Capitolo 11

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[maggio 2006]

"Congratulazioni, amore mio!" Sorrisi ampiamente alla mia bella ragazza, che camminava verso di me con indosso un berretto bianco e un abito da cerimonia.

"Awww, rose bianche?!" annusò il bouquet prima di baciarmi dolcemente.

"Certo, baby. Sono così orgogliosa di te."

"Grazie per essere venuta fin qui per me. Ti amo" disse, tenendomi il viso tra le mani.

"Sai che non me lo sarei perso per niente al mondo, tesoro."

Io ero in disparte, tenendo le distanze da sua madre e sua sorella per ovvie ragioni. Voglio dire, amavo Sofi, ma Sinu mi odiava praticamente. Non mi sono seduta vicino a lei durante la cerimonia.

"Tuo padre non ce l'ha fatta a venire?" Mi accigliai, cercandolo in giro.

"No" sospirò. "Un altro litigio la scorsa notte. Ha detto che voleva venire oggi ma è ovviamente spaventato dalla mamma."

"Non lo biasimo. Quella donna è spaventosa cazzo" ridacchiai.

"E gli ho chiesto se vede un'altra donna, ma ha detto di no. Io-io non so cosa fare-"

"Camila, qualunque cosa stiano passando i tuoi genitori non è affar tuo. So che potresti pensare di poter aggiustare tutto, ma va avanti da anni questa storia, e nulla è cambiato."

"Odio doverlo accettare. Non posso rinunciare a loro. Li amo troppo" ha detto sull'orlo delle lacrime.

"Vieni qui" la tirai a me per darle un lungo abbraccio, era ciò di cui aveva bisogno. Sapevo che amava sua madre e suo padre, e faceva schifo che stessero passando ciò. Anche se non ricordavo il divorzio dei miei genitori in quanto ero piccola, capivo cosa stava passando. "Ehi, almeno puoi lasciarti tutto questo alle spalle quando ti trasferirai da me."

"Vero. Non vedo l'ora di ricominciare a vederti ogni giorno. Condivideremo lo stesso letto insieme" sorrise.

Ci sono voluti mesi per convincerla, ma alla fine la mamma di Camila le ha permesso non solo di frequentare l'FSU, ma anche di vivere nel mio appartamento. Anche se questo aveva significato tenerle testa e dirle che Camila era un'adulta e poteva prendere le sue decisioni. E forse questo significava che io sapevo cosa fosse meglio per Camila. Dopotutto era la mia ragazza da tre anni.

"Anche io-"

"Camila! Sbrigati, dobbiamo andare a prendere la tua Abuela" la chiamò Sinu.

"Solo un minuto!" gridò di rimando. "Scusami bella."

"Va tutto bene, vai a divertirti con la tua famiglia. Ti avrò tutta per me quest'estate e il resto della nostra vita" le diedi un ultimo bacio.

Lei ha riso "Ti amo".

"Ti amo anche io. Oh aspetta, prima che tu te ne vada..." ho tirato fuori due biglietti dalla mia tasca posteriore. "Quasi dimenticavo questi."

Li prese e lesse "...Disney?" lei si accigliò. "Oh, i biglietti per Disney World?!"

"Sì, per due giorni il prossimo mese" ho sorriso. "Ricordo che mi dicesti che non ci andavi da anni."

"O mio Dio, piccola!" mi ha subito tirato in un abbraccio spaccaossa. "Grazie, grazie, grazie! Ti amo così tanto" mi baciò ancora una volta, ma questa volta più a lungo e più appassionatamente.

"Camila!" Sinu gridò di nuovo.

"Aspetta!"

"Vai. Ti chiamo più tardi" lascio andare la presa su di lei. "Io ti amo di più."

The best of me || Camren G!P || Traduzione ITAWhere stories live. Discover now