Capitolo 4

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Geloso

Lunedì pomeriggio andai con Andre' al centro balneare sportivo di Port Grimaud, dove avevamo conosciuto due ragazze che lavoravano nello staff,
Raymond: "Forse ci impiegherò più tempo del solito, oggi ne ho davvero bisogno..." - confidai al mio amico.
Andre': "No problem, ci si vede al chiosco"
Quattro spiagge più là dello stabilimento balneare del Villa Clermont Royè Hotel, c'era un chiosco dove lavorava una bella ragazza sud americana di nome Dores.
Era bruna, carnagione scura e luminosa, seno prosperoso e labbra carnose; me l'ero scopata l'anno prima e le avevo dato una bella ripassata anche l'anno corrente.
Lo so che non è carino dirlo, ma sfogavo con lei i miei bisogni sessuali repressi, in quanto Layla in bichini era una tentazione troppo forte e dovevo continuamente sforzarmi di tenermelo nei pantaloni!
Quando Dores mi venne incontro, la salutai come sempre con entusiasmo, cacciandole la lingua in gola.
Per indurla a mollarmela più fretta, le raccontai che dovevo tornare a Parigi e ci tenevo a salutarla come si deve...
Dores: "Mi dispiace credevo ti fermassi fino a settembre"
Raymond: "Devo prenotare i libri per l'università e fare altre commissioni. Non sai quanto è stato bello rivederti!"
Dores: "Anche per me è lo stesso, mi dispiace tu debba già partire"
Raymond: "Forse ci rivedremo il prossimo anno"
Dores: "Mi troverai sempre qui, al chiosco"
Raymond: "Che ne dici di salutarmi intimamente?"
Dores; "Ora? Stavo lavorando!"
La baciai..,
Raymond: "Sei stupenda, lo sai?"
Dores: " Vai verso gli spogliatoi e aspettami in una delle docce..."
Entrai in una doccia, tolsi la maglietta e l'appesi alla porta della cabina come segnale di riferimento, restai in attesa con la bustina del preservativo già pronta nel porta sapone...
Lei entrò con indosso solo un costume sgambato, e si lanciò sulla mia bocca accarezzandomi il petto.
La volevo a modo mio...le morsi un labbro, la presi per i capelli e con l'altra mano sulla spalla la spinsi giù, fino a farla inginocchiare, la guardai dritta negli occhi,
Raymond: "Lasciami il ricordo meraviglioso delle tue labbra"
Un po' sorpresa e un po' lusingata, mi aprì il costume, prese in mano la mia erezione e la inghiottì.
Mi rilassai con la schiena addossata alle piastrelle e chiusi gli occhi.
Immagini di sorrisi e labbra delicate scorrevano nella mia mente, la lingua rosa e innocente di Layla che srotolava rotelle di liquirizia, le pieghe della sua patatina attraverso i pantaloncini del pigiama...
"Aah vengo, vengo!"
Eiaculai nella sua bocca e provai un sollievo immediato, ma quando riaprii gli occhi e vidi il volto di Dores, disgusto e desolazione ebbero il sopravvento.
Mi passai una mano tra i capelli, avevo battuto il naso contro la realtà!
"Scusa non posso!" - mi chiusi i calzoncini,
Dores: "Ma come? " Guardò il preservativo con aria confusa,
"Tienilo pure! Scusa, davvero, mi dispiace"- E uscii dalla cabina.
Passai dal bar, dove Andre' flirtava con la sua collega:
"Andre' se vuoi resta pure, io me ne vado!"
Andre': "Ray! Ray aspetta..." -mi raggiunse - "Cosa è successo? Avevi detto che..."
Raymond: "Sì l'ho detto. Ma non è così facile, sono fottuto!"
Andre': "In che senso?"
Raymond: "Mi ha fatto un pompino e nel mentre avevo la testa altrove. Cazzo! Non sono riuscito a scopare, per tutto il tempo ho pensato a un'altra!"
Andre': "Infatti, sei stato un fulmine! Ma amico non ti agitare. Pazienza! Se ti piace più quell'altra almeno ti sei schiarito le idee, no?"
Raymond: "Facile a dirsi... perché non sai chi è l'altra!"
Arrivammo allo stabilimento, Lila e Cloe' ballavano sotto l'ombrellone, si muovevano sincronizzate eseguendo le solite coreografie circondate da gruppetti di curiosi.
Provai un senso di fastidio e sdegno nei confronti di quei ragazzi che le riprendevano coi cellulari.
Raymond: "Chi sono tutti sti imbecilli che sbavano col telefono in mano?"
Andre': "Devi ammettere che sono bravine!",
Raymond: "Cosa dici? Sono due minorenni che ballano mezze nude!"
Mi feci spazio tra la folla e presi Lila per mano portandola via.
Layla protestò: "No zio!!! Hai interrotto il video! Adesso dovremo rifarlo da capo!"
Zio Raymond: "Tu non farai proprio niente, se prima non ti rivesti!"
Layla: "Come?"
Zio Raymond: "Quando fate queste cose dovreste indossare almeno una maglietta, quei ragazzi vi stavano facendo dei video!"
Layla: "E allora? Stavamo solo ballando!"
Zio Raymond: "Coperte solo da due centimetri cubi di stoffa?"
Layla: "Ma se questo costume me l'hai comprato proprio tu! E scusi Padre Raymond, forse lei va a caccia di monache con la tunica?"
Zio Raymond: "Fila subito in cabina a vestirti!"
Layla: "No! Si chiama SPIAGGIA e ci stò in COSTUME!"
Ma quanto riusciva ad essere irritante?!
La trascinai in cabina e le porsi la maglietta,
Zio Raymond: "Mettila!"
Layla: "No! Fa caldo!"
Istintivamente e senza riflettere, la spinsi contro la parete e la baciai intensamente.
Mentre le nostre lingue si intrecciavano, il mio petto si incollo' al suo, mi lasciai avvolgere dal suo odore, dal profumo di abbronzante, dalle sue mani delicate che mi circondarono i polsi, come se avesse voluto respingermi, eppure rimase ferma, remissiva, ad accogliere il mio bacio.
Le accarezzai la pelle liscia della schiena, le palpai un seno e la strinsi ancora più forte a me.
Da quanto tempo la desideravo? Gustai quel bacio lungo e lento, poi mi avvicinai al suo orecchio,
Raymond: "Devi stare più attenta Lillina. Questo è l'effetto che fai sui ragazzi quando ti vedono sculettare mezza nuda"
Riaprii la porta della cabina e tornai da Andre' , lei mi seguì in silenzio.
Cloe': "Balliamo?" - Le chiese Clo
Layla: "Mmh...adesso no"
Prese Clo' per mano e andarono a fare il bagno.
La sera passarono i nostri amici per andare in centro, ma Lila si rifiutò di uscire, preferì restare a casa.
Andre': "Layla sembrava mortificata, oggi le hai dato una lavata di testa?"
Raymond: "Sì, mi ha fatto incazzare"
Andre': "Sono femmine, sono tutte vanitose per natura. Crescerà e prenderà coscienza di essere una bella ragazza, allora si che saranno guai!"
Raymond: "Sì, decisamente!"

La cuginetta e il lupoWhere stories live. Discover now