PROLOGO

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Nell'appartamento di Jimin e Taehyung, quella sera d'estate, il caldo era giunto prorompente e l'aria li soffocava. Dalle finestre non entrava un minimo di vento ma, sembrava entrasse quel caldo africano che, da giorni, ricopriva Seoul. Durante la mattina il sole si alternava con nuvole sparse, non facendosi mancare nemmeno la pioggia. Taehyung odiava il clima continentale che ricopriva il suo Paese, avrebbe voluto un tempo coerente, secondo il suo umile parere.

Non era un metereologo, ma se avesse potuto avrebbe eliminato la pioggia estiva perché in estate ne scendeva parecchia e non rinfrescava. Dopo le cadute d'acqua, rimaneva quel tempo afoso, insipido e, secondo il blu, la pioggia avrebbe potuto anche risparmiare quella visita.

Ma dal giorno dopo Taehyung e i suoi amici si sarebbero goduti 10 giorni di vacanza all'isola di Jeju e senza intoppi da parte del meteo. Sarebbero andati al mare tutte le mattine e i pomeriggi, lui si sarebbe abbronzato e la notte si sarebbe divertito.

Partiva con Jimin, Hoseok, Seokjin, Namjoon e i suoi due cugini, di cui conoscevano l'aspetto e ne avevano sentito tanto parlare ma mai avevano avuto modo di conoscerli personalmente, lui e il suo coinquilino.

I due cugini, Min Yoongi e Jeon Jungkook, provenivano dalla provincia di Seoul ed erano rimasti lì per frequentare l'università. Yoongi si sarebbe laureato dopo la vacanza e si sarebbe trasferito a Seoul ma Jungkook rimaneva lì a terminare il suo percorso di studi.

«Siamo sicuri di voler partire con dei ragazzi che non conosciamo?»

Il suo migliore amico, il quale stava terminando di asciugare i piatti, non riusciva più a contenere l'eccitazione per la partenza. I due amici, dal giorno della prenotazione a oggi, avevano riempito le loro giornate di preparativi. Un giorno avevano comprato degli abiti nuovi, un altro delle valigie, poi dovevano stampare i biglietti, comprare delle infradito, occhiali da sole... Tutto l'occorrente per viaggiare. La giornata di oggi, soprattutto, era stata molto impegnativa perché i due coinquilini, proprio oggi, erano stati dal parrucchiere ed erano usciti, freschi freschi, con un colore e taglio nuovo.

Rosa e blu.

Era stata molto facile la scelta, non era la prima volta che i due decolorassero i loro capelli - insieme. Avevano già provato il biondo, anche diverse volte, poi il castano, il nero, quando Taehyung li colorò di rosso Jimin li fece arancione, e tanti altri colori. Era il loro momento speciale, una cosa che condividevano insieme. Li faceva molto ridere anche scambiarsi paio di scarpe ma di colore diverso. Ad esempio le converse alte nere le aveva Taehyung e bianche Jimin, una scarpa la scambiavano così che avessero il colore alternato.

Una cosa molto stupida ma, quei momenti, sigillavano una profonda amicizia. Un'amicizia che li univa dai più profondi meandri del loro essere, un'anima divisa in due corpi.

«Jimin ti rendi conto che è stanotte il volo? Forse dovevi preoccupartene qualche mese fa» Gli rispose Taehyung, sofferente per il caldo sul divano del salotto. Il blu aveva la fronte grondante di gocciole di sudore e, intanto, cercava di farsi del vento usando un ventaglio ma, sinceramente, stava sudando più a sventolarsi l'aggeggio che a non far niente.

Non aveva nemmeno la forza di parlare ma aggiunse «E poi sono i cugini di Namjoon, li conosciamo anche se non personalmente»

Jimin terminò di passare lo strofinaccio sull'ultimo piatto - l'ora prima li aveva lavati Taehyung - e, a peso morto, si sedette a debita distanza dal suo migliore amico. Insomma, era giustificato, solo il contatto tra i loro ginocchi avrebbe generato una corrente di sudaticcio e caldo che era meglio evitare.

Jimin era così euforico di partire, infatti subito il suo pensiero volò alle valigie fatte l'ora prima e cercò di ricordare se avessero portato tutto - anche la tinta per lui e Tae era necessaria, nel caso si sbiadisse il colore. Dovevano essere perfetti.

A Night To Remember || VKOOKDär berättelser lever. Upptäck nu