CAPITOLO 10 - E' ACQUA PASSATA ...

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RIVER

Dopo il modo in cui ci siamo salutati ieri, questa mattina ho preferito recarmi in Accademia da solo.

Arrivo che la lezione è appena iniziata, come varco la soglia il mio cuore prende a battere impazzito nell'attesa di vederlo.

Riconosco Aria seduta in prima fila, ma non mi prendo il disturbo di salutarla, ho altre priorità.

Sono dentro da circa dieci minuti e ascolto distrattamente il professore che sta dando le indicazioni per la consegna dei lavori, quando la porta dietro di lui si apre ed entra un ragazzo moro con i capelli legati in una coda alta con indosso un accappatoio.

Perdo un battito nel momento in cui il mio sguardo si posa sul suo viso e lo riconosco.

E' ancora più bello di come me lo ricordavo.

Sono seduto in fondo all'aula, ma grazie alle dimensioni ridotte della stanza, riesco a vederlo bene e sicuramente prima o poi mi noterà anche lui, non credo di essere cambiato granché, non potrà non riconoscermi.

Quando il professore finisce di parlare Elijah si porta più avanti e si toglie l'accappatoio, poi si slega i capelli e si mette in posa.

Sento la salivazione azzerarsi davanti alla perfetta visione del suo corpo completamente nudo.

Vorrei correre da lui, prenderlo fra le braccia e portarlo via. Ma non posso, non sarebbe il modo giusto per riallacciare il nostro rapporto, si infurierebbe di brutto.

Eli odia quando decido per entrambi!

Tutti si mettono all'opera, io invece continuo a guardarlo, memorizzando ogni suo dettaglio, cercando di notare i cambiamenti, anche i più piccoli.

È passato un anno, ma la mia mente ricorda perfettamente ogni particolare: la sua pelle liscia, la consistenza dei suoi muscoli, il suo odore, la sua voce e soprattutto i suoi gemiti. Tutto scolpito in modo indelebile nei miei pensieri.

Dopo un po' Elijah alza lo sguardo e lo punta verso di me.

I suoi occhi si specchiano nei miei e percepisco il momento esatto in cui mi riconosce.

Vedo sorpresa e incredulità che dopo poco mutano in uno sguardo ostile.

La cosa mi fa terribilmente male, ma avrei odiato di più l'indifferenza.

Lui non dice niente e non si muove, come richiede il suo ruolo, ma distoglie lo sguardo.

Come finisce l'ora Eli si rimette l'accappatoio, si volta per andarsene in fretta, ma viene fermato da due ragazze. Le ringrazio mentalmente e mi avvicino anch'io.

Appena lo raggiungo lo saluto.

"Ciao Eli. È una vita che non ci vediamo"

Lui mi fissa per un momento, poi si riscuote "Mai abbastanza. River che ci fai qui?"

Che bello sentire il mio nome uscire dalla sua bocca.

Io sorrido "Sono venuto a salutarti e ad invitarti a prendere un caffè"

Lui mi guarda storto "Chi ti dice che verrei?"

Le due ragazze, forse per paura di assistere a una lite, salutano Eli e se ne vanno.

Noto con piacere che il suo carattere combattivo non è cambiato, però è ancora arrabbiato con me, ma io non posso demordere, così decido di puntare sull'orgoglio "Hai paura?"

Come mi aspettavo sembra punto sul vivo "Paura di te? Ma fammi il piacere. Piuttosto non ho tempo da perdere con te"

Sto per rispondergli che non ci credo, quando veniamo raggiunti da Aria.

Se è solo SESSO perchè fa così MALE?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora