21 || Piccoli passi Pt.3

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Ashton ed io non smettemmo mai di guardarci. Probabilmente non ci sarei riuscita nemmeno se l'avessi voluto. Pregai per qualsiasi Dio ci sia stato lì fuori, che tutto ciò funzionasse. Sperai soltanto che mi fossi accorta di amarlo prima che tutto ciò accadesse così almeno in quel momento avrebbe potuto saperlo. Ora probabilmente non l saprà mai.

Pensai alla prima volta in cui incontrai Ashton, quando era appoggiato contro all'albero del suo cortile, non proferendo parola. Pensai a quando mi accompagnò a casa una notte, senza dire niente per tutto il tragitto, ma sorrise per tutto il tempo. Pensai alle volte volta in cui marinai la scuola per uscire con lui e Calum. Pensai a quando eravamo andati in spiaggia per il mio compleanno, e mi soffermai molto ed intensamente a ricordare la volta in cui lo baciai per farlo uscire da casa sua. Pensai alla prima volta che mi disse di amarmi e al fatto che io non abbia contraccambiato. E pensai a quanto io in realtà l'abbia davvero amato - a quanto io sia ancora innamorata di lui.

Guardai come le pupille di Ashton si dilatarono come se delle luce fossero state spente. Una volta che Mali e Calum finirono, lei tolse le mani dalla sua testa e gli occhi di Ashton si serrarono. Mi ritrovai a fissare il pavimento, e avvertii la mano di Michael sulla mia spalla.

"Ash?" Calum lo chiamò a bassa voce.

"Shh," Mali gli disse, tenendo d'occhio Ashton. "Fagli rielaborare la situazione"

Stemmo seduti in silenzio per qualche momento prima che Ashton sollevò il capo e si guardò attorno nella stanza, il suo sguardo poi si fissò nel mio. Apparivano della stessa sfumatura color nocciola che ero abituata a vedere. Stavo sperando con tutta me stessa che la cosa avesse funzionato.

"Ashton" Mali disse lentamente. "Sei in grado di dirmi niente riguardo alla ragazza di fronte a te?"

Lui continuò a fissarmi, senza dire una parola.

"Puoi parlare, amico," Michael lo incoraggiò da dietro di me. "Non ti farà niente. Ti ha già sentito parlare. Lei è ormai una delle poche persone con la quale tu abbia mai parlato."

Ci furono altri attimi di silenzio prima che Ashton aprisse bocca. "Il suo nome è Bridgette Cooper, abitava dall'altra parte della strada. La vidi per la prima volta quando passò davanti a casa mia e Mikey ci presentò. Le sorrisi. Mi infiltravo in camera sua praticamente tutte le notti. Incontrai i suoi genitori e resi ovvio che mi piacesse. Fu la prima persona a parte Calum, Michael e Luke  con la quale parlai dalla morte di Mikey. Mi innamorai di lei. Mi salvò la vita."

"Queste sono cose che ti ricordi e che hai visto da lei?" Calum domandò.

Ashton ruppe il contatto tra i nostri sguardi per guardare Calum. "È ciò che mi ha mostrato."

Feci cadere il capo verso il basso. Era stato tutto inutile. Non si sarebbe mai ricordato chi fossi o niente di me. Volevo solo tornare a casa e trovare Jeremy e rimanere lontano da loro per un po'. Mi alzai e mi avviai alla porta, nonostante tutti mi stessero dicendo di tornare da loro.

"Cooper, non fare così, dai!" Michael mi richiamò mentre io camminavo il più veloce possibile verso la strada. Notai che nessuno stesse passando quindi attraversai. "Cooper, dagli solo tempo!"

Mi voltai per vedere Calum, Michael e Mali seguirmi fuori. Pure Ashton era con loro, probabilmente confuso per ciò che stava succedendo. Luke era fermo sull'ingresso, osservando  il tutto svolgersi.

"Non  ce la faccio!" Urlai. "Mi amava e non ho mai capito di amarlo anch'io, ma è così e fa male perché lui mi crede come sua nemica o qualcosa del genere. Non si fida nemmeno più di me e io ... fa troppo male,ok?"

"Bridgette-"

"No!" Urlai di nuovo, interrompendo Calum, e mi girai tornando a camminare verso casa mia. "Lasciate stare. Non si ricorderà mai di me e nemmeno di tutto quello che abbiamo passato insieme. Non si ricorderà mai di avermi ama-"


Qualcuno mi si buttò addosso facendomi sbattere violentemente contro il marciapiede, le mie braccia graffiate per aver evitato che la mia faccia toccasse a terra. Udii il rumore di un camion e realizzai di essere stata quasi investita. Quando il peso si spostò, mi voltai a pancia in sui per vedere gli occhi di Ashton, coperti da un paio di occhiali, guardare in basso verso di me.


A|N

Scusate il supermega ritardo, ma sfortunatamente il tempo che ho a disposizione non è molto!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto

_S

Silence » a.i (Italian Traslation)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt