Capitolo 25

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Justin's pov

Quando mi sveglio vengo accecato dalla vista di pareti bianchissime e dall'odore di disinfettante, mi alzo tenendo gli occhi socchiusi, il naso mi fa male, tremendamente male. Lo tocco e lo sento coperto da una fasciatura dura, prendo il cellulare e attivo la fotocamera, un grandissimo gesso mi percorre il viso, gli occhi sono gonfi e la pelle arrossata, chiudo gli occhi. I ricordi della serata appena trascorsa si fanno strada in me, io che parlo con Jade, le do l'ultimo addio, l'abbraccio, le do un bacio sulla guancia, Ken arriva infuriato, mi tira un pugno sul naso, finisco a terra grondante di sangue e poi buio. Qualcuno entra nella stanza, vedo Lexy e Shawn –Justin- lei corre da me abbracciandomi –Come ti senti? - -Non al massimo della mia forma- dico sistemandomi sul letto –Ci credo sei svenuto per il dolore- ribatte lei infastidita –Che ci fate qui così presto? – chiedo –Giusto tu non lo sai, Britney ha partorito questa mattina- -Davvero? E come sta? Come stanno i bambini? - -Stanno tutti bene, sono due bellissimi bambini- sorrido, sono felice per loro –Bene noi andiamo a fare colazione, hanno detto che tra domani e dopodomani sarai dimesso- mi dà un bacio sulla testa ed esce dalla stanza mentre Shawn si avvicina a me –Sei riuscito a parlarle quindi- dice sedendosi ai piedi del letto –Si ma non è finita molto bene- rido amaramente sentendo pulsare il naso –è qua fuori, Ken è sparito da ieri sera- -Veramente? E non vi ha contattato? - -Jay ha provato a chiamarlo ma non risponde- -Capisco e lei...vuole entrare? - -è molto preoccupata per te- sospiro frustrato –Che casino- -Cerca di risolvere mi raccomando- esce dalla stanza facendo entrare Jade. Ha le occhiaie e gli occhi rossi, si vede che soffre, quando entra nella stanza si fionda su di me, mi butta le braccia al collo stringendomi, appoggia la fronte alla mia spalla e viene scossa da singhiozzo, sento presto la manica bagnarsi, così anche io la stringo –Mi dispiace tanto Justin, è tutta colpa mia se Ken ti ha fatto del male- -Non è colpa tua Jade, non struggerti per qualcosa che non hai fatto- -Non mi interessa, è colpa mia ugualmente- si stacca da me asciugando freneticamente gli occhi –Perché non l'hai chiamato- chiedo guardandola negli occhi –Non sarò io ad andare da lui- -Jade...- -Ero preoccupata per te- -Non importa, lui è tuo marito- -Non sono più così sicura- le prendo le spalle per richiamare la sua attenzione –Jade ascoltami io ti conosco, sei solo confusa, tu lo ami- -Ma Justin- sorrido triste –Me ne sono fatto una ragione tanto tempo fa- -Hai ragione, io lo amo. Amo Ken con tutta me stessa ma non posso perdonare ciò che ha fatto- -Questo è un altro discorso, l'importante è che tu non sia confusa solo perché io ti ho rivelato ciò che provo- annuisce –Adesso però devi riposare ok? Io tornerò dopo- si alza di corsa e va alla porta, ma prima di uscire si gira e mi sorride –Grazie Justin- va via, e mi lascia da solo a contemplare lo stato di pateticità che assume la mia faccia ogni volta che la vedo. Sono di nuovo solo con i miei pensieri, non mi pento per ciò che ho fatto ieri, dovevo liberarmi da questo peso o non sarei potuto mai più andare avanti. Sorrido soddisfatto, ben presto tutto tonerà come prima.

Una casa per seiWhere stories live. Discover now