggio, che poi se ne andò ridendo con i suoi amici.

Sì, eravamo al parco per l'ennesima volta, perché a inizio aprile la temperatura inizia a essere gradevole e noi volevamo prendere il primo sole di quella primavera.

Io e Matteo ci voltammo verso il ragazzino entrambi con un sopracciglio alzato, poi ci scambiammo un'occhiata e scoppiammo a ridere.

Forse aveva ragione, era troppo per essere in un luogo comune. Però ci eravamo fatti prendere dalla gioia di quella notizia e dall'aria primaverile.

«Ho visto che ti scrivi con Thessa e Benedetta» notò poco dopo Matteo, quando prendemmo posto su una panchina.

«Sì, abbiamo un gruppo whatsapp solo noi tre, ci seguiamo su instagram e Benedetta ha già messo un post di noi tre insieme» risposi io annuendo «Sono due ragazze molto carine e alla mano, andiamo d'accordo» continuai «Vorremmo anche organizzare un'uscita solo noi tre ma è un po' difficile, viviamo troppo lontane» conclusi arricciando leggermente il naso.

I Girasoli Di Van Gogh //Matteo Pessina Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu