18 || Ti amo

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Ho iniziato una nuova traduzione, andate a vedere il prologo se vi va :)

Fu abbastanza semplice tenere Ashton lontano dalla sua abitazione per l’ora a successiva. Siccome nessuno era a casa mia e non ci sarebbe stato per le ore successive, decisi che farlo venire da me sarebbe stata la scelta migliore. Poi ricordai che Luke probabilmente avrebbe voluto essere d’aiuto. Quindi finimmo per andare come al solito a casa Hemmings.

“Ce l’hai fatta” Luke rilasciò un sospiro di sollievo nel vederci entrare. Era già alla porta come se ci avesse aspettato per tutto questo tempo. Tirò Ashton in un abbraccio prima di spostarsi e tirargli un pugno sul braccio. “Se fai di nuovo una cosa del genere, troverò il modo di uscire da questa casa e ti vengo a prendere, lo giuro su Dio”

Ashton ridacchiò ma non disse niente in risposta.

Si era messo su gli occhiali prima di entrare in casa. Notai che tendeva a tenerli sempre su quando Luke era nei paraggi. Ma ora non era il caso di far domande ad Ashton. Dovevamo trovare un modo per tenerlo occupato.

“Gli hai detto addio?” Michael domandò.

Questo era proprio l’esatto contrario di quello che avremmo dovuto fare.

Ashton annuì. “Non gli ho detto cosa stava per accadere, ma gli ho detto che li amo”

Ashton teneva la sua mano sinistra nella mia destra da quando avevamo lasciato la sua proprietà. La continuò a tenere anche quando ci sedemmo sul divano nel salotto di Luke. Luke l’ho notò, ma non disse niente, capendo che non sarebbe stato il momento per una risata.

“Vuoi giocare?” Luke propose. Aggiunse con un sorriso “Non deve essere per forza FIFA”

“Voglio riposare un po’” Decise, alzandosi e portarmi con sé.

“A quanto pare anche Cooper farà lo stesso” Michael ridacchiò sommessamente.

“Ok uh, vado a fare un riposino anch’io” Feci spallucce e mi diressi nel corridoio.

Andammo al piano superiore nella stanza degli ospiti. Ashton si sedette sul letto e posò i suoi occhiali. Fissò il pavimento, sfregandosi gli occhi. Non aveva intenzione di dormire, voleva solo piangere senza che i suoi amici lo vedessero.

Andai da lui e lo circondai con le braccia, appoggiando la testa sulla sua spalla. “È tutto ok. È meglio così per loro.”

“Non potevo dirglielo”  Singhiozzò “Loro non lo sanno”

“È meglio che loro non lo sappiano” Lo rassicurai.

“No” Alzò la testa per guardarmi. “Non gli ho mai detto di amarli. Ci ho provato, ma avrei iniziato a piangere e non potevo fargli capire che c’era qualcosa che non andava”

Mi sedetti meglio e rimasi a fissarlo. “Non possiamo tornare là prima che arrivi la palla demolitrice?”

Scosse il capo.

“Potrei farti sgattaiolare fuori”

Mi diede un sorriso tirato, ma scosse la testa di nuovo. Aprì le braccia, tese per me e mi appoggiai a lui con piacere. Rimanemmo seduti per un po’ finchè lui non si spostò e si stese. Guardò lo spazio vuoto da parte a lui e poi me. Cercò di non guardarmi negli occhi, timoroso che potesse farmi fare qualcosa contro la mia volontà.

Mi  coricai e mi raggomitolai sotto le coperte da parte a lui. I nostri volti erano l’uno rivolto verso l’altro, distanti di pochi centimetri, mi guardò negli occhi senza alcun timore. Tutti i suoi pensieri erano innocui, niente che mi avrebbe fatto fare qualcosa.

Ho paura, ma grazie a te sto meglio di come dovei davvero sentirmi. Sono felice di averti. Grazie per continuare ad esserci. Ti amo, Bridgette.

L’ultimo pensiero mi prese alla sprovvista e non seppi cosa rispondere. Amavo Ashton, ma nel senso che tenevo a lui. Innamorata di lui? Non ne ero sicura. Invece di rispondere, premetti leggermente le mie labbra sulle sue. Mi prese per i fianchi e mi portò più vicina a lui. Anche se non mi importò, mi piacque il bacio. Mosse le sue labbra con le mie per un attimo, prima di separarsi leggermente.

“È il momento” Sussurrò. Lacrime ricominciarono a scorrere lungo il suo volto.”Se ne sono andati. Lo sento”

“Mi dispiace” Gli dissi a bassa voce, accarezzando con una mano i capelli vicino al suo orecchio. “Stanno meglio dove si trovano ora”

“Gli piacevi molto, sai” Mi disse, fissandomi le labbra mentre i nostri nasi si scontravano. “Lauren disse che eri diversa dalle altre ragazze con le quali stavo – diversa in senso positivo”

Gli sorrisi. “Per quel che possa contare, piacevano anche me”

Mi fece un mezzo sorriso. “Grazie”

Ashton continuò a giocare con le nostre mani in mezzo a noi, in silenzio. Pensai ai miei sentimenti nei suoi confronti. Mi sentii in colpa per non provare ciò che lui provava per me. E seppi che erano i suoi veri sentimenti perché era qualcosa che lui stava pensando. Non era qualcosa che avrebbe detto così, in qualsiasi caso. Ma capì che volevo vedere dove le cose ci avrebbero portati. Desiderai semplicemente che lui potesse sapere ciò che sentivo. Ma come puoi capire di essere innamorato?  Che cos’è l’amore? Io amo la mia famiglia, ma non può essere quell’amore.

“Ashton?” Me ne uscii.

“Mmm?”  mi disse in risposta.

“Quando capisci di essere innamorato?” Chiesi. Magari ero innamorata di lui e non me ne ero nemmeno accorta. Dovrebbero fare un libro sui sintomi che provoca l’amore. I miei sentimenti per Ashton erano qualcosa che non poteva essere descritto.

Guardò oltre a me, verso l’armadio. “L’amore è … ok, hai mai pensato costantemente a qualcuno? Da non riuscire proprio a togliertelo dalla testa, ma ti sta bene così, anzi ti piace. La sua risata, il suo sorriso, i  suoi occhi, tutto di quella persona ti rende felice. Quando la guardi, vorresti solamente sederti affianco a lei e stare in loro compagnia, non importa cosa stia facendo. Anche fosse arrabbiata con te, faresti qualsiasi cosa per lei. Ti è mai capitato?”

Dunque…. Non credevo di pensarlo costantemente. Certo, avevo domande riguardo alcuni aspetti della sua vita, ma avevo anche domande su Luke, Cal e Michael. Mi piaceva la risata di Ashton, anche i suoi occhi e il suo sorriso, ma mi piaceva anche quello di Luke. E avevo questo cugino che era super adorabile. Ammisi che mi piaceva stare con Ashton. E anche quando non mi rispondeva , volevo comunque vederlo.

“Non lo so” Feci spallucce. “Una sottospecie”

Ridacchiò. “Bridgette, capisco che tu non sappia cosa provi. Dormiamo e basta ok? Penso che entrambi abbiamo bisogno di un po’ di riposo”

Sospirai, ma feci come disse, accoccolandomi al petto di Ashton.

Silence » a.i (Italian Traslation)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora