Capitolo 21

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Il mio Bam Bam!

Giselle stava parcheggiando lo scooter nel cortile della scuola, indossava un paio di sandali, una gonna lunga in seta e una camicetta di pizzo:
Layla: "Wow! Come siamo belle oggi!"
Giselle: "Grazie! Anche tu!".
Matt ci passò affianco con un gruppo di compagni, quando mi vide, fece una corsetta nella mia direzione e mi lasciò un bacio sulla guancia:
Matthieu: "Buongiorno bambolina bella! Vado avanti a occupare i posti, ti aspetto in aula magna"
Giselle: "Que calor mi amor! È successo qualcosa tra voi due?"
Layla: "La sera della sfilata abbiamo festeggiato calorosamente..."
Giselle: "EEHI CHI HA L'AMANTE ALZI LA MANO!!!" - Disse alzando la voce giocosamente,
Layla: "Che rimanga un segreto ok? Fai finta che non ti abbia detto nulla"
Giselle: "Tranquilla, con me il tuo segreto è al sicuro, io venerdì sera ho fatto anche di peggio!"
Layla: "Ossia?"
Giselle: "Prometti che non mi giudicherai male?"
Layla: "Va bene, cosa hai combinato?"
Giselle: "Morin"
Layla: "Morin cosa?"
Giselle: "Siamo finiti a casa sua..."
Layla: "COSA?"
Giselle: "È un bell'uomo!"
Layla: "Si ma, pensavo fosse sposato o robe simili..."
Giselle: "Non è sposato. Dio Lay! Ho fatto il più bel sesso della mia vita!"
Layla: "E adesso che è finita la scuola vi continuerete a bam bam o finisce li'?"
Giselle: "Usciremo a cena nei prossimi giorni, quindi suppongo andrà avanti",
Layla: "Io mi sono incasinata la vita! È assurdo, quando stavo con Matty, facevo cose con mio cugino, ora che sto con Raymond, faccio cose col mio ex"
Mentre parlavamo incrociammo il Sig.Morin nel corridoio, lo salutammo educatamente, lui ricambiò sorridendo strizzando l'occhiolino a Gi. Appena svoltammo sulle gradinate dell'aula magna la guardai negli occhi, erano emozionati e le si erano arrossate le guance,
Layla: "Pareva molto felice di vederti e tu sembri cotta!"
Giselle: "Mi bagno solo a guardarlo! Ooh ecco là il tuo 'Bam bam', anche lui è sempre felice di vederti!".
Il preside consegnò a ciascuno il proprio diploma e tenne il solito discorso prolisso...
Più tardi ci trovammo alle macchinette del caffè a tergiversare di programmi per le vacanze estive.

Gi parlava a manetta, mentre io e Matt ci lanciavamo occhiate languide da un lato all'altro del corridoio...
Giselle: "...così quando gli ho detto che sarei partita per Ginevra a trovare i miei nonni, LUI mi ha chiesto se poteva venire a trovarmi. Pensavo stesse scherzando, invece ha aperto il pc e ha prenotato l'albergo sotto i miei occhi e la cosa mi ha sorpreso non poco! Sono così elettrizzata!"
Matt non sospettava neanche lontanamente che stavamo parlando del nostro bel professorino!
Matthieu: "Hai trovato moroso signorinella?"
Giselle: "Non saprei ancora se definirlo il mio ragazzo, ma parrebbe qualcosa di simile..."
Matthieu: "Vuoi dire che non sei più sulla piazza? Peccato! Stavo per proporti um tête-à-tête!"
Giselle: "Se se! Barabba, raccontalo a qualcun'altra!"
Matthieu: "Ora devo andare. Lay, fai la strada con me?"
Layla: "Sì, andiamo"
Giselle: "Mi raccomando fate attenzione... quando attraversate la strada!" - Esclamò ironica.
Ci avviammo verso la metropolitana, camminando a distanza di sicurezza, sul vagone sedemmo vicini e mi prese la mano nella sua. Scendemmo alla sua fermata e senza chiederci nulla, puntammo dritti a casa sua.
Con lui mi sentivo talmente a mio agio che girai per casa come se fosse la mia: appoggiai la borsa sulla poltrona all'entrata, aprii le finestre, entrai in bagno a togliere le scarpe e sciacquare il viso, gli passai davanti per prendere l'acqua dal frigo e lo raggiunsi sul divano. Aveva acceso la TV su Fashion Channel e la musica ritmata rallegrava l'atmosfera,
Matthieu: "Ieri ero dai miei e non ho fatto la spesa, possiamo ordinare da asporto, preferisci kebab, cinese o messicano?"
Layla: "Messicano, prendo un tacos con verdure"
Matthieu: "Io tacos misto e pollo. Mentre aspettiamo ho un regalo per te..."
Mi sentii un ingrata! "Io non ti ho preso alcun regalo per il diploma"
Matthieu: "Per quello neanch'io. Ho solo visto questa cosa... e ho pensato a te".
Mi consegnò un pacco grande, avvolto in una carta stampata a peonie, lo aprii e lessi il titolo del libro:
"Dior. Gianfranco Ferre'. La vera storia che ha legato il designer italiano allo stilista normanno Christian Dior, e che ha guidato la maison francese dal 1989 al 1996."
Il libro era pieno di splendide immagini di vestiti che avevano fatto la storia della casa di moda francese.
Layla: "Matt, questo libro è stupendo!"
Matt: "Sai, Ferre' e Dior avevano molte cose in comune oltre al talento sartoriale: amavano gli stessi colori, gli stessi fiori e ascoltavano la stessa musica, erano come noi! Per questo mi affascina il loro legame.
Spero col cuore di poter continuare a lavorare con te ancora per molti anni"
Cosa potevo dire? Sembrava leggermi nel pensiero, le sue parole furono così autentiche e profonde che mi fecero commuovere.
Lo baciai stringendolo nel mio abbraccio,
Layla: "Ti voglio bene Matty, sei davvero prezioso per me. Dove andrai in vacanza?"
Matthieu: "In Corsica"
Layla: "È legittimo chiederti con chi?"
Rise!
Matthieu: "Coi miei amici, ma non sarà un ritiro spirituale, ci saranno locali pieni di ragazze! Gelosa?"
Un pochino lo ero. Era un bel ragazzo, spiritoso, carismatico e single, senza dubbio si scopava qualcun'altra... figuriamoci in vacanza!
Layla: "Sei single e libero di fare ciò che vuoi",
Matthieu: "Guarda che anch'io non faccio i salti di gioia sapendo che passerai le vacanze con tuo cugino..."
Layla: "Mi basta che tu sia altrettanto sincero con me. Promettimelo"
Matthieu: "Lo sono, credermi. Come ti ho detto sono fatto di carne,  mi concedo qualche avventura, ma chiunque entri in casa mia può vedere la tua roba sparsa ovunque e pensare che sia fidanzato e a me sta bene così.
Se non ci avessi riprovato sarei sempre rimasto col dubbio:  come sarebbe stato se ti avessi lasciato andare? Oggi sono convinto che ne sia valsa la pena, questa cosa che abbiamo mi rende felice e non voglio perderla.
Magari andrà male e ci insulteremo per quanto siamo stati cretini, ma avremo scelto di mettere alla prova l'affetto che ancora ci tiene uniti.
Ci vedremo ancora prima della tua partenza?"
Layla: "Si', qualche passeggiata al parco o un brunch"
Matthieu: "Che emozione!  Sono mica il tuo cane!"
Layla: "Matty! Non fare il bambino! Intendevo la mattina quando esco con Lucky! Non sarebbe carino se ti portassi la colazione?
E poi stasera potremmo trovarci a bere al Renard in Roger Levanneur, dirò ai nonni che vado da Giselle e invece verrò a dormire qui, ti avevo promesso uno sleep-over!"
Matthieu: "Oh noo, cazzo! Non posso stasera, mi vedo già con un'altra!"
Lo guardai in cagnesco,
Matthieu: "Phuahaha! Scherzavo scema!"
Layla: "Allora ci vediamo al Renard, ti mando un messaggio quando starò per uscire di casa".
Chiamai Giselle per farmi coprire le spalle, in quanto mia complice le dovevo un favore e per uno scambio equo, restammo d'accordo che lei avrebbe raccontato ai suoi di dormire a casa mia quando voleva passare la notte con Morin. Dopo cena telefonai a Ray, per la consueta chiacchierata prima di andare a dormire, e ci dammo appuntamento per andare in palestra il pomeriggio seguente.
Selezionai accuratamente qualche cambio e un mini beauty da lasciare a casa di Matt, per qualsiasi evenienza.
Con prudenza e circospezione, mi incamminai per raggiungere il bistrot dove mi aspettava il mio... Come avrei dovuto chiamarlo? Frequentante? Scopamico? O il mio "bam, bam" come lo chiamava Gi? Vabbeh insomma, colui che ispirava le mie 'scappatelle'!
Vidi la sua auto parcheggiata nella piazzetta ed entrai nel locale.
Niki, il barman che mi aveva salvato dalla ghigliottina qualche settimana prima, mi salutò con un sorriso, proprio in quell'istante stava servendo Matt e Pierre che erano seduti al bancone,
Niki: "Mademoiselle, Buonasera! Il suo soccorso medico è già qui, cosa posso servirle?"
Layla: "Non prendetemi in giro, ma stasera prenderò solo un succo di frutta e andrò dritta a letto sulle mie gambe!"
Matt e Pierre si guardarono sogghignando e Matt mi sussurrò all'orecchio:
"Forse bambolina intendevi dire che verrai dritta a letto sulle mie gambe..."
Layla: "Ti assicuro cicciobello che sarai TU, a venire un sacco di volte tra le mie cosce!", rimase di sasso con la pinta di birra a mezz'aria!
Dopo un oretta di chiacchiere in compagnia, Pierre ci salutò per scappare dalla sua ragazza lasciandoci soli e noi attraversammo la piazza per prendere l'auto; Matt fece un tratto di strada poco illuminato e meno trafficato, poi svoltò nel vicolo dietro il suo palazzo entrando nel garage, non mi diede neanche il tempo di scendere che mi baciò strizzandomi il sedere.
Arrivati a casa ci sdraiammo sul divano a vedere un film, mi cinse con le braccia e mi fece le coccole, già dalle prime scene del film, cercò il contatto fisico.
Finito il film ci guardammo qualche secondo sorridendo e cominciammo a baciarci a lungo, godendo ogni singolo momento mentre assaporavamo le nostre labbra e giocavamo a rincorrere le nostre lingue.
Gli accarezzai le spalle e la schiena, gli spettinai i capelli, con una mano mi sollevò il vestito per toccare meglio tutto il mio corpo.
Iniziammo a sentire troppo caldo e appena  si alzò a chiudere le finestre per accendere il condizionatore, sfilai il vestito rimanendo in intimo. Per farlo impazzire, avevo indossato un perizoma rosso scollato a V sul davanti, che mostrava la patata depilata con il piercing a zaffiro sul monte di venere.
Matthieu: "Pronta? Andiamo a let..."
fu uno spettacolo vedere la sua faccia quando gli cadde lo sguardo proprio lì e si avvicinò a osservare meglio - "Cristo! Potrei guardarla per ore fino a diventare cieco!"
Mi adagiò sul letto, scorrendo lo sguardo bramoso lungo tutto il mio corpo, poi sfilò camicia e pantaloni restando in mutande, indossava uno slip aderente a pantaloncino che gli disegnava le linee perfette dei fianchi e non solo...
Si stese sopra di me appoggiando teneramente la testa sul mio petto e sfregando una guancia contro un seno facendomi eccitare, si complimentò per il profumo che emanava la mia pelle e per il mio seno pieno che gli stuzzicava appetito.
Portò in bocca il mio capezzolo continuando a succhiarlo mentre sotto la sua mano si impossessò magistralmente della mia intimità . Nel gioco delle dita era il migliore, prima di tutto perché era davvero bravo, e poi perché farmi queste cose lo eccitava da morire...
Ahimè, prediligeva i luoghi pubblici come la metro, i parchi, le librerie e sotto i tavoli del bar ...a suo tempo era stato il motivo del nostro litigio, il sesso in pubblico mi metteva addosso quell'inquietudine che non mi consentiva di avere rapporti completi.
Si tolse le mutande mostrando orgoglioso la sua arma già carica e si infilò il profilattico.
Mi prese con vigore fin da subito,
Matthieu: "Ah che meraviglia stare dentro di te... ti desideravo così tanto! Voglio farti venire tutta la notte"
Layla: "Oh! Ti prego non ti fermare"
I nostri gemiti iniziali divennero godimento puro, il mio corpo una brace e mi lasciai andare completamente consentendogli di dare sfogo alle sue irrefrenabili voglie da maschio eccitato.
Tra una pausa e una replica andammo avanti fino alle tre del mattino, ci addormentammo stretti l'uno all'altra, esausti, appagati, ascoltando i nostri respiri rallentare fino a normalizzarsi.

La cuginetta e il lupoWhere stories live. Discover now