Mia amata Scarlet

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Law
Erano passati settimane da quando Scarlet aveva ripreso conoscenza e stata guarendo in fretta, intanto Law passava le sue giornate tra l’infermeria dove controllava Scarlet assiduamente e il suo ufficio, dopotutto vi era solo un’altra isola prima d raggiungere Wano.
Sospirò sommessamente sedendosi sulla sua sedia osservando la taglia di Scarlet ‘È aumenta ancora… 420.000.000… È troppo pericoloso per lei venire a Wano…’ poi prese il lumacofono – Jean Bart-ya… - dall’altro lato l’ex capitano pirata rispose – Si capitano? – Law si morse le labbra – Quanto manca alla prossima isola? – Jean Bart dopo poco rispose – 3 ore…- Law osservò il pavimento di camera sua tristemente – Manda qui Bepo, Penguin e Sachi…-.
 
Scarlet
 Riprese le forze Scarlet vagava per il sottomarino in cerca di qualcosa da fare ma prontamente veniva rimproverata perché era ancora convalescente e nessuno voleva che si facesse male, mentre vagava sentì una voce urlare – TERRAAA – un sorriso enorme si fece largo sul suo volto e corse sul ponte urlando – Finalmente!!! – tutti si voltarono a guardarla e la sua attenzione venne richiesta da Robin – Scarlet-chan verresti con me dovrei prendere dei libri – Scarlet sorrise – Si ma prima dovrei dire a…- non terminò la frase che Law venne fuori dal sub e si avvicinò a lei ‘Perché è così strano? Si chiese Scarlet notando lo sguardo al quanto strano negli occhi del dottore – Va pure… ci vediamo quando torni– il debole sorriso di Law le fece dimenticare la sua preoccupazione e annuì lasciando il sub con Robin.
 
Tre giorni dopo
 
Scarlet
Ritornata al sub dopo essere uscita con i cappello di paglia Scarlet, non ebbe il tempo di mettere piede su di esso che Law già l’aspettava a terra con la sua nodachi poggiata su una spalla, stranamente l’equipaggio era molto silenzioso ‘Law li avrà sgridati di nuovo..’  perciò Scarlet non si fece caso.
La ragazza dai capelli rossi seguì il suo capitano attraverso una foresta, il percorso fu silenzioso anche troppo per i gusti di Scarlet – Law... c’è qualcosa che non va? – chiese la donna preoccupata – No tranquilla… siamo quasi arrivati – disse Law con il suo solito tono pacato e dopo 5 minuti raggiunsero una casa che dava su uno strapiombo – E’ bellissima Law… assomiglia molto alla mia vecchia casa…- Scarlet si rattristò un po’, ma Law avvolse le braccia intorno a lei e la strinse a sé – Di nessuno l’ho trovata abbandonata perciò volevo passare un po’ di tempo da solo con te…- sussurrò Law all’orecchio di Scarlet che arrossì follemente – C-c-c-come mai..? – chiese la donna – Il sub è troppo affollato.. vieni entriamo… - Law si staccò da lei e le prese la mano dolcemente guidandola attraverso la porta.
Varcata la soglia Scarlet rimase stupita all’entrata vi erano cucina e salotto e poi una scala portava al piano superiore dove Scarlet scoprì vi erano due camere da letto – Per essere una casa abbondonata Law è ben arred…- non finì la frase che le labbra di Law interruppero il suo discorso e senza capire come il secondo dopo Scarlet giaceva sul letto della camera con Law sopra di lei mentre la baciava appassionatamente – La---ww aspetta…- Scarlet cercava di parlare o per lo meno di capire lo strano comportamento del suo fidanzato ‘Suona strano…’ ma ad un certo punto con tutte le forze Scarlet lo spinse via ed urlò – MI  VUOI SPIEGARE CHE TI PRENDE?!?! –
 
Law
- Ti voglio Scarlet-hime…- questo fu tutto quello che Law le rispose prima di divorare di nuovo le labbra e senza tanto preavviso infilò la mano sotto la maglietta facendo sussultare la donna – Scarlet-hime…- sussurrò mentre prese ad attaccare il collo, ben presto le proteste di Scarlet terminarono e Law la sentì sciogliere tra le sue mani mentre la faceva sua.
Ben presto giunse la notte e i due amanti giacevano addormentati uno nelle braccia dell’altro, finché Law con il dolore nel petto si sciolse dall’abbraccio di Scarlet che dormiva beatamente, le accarezzò il volto dolcemente prima di alzarsi e vestirsi senza cercare di far rumore.
Inevitabilmente Scarlet si mosse ma non si svegliò per sollievo di Law, ma per ogni evenienza aveva portato con sé una fila di sonnifero che inietto nel braccio della donna.
Lentamente prese il foglio di carta e il borsello di soldi che aveva nascosto nel cappotto e li poggiò delicatamente sul cuscino prima di darle un ultimo bacio e lentamente lasciare la casa per tornare al sub dove tutti lo attendevano tristemente.
Raggiunto il sub Law vi trovò Bepo triste attenderlo sul ponte – Senchou… è sicuro? – Law abbassò il cappello sugli occhi – Non posso permettermi di perderla di nuovo qui sarà al sicuro e poi… torneremo a prenderla… - Bepo annuì dando l’ordine ai pirati del cuore di lasciare l’isola mentre il freddo chirurgo della morte si chiuse nella sua cabina volgendo il suo pensiero alla sua Scarlet-hime.
 
Scarlet
Il mattino seguente Scarlet aprì gli occhi lentamente, trovando strano che il letto era così freddo, si girò dall’altro lato sperando di incontrare il volto del suo amore ma invece vi trovò un foglio di carta e del denaro.
Temendo il peggio scattò seduta e cominciò a leggere mentre le lacrime scendevano lungo le guance:
Mia amara Scarlet,
quando leggerai questo, io sarò già molto lontano da te. Ti prego non odiarmi, il percorso che ho intrapreso è troppo pericoloso, non voglio rischiare di perdenti… un’altra volta… puoi chiamarmi egoista se vuoi, ma l’ho fatto per il tuo bene, La casa è tua l’ho comprata 2 giorni fa, le tue cose sono tutte messe apposto le ho fatte portare dai ragazzi, non prendertela con loro hanno solo eseguito i miei ordini. Scachi e Penguin hanno smesso di volgermi la parola e i cappello di paglia… lasciamo perdere…
Ti ho lasciato del denaro sufficiente per i tuoi bisogni almeno per un paio di anni, so che mentre stai leggendo questo starai piangendo e vorrei essere lì per stringerti tra le mie braccia ma la battaglia con Kaido si avvicina e c’è il rischio che non vedremo il giorno dopo ma ti prometto che farò di tutto per tornare da te.
Ti prego aspettami e se non dovessi tornare…
Ti amo
Trafalgar D Water Law
 Vestendosi di fretta Scarlet corse al molo dove aveva lasciato il sub solo per trovarlo vuoto… scoppiò in un pianto disperato crollando sulla sabbia ancora fredda visto che era da poco sorto il sole, presa dal pianto non si accorse che qualcuno le era alle spalle fin quando una mano si poggiò sulla spalla, la donna di voltò di scatto per trovarsi facci a faccia con una signora anziana ma molto arzilla – Così sei tu la donna per cui quell’uomo ha comprato casa mia… - Scarlet si asciugò le lacrime e si alzò – Mi chiamo…- non finì la frase che la donna bruscamente la interruppe – Scarlet D. Karura… ho avuto il piacere di navigare con tuo nonno e tua madre anche finché non ha deciso di diventare un marine… fu un brutto colpo per il povero Drake…- Scarlet batté le palpebre – Mi scusi lei è…- la donna sorrise  - Gan’sha…- Scarlet sgranò gli occhi – MA io credevo che fossi un uomo anzi che non esistessi del tutto… - Gan’sha scoppiò a ridere – Quel vecchio bislacco… mio fratello era un genio… - Scarlet rimase ancora più stupita – COOOSA?!!? – la donna sorrise ancora – Su vieni mi occuperò di te finché non tronerà il dottore- Scarlet seguì la donna con la speranza che un giorno Law sarebbe tornato insieme al suo equipaggio.
 
Sei mesi dopo
Come ormai di routine Scarlet D. Karura passava i tramonti sul promontorio ad attendere che forse un giorno avrebbe scorso la sagoma di un sub emergere dalle acque per riportare da lei il suo Capitano, ma anche oggi niente.
Ormai era giunto l’inverno sull’isola e come faceva ultimamente Gan’sha la rimproverava dalla finestra dal portico – Scarlet vieni dentro o farà amale a tutti e due!!! – Scarlet sorrise leggermente – Si arrivo!!! – mentre Scarlet mise piede dalla porta un gabbiamo portò l’edizione straordinaria del giorno, Gan’sha la prese e cominciò a leggere, sudava leggermente – Gan’sha cosa dice? – chiese la donna dai capelli rossi ma non ebbe risposta finché dopo minuti riuscì a toglierlo dalle mani della vecchia donna – EHI NON SI TRATTA COSI’ UNA VECCHIA – urlò la donna ma si interruppe quando vide Scarlet mollare il giornale sul pavimento per poi correre su in camera piangendo.
Gan’sha la seguì e come una madre avrebbe fatto con la figlia l’abbracciò – Gan’sha l’aveva promesso!! Aveva promesso che sarebbe tornato da me!! Ora sono sola… ci ha lasciato soli!! – Gan’sha prese il viso di Scarlet tra le mani – Tranquilla col tempo passerà ai un bambino a cui pensare ora mia cara… dopo tutto lui ti ha lasciato con qualcosa di prezioso…- la donna anziana mise una mano sulla pancia gonfia di Scarlet, ormai era al 6 mese e mancava poco alla nascita del figlio suo e di Law; sorridendo leggermente si asciugò le lacrime mentre Gan’cha si diresse di sotto a fare un thè Scarlet poggiò una mano sul ventre e sussurrò a suo figlio – Anche se non avrai un padre, bambino mio ti darò tutto l’amore di questo mondo e ogni giorno ti racconterò che uomo straordinario era tuo padre… perché sei figlio di Trafalgar D. Water Law, il chirurgo della morte, il capitano del pirati del cuore, uno delle supernove ma soprattutto l’uomo è il capitano del mio cuore.- .  

Scarlet Where stories live. Discover now