XXI

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Dabi prese un sospiro profondo cercando di calmarsi e metabolizzare ciò che aveva intenzione di dire mentre al contrario Keigo continuava a rimuginare nel proprio cervello le parole inflitte dal ragazzo e la risposta che gli aveva riservato... forse era stato troppo cattivo, non era stato lui a parlare, ma la rabbia.
《Non sono mai stato il ragazzo che fingevo di essere allora》 disse Dabi con molta calma
《Ho sempre tenuto nascosto il vero me, ho mostrato la mia parte migliore nascondendo quella peggiore e non è neanche questo il punto. Il punto è che, stando con me si va solo in contro alla morte.》 Dabi guardò il ragazzo dagli occhi color oro come se volesse proteggerlo, avrebbe tanto voluto abbracciarlo in quel momento ma aveva il terrore della sua reazione, di essere respinto.
《Cosa intendi?》 Chiese Keigo guardandolo con aria stranita, il corvino si girò verso di lui sedendosi questa volta a gambe incrociate
《La prima è la polizia, potrebbero scoprire dove siamo in qualsiasi momento e il dolo collaborare con noi ti porterebbe al patibolo, la seconda le lega stessa.》 Keigo capì a pieno la polizia ma la lega? Cosa poteva significare? Gli sembrava surreale... dopo tutto non sembravano tutti così cattivi al contrario, avevano una storia dietro e dei sentimenti. Dabi notò la confusione che si era creata nella mente di Keigo di conseguenza senza che il ragazzo glielo chiedesse fu lui a colmare i suoi dubbi
《La lega ha vari rami, e non tutti sono come me, Shigaraki, Toga e tutti gli altri... per di più, negli ultimi mesi la lega si è appoggiata alla yakuza il chè sta rendendo le cose ancora più pericolose.》 Spiegò Dabi mettendosi in piedi
《Per il tuo bene stammi lontano》 proferì in fine
《Non voglio》 obbiettò il biondo alzandosi anche lui
《Devi》 insistette Dabi
《Ho passato tutta la mia vita a cercarti, a credere che fossi vivo, ho compiuto scelte sbagliate pur di sapere la verità, non posso perderti di nuovo》 disse quasi in lacrime... si sentiva stupido, stupido perchè pochi secondi prima lo odiava, pochi minuti prima gli disse l'unica cosa che non avrebbe dovuto dire... e adesso lo stava applicando di restare...
《Lui lo sà》
Keigo lo guardò confuso
《Cosa? Lui chi? E poi chi sà cosa?》
《Enji, mio padre. Sà che sono vivo, sà chi sono》 spiegò in fine con voce spezzata
《Secondo te perchè ha incaricato proprio te? Per la tua bravura? Affatto. Perchè sapeva che non avrei resisto nel vederti e aveva perfettamente ragione》
Keigo si paralizzò, faceva tutto parte del piano di Enji... e lui in questo gioco stava miseramente perdendo.
《Dobbiamo andarcene》 concluse Keigo
《Cosa?》 Questa volta quello confuso era Dabi.
《Lui sà che sono qui, non sà precisamente dove ci troviamo ma-》 Keigo si blocco, ripensò a tutto, ogni minimo avvenimento accaduto fino ad allora
《L'abbraccio di Rumi...》 Dabi continuava a non capire, mentre Keigo aveva capito purtroppo fin troppo. Da quando era arrivato alle lega l'unica cosa che non aveva mai tolto era la collana, ma era impossibile che vi fosse un microchip all'interno o semplicemente una cimice con localizzatore
Poi però ripensò al fatto che la ragazza gli diede anche una pacca sulla spalla...
《Dobbiamo correre alla lega! Siamo nei guai fino al collo!》 Esordì Keigo iniziando a correre
《Cosa intendi?》 Domandò Dabi seguendolo; Keigo non aveva mai corso così velocemente, neanche in situazioni si estrema necessità ma quando arrivò in camera fu quasi sollevato... iniziò a frugare fra i vestiti cercando gli indumenti che aveva intossato il giorno del colloquio che purtroppo per lui aveva portato con sè e indossato fino alla sera prima.
Ma se vi era davvero qualcosa come aveva fatto a non accorgersene?
Il biondo dopo stava letteralmente mettendo in subbuglio l'intero armadio ma per fortuna riuscì a rinvenire la maglietta, iniziò a controllare ogni minimo centimetro di essa... fin quando trovò l'artefice delle sue preoccupazioni.
Una piccola cimice con localizzatore era presente all'intero del colletto della camicia di Keigo, il ragazzo sbiancò
《Puoi spiegarmi cosa su-》 il corvino notò la cimice, e anche lui sbiancò.
Erano in guai seri, davvero seri.
Nessuno doveva saperlo tanto meno la yakuza o per Keigo non vi sarebbe stato scampo.
《Dobbiamo disfarcene, immediatamente.》 Ordinò Dabi
《Ormai sanno dove siamo, sanno cosa ci siamo detti, sanno più del dovuto》 il biondo guardò con aria spaventata il corvino che per quanto si sforzasse non poteva nascondere la sua preoccupazione
《Non possiamo rimanere qui》concluse Dabi
《E gli altri non devono sapere nulla》 concluse
《È da egoisti... lasciare qui i tuoi amici, i nostri amici》 Keigo strinse a sè la maglietta incriminata, si sentiva colpevole e forse questa colpevolezza era solo il frutto di tutto quello che aveva passato.
《Non abbiamo altra scelta》Insistette Dabi
《Pensi che a me non importi? Ovvio che mi importa! Ma non abbiamo altre scelte... facciamo sparire questa camicia e andiamocene》il corvino prese il biondo per mano trascinandolo nuovamente nel cuore della foresta, nessuno dei due parlò.
Forse perchè non avevano nulla da dire, o forse perchè ne avevano passate così tante che questa sembrava la ciliegina sulla torta.
《Tuttavia, è strano che non siano ancora arrivati》Fece notare Keigo
《Avrebbero potuto farlo in qualsiasi momento》continuò il biondo per poi far precipitare la camicia in un burrone come avevano concordato qualche minuto prima
《Magari il loro piano è un altro, forse ci troviamo davanti a qualcosa di davvero grande... più grande di quello che potremmo immaginare.》



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Hey gente! Come va? Spero bene! Vi chiedo scusa per l'attesa ma in queste settimane non sono stata molto a casa, ed essendo gli ultimi giorni di agosto ho preferito staccare per un po' la spina ma non mi sono affatto dimenticata di voi!
Ecco qui il capitolo ventuno, che ad oggi è indubbiamente uno dei miei preferti! Spero come al solito che sia stato di vostro gradimento, se vi va lasciate un commento con le vostre opinioni, scusate eventuali errori grammaticali e nulla noi ci vediamo ad un prossimo capitolo 🖤!

Red FeathersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora